IRIDOLOGIA

L’IRIDOLOGIA   PERMETTE  AL MEDICO  

DI DEFINIRE  “IL QUADRO VITALE”  DEL SOGGETTO OSSERVATO

 DELINEANDONE: COSTITUZIONE, ENERGIA, DIFESE, ETÀ BIOLOGICA DEI TESSUTI , STRESS, PERSONALITÀ. 

LA NUOVA METODICA DELL’IRIDOLOGIA   CHE ANALIZZA  IL MOVIMENTO DELL’IRIDE

PUÒ VALUTARE INOLTRE: IPERSENSIBILITÀ, ALLERGIE, INTOLLERANZE

L’IRIDOLOGIA COSTITUISCE  PER IL  NATUROPATA  

                                                                                          IL  METODO VALUTAZIONE  IDEALE                                                                       

 

 

VAI AI SITI:IRIDOLOGIA   IRIDOLOGI  SCUOLA DI IRIDOLOGIA  SISTEMICA   CORSI DI IRIDOLOGIA

ARGOMENTI:

IRIDOLOGIA: STORIA                        IRIDOLOGIA: DEFINIZIONE

IRIDODIAGNOSI: TEORIA                          IRIDO DIAGNOSI PSICOLOGICA

                            PROFESSIONE                  IRIDOLOGIA: SCUOLA DI FORMAZIONE    

                                                               IRIDOLOGIA:  BIBLIOGRAFIA

CONSULENZE

 

 

 

IRIDOLOGIA: STORIA

Le prime osservazioni sull'occhio e sull'iride come elementi fondamentali per indagare gli aspetti fisici, psichici e spirituali dell'uomo si trovano in antichi testi sia orientali che occidentali.

In antiche opere di medicina indiana e cinese, le più antiche delle quali risalenti al 2000 AC, sono presenti osservazioni sistematiche sull'occhio di rilevanza iridologica, anche se inserite in un contesto concettuale assai diverso dal nostro e quindi di difficile comprensione per chi non abbia conoscenza del pensiero e delle dottrine mediche dell'antico oriente (ad es. la medicina ayurvedica).

Riferimenti all'occhio e all'iride sono presenti nella Bibbia, negli scritti ippocratici e in molti altri testi: si tratta però di osservazioni generiche , non sistematiche e quindi non organizzate in un sapere unitario.

Le prime osservazioni sistematiche sull'occhio e sull'iride di rilevanza iridologica noi le abbiamo individuate negli antichi testi di fisiognomica.

Il più antico testo di fisiognomica giunto fino a noi completo è stato attribuito ad Aristotele (384-322 A .C.) La fisiognomica fu coltivati in epoca romana, per tutto il Medio Evo ed ebbe grande fioritura durante il Rinascimento: l'opera più rilevante di questo periodo è ''Della fisionomia dell'uomo'' di Giovan Battista Dalla Porta, pubblicata nel 1586.

 

Riportiamo alcuni brevi passi tratti dal testo    “Fisiognomica” di Aristotel  che fanno riferimento  non solo alle iridi ma anche alle  strutture anatomiche in stretto rapporto anatomo-fisiologico con gli occhi.

 

PSEUDO ARISTOTELE

 FISIOGNOMICA

BIBLIOTECA UNIVERSALE RIZZOLI

1993

 

Quelli che hanno come delle borse che pendono in avanti sotto gli occhi sono ubriaconi...  Quelli che invece hanno come dei rigonfiamenti nelle palpebre sono dormiglioni... Quelli che hanno gli occhi piccoli sono di animo meschino...

 

Quelli che hanno gli occhi grandi sono lenti: si vedano i buoi... Quelli che hanno gli occhi infossati sono malvagi... Quelli a cui si arrossano gli occhi si lasciano trasportare dall’ira...

 

Gli occhi che si muovono bruscamente e velocemente indicano temperamento agitato, sospettoso...

 

Gli occhi girati all’insù denotano follia...    Gli occhi girati all’ingiù....connotano...i crudeli e gli implacabili...     Chi ha gli occhi molto mobili e vivaci è avido

 

Chi ha gli occhi lucidi è lussurioso...  Si possono vedere nell’iride  puntini della grandezza di un grano di miglio...tanto più forti e nitidi sono i colori di questi puntini, tanto più grandi sono i difetti morali che connotano...

 

Le pupille grandi e larghe denunciano vanità, piccole denunciano cattiveria...i serpenti...hanno pupille piccole...  Quando le pupille sono una più grande e l’altra più piccola indicano iniquità

 

 

Nel 1670 Fillip Meyens pubblicò ''Phisiognomia medica'' che contine osservazioni dettagliate sull'iride, compresa una prima mappa di proiezione degli organi, secondo quanto è riportato in molti testi di iridologia, che fra l' altro indicano erroneamente come titolo dell'opera''Chiromantia medica.

Fondatori dell'iridologia moderna vengono considerati Ignaz Von Peczely di Budapest (1826-1911) e lo svedese Nils Liljequist(1851-1936).

Secondo quella che probabilmente è soltanto una leggenda Ignatz Von Peczely, ancora bambino, catturò un gufo o una civetta con una zampa spezzata e notò una diradazione della trama nella parte inferiore dell'iride del volatile. Da questa prima osservazione avrebbe intuito la possibile correlazione tra segni sull’iride e patologie, congettura confermata da numerose osservazioni successive. Nils Liljequist, pastore protestante svedese, rilevò come la somministrazione di alcuni farmaci modificassero il cromatismo dell’iride. Si ascrive pertanto a Ignatz Von Peczely la scoperta dell’importanza diagnostica delle alterazioni morfologiche dell’iride e a Nils Liljequist la scoperta della rilevanza per la diagnosi delle alterazioni cromatiche: si suole dire che il primo è il padre della "patografia" e il secondo della "patocromia"

Fra iprimi autori ricordiamo: Schlegel, allievo di Liljequist,e Thiel.

Fra i maggiori esponenti della scuola tedesca ricordiamo: Schnabel, Deck, Angerer. Della scuola francese: Vannier, Jausas, Bourdiol. Della scuola americana: Jensen.

In Italia i primi ad interessarsi di iridologia furono Luigi Costacurta e Sigfried Rizzi. Luigi Costacurta ha divulgato in Italia le concezioni di E. Lazaeta, ed ha pubblicato il primo libro di iridologia in Italia ( L’Iridologia, 1979, Costacurta Editore – Conegliano Veneto). Siegfried Rizzi ha sottolineato l’importanza dell’orlo pupillare interno ed ha sviluppato l’iridologia in un ottica volta ad individuare il rimedio omeopatico.

Emilio Ratti ha pubblicato il secondo libro di iridologia in Italia, nel 1981: Iridologia. Trae spunto dal libro di J. Deck: Principi di iridodiagnosi.

Sebastiano Magnano costituisce nel 1985, nell’ambito dell’Associazione Scuola della Salute, il Centro Italiano di studi iridologici per la diffusione e la pratica dell’iridologia in Italia. Approfondisce gli aspetti olistici dell’iridologia ed è il fondatore dell’indirizzo psicodiagnostico in iridologia, che permette una lettura ampia e complessa della personalità, paragonabile a quella ottenibile con l’esame grafologico o con un test proiettivo.

Ha descritto il suo metodo nel libro "Iridologia Psicologica" pubblicato nel 1993.

 

Torna all’inizio

 

IRIDOLOGIA:DEFINIZIONE

L'iridologia è la lettura della morfologia e del cromatismo dell'iride come fonte di informazioni relative all'organismo nella sua integrità: aspetti psichici e fisici ereditari, costituzionali ed acquisiti, sia normali che patologici.

L'indagine iridologica permette quindi di delineare un quadro completo del soggetto esaminato che comprende caratteristiche e condizioni generali ( personalità, vitalità, difese immunitarie, stress ecc.) e condizioni di singoli apparati ed organi, patologie pregresse e patologie in atto.

L'iridologia permette quindi: una diagnosi psicologica, una diagnosi biotipologica o di costituzione, una diagnosi energetica, una diagnosi d'organo.

In passato l'iridologia era utilizzata soprattutto per le diagnosi d'organo e i vari autori avevano elaborato mappe di proiezione degli organi sull'iride tanto dettagliate quanto controverse.

La nostra scuola, pur non trascurando le localizzazioni, ha sviluppato l'orientamento interpretativo volto a cogliere le caratteristiche generali del soggetto (ereditarietà, tendenze, predisposizioni, terreno, energia, età biologica, aspetti psichici) in armonia con una concezione veramente olistica e sistemica dell'iridologia.

Questo comporta numerosi vantaggi:

1)     Le diagnosi d'organo oggi sono possibili (con maggiore precisione e certezza, rispetto a quanto si ottiene abitualmente con l’esame iridologico, con costi accessibili e scarsi inconvenienti) con le metodiche moderne di diagnosi per immagini: ecografia, tac, risonanza magnetica ecc. Nessuna di queste metodiche può darci invece informazioni sulle caratteristiche generali del soggetto esaminato ( ereditarietà, tendenze ecc) : viceversa, in questo campo d’indagine l'iridologia si trova ad operare nella sua sfera di elezione.

2)     Sviluppando una diagnosi olistica e sistemica l'iridologia risponde alle esigenze delle terapie e delle metodiche naturali, che richiedono informazioni su aspetti generali dell'individuo, considerato una unità, e non sulle condizioni dei singoli organi: queste interessano soprattutto alla medicina ufficiale, che le ricerca con le suddette metodiche moderne.

3)     La diagnosi olistica non è una diagnosi che rientra nella preparazione e nella tradizione della medicina accademica e non è volta ad individuare malattie ma squilibri generali, e insufficienze energetiche, e questo non per curare, ma per programmare una qualità di vita più confacente al soggetto esaminato.

L’iridologia olistica, non essendo una diagnosi di malattie, non essendo orientata alle cure mediche, può essere utilizzata anche da non medici.

Torna all’inizio

IRIDOLOGIA: TEORIA

 

Sull’iride è stata individuata la rappresentazione delle varie strutture corporee: come su una carta topografica, le diverse parti dell’iride corrispondono a diversi organi e funzioni (topografia dell’iride) e le eventuali alterazioni osservate in una localizzazione sono da riferire alla struttura organica ivi rappresentata.

Al fine di una analisi dettagliata e completa l’iride è stata divisa in anelli o sub-unità circolari, riferiti a funzioni generali o a strutture ampiamente rappresentate(sistema nervoso simpatico, parasimpatico, funzione digestiva, circolazione, sistema endocrino, pelle) e in settori radiali, riferiti ai vari organi.

La maggior parte delle scuole divide l’iride in 12 settori (come il quadrante di un

 orologio) e in sette anelli.

 La diagnosi iridologica si basa sull’osservazione di vari segni sulla superficie dell’iride: le caratteristiche del segno rivelano il tipo di patologia, mentre la localizzazione del segno sull’iride indica l’organo a carico del quale è in atto tale tipo di patologia.

I principali segni da rilevare sull’iride sono i seguenti: diradazioni della trama, lacune, cripte, difetti, macchie, pigmentazioni e modificazioni cromatiche varie, alterazioni delle “fibre”, vascolarizzazioni.

Particolarmente importante per il naturopata è la diagnosi bioenergetica che permette di valutare la capacità del soggetto di reagire agli agenti infettivi (difese immunitarie), di difendersi dalle degenerazioni cellulari, di mantenere un buone equilibrio vitale e svolgere intense attività.

E’ basata sull’osservazione di tre parametri fondamentali:

1.      l’orlo pupillare interno (orlo che circonda la pupilla come una cornice: aggetto della superficie posteriore dell’iride  è l’estrema propaggine della retina ed ha la stessa origine embrionale del sistema nervoso centrale)

2.      la densità della trama dell’iride

3.      il rilievo dell’iride (valore dell’angolo di Fuchs: angolo dato dall’incontro tra la superficie dell’iride ciliare e la superficie dell’iride pupillare)

L’orlo pupillare interno dà informazioni che riguardano sia la bioenergia costituzionale, sia la condizione bioenergetica attuale, relativa cioè al momento dell’esame.

 

Bioenergia costituzionale

Si valuta in base allo spessore dell’orlo pupillare interno, ed il soggetto è classificato come normo-ergico se lo spessore varia dai 100 ai 200 millesimi di millimetro (ottime difese costituzionali, grandi prestazioni energetiche), iper-ergico se è superiore ai 200-250 millesimi di millimetro (eccesso di difese, tendenza alle allergie e alle patologie autoimmuni), ipo-ergico se è inferire ai 100 millesimi di millimetro (deboli difese, scarse prestazioni energetiche).

In alcuni casi di grande carenza energetica l’orlo pupillare può essere assente.

 

Bioenergia attuale

Si valuta in base alla regolarità dell’orlo pupillare. Pochi autori allo sottolineato la differenza tra la bioenergia costituzionale e quella attuale, ma questa distinzione è fondamentale, perché un soggetto tendenzialmente normo o iper-ergico può attraversare un periodo di deficit energetico per stress, processi morbosi ecc.

Tutte le volte che l’orlo pupillare è irregolare, con tratti consumati, ipotrofici o atrofici possiamo quasi con certezza affermare che il soggetto, qualunque sia la sua bioenergia costituzionale, sta attraversando un momento di crisi energetica, di stress.Nessun segno come questo è legato al particolare momento che il soggetto sta vivendo,e nessun segno e al pari di questo dà la misura della vitalità al momento dell’osservazione. Quando il calo energetico si è verificato da poco e in modo rapido è spesso visibile nell’iride circostante all’orlo pupillare interno un pulviscolo dello stesso colore dell’orlo,che evidentemente si è formato dal suo sfaldamento: questo importante segno è stato individuato dalla nostra scuola e chiamato "Polvere di sfaldamento".

 

Densità della trama

La trama dell’iride permette di valutare soprattutto l’energia cosituzionale.

La trama si distingue in: fitta, normale, lassa e scompaginata ed indica rispettivamente: buona, media, scarsa e insufficiente energia vitale.

 

Rilievo dell’iride (valore dell’angolo di Fuchs)

La superficie dell’iride non è piatta, ma presenta un rilievo. in un soggetto in posizione supina, la superficie dell’iride apparirà come un "vulcano": nella parte centrale il cratere con la pupilla in fondo, da cui prende origine il versante interno del cratere, ad imbuto svasato verso l’alto: questo versante, raggiunto il crinale, trapasserà nel versante esterno, discendente verso la periferia dell’iride. Nel punto più alto, il crinale del "vulcano", dove si incontrano il versante interno ed esterno, si forma un angolo , detto angolo di Fuchs. Questo angolo potrà essere di valore variabile da 90 a 180 gradi: nel primo caso l’iride sarà molto rilevata, nel secondo caso completamente piatta. In realtà le iridi presentano aspetti intermedi en avranno rilievi più o meno accentuati. Quando il rilievo è molto accentuato (angolo di Fuchs che si avvicina ai novanta gradi) indica un soggetto iper-ergico; un rilievo medio (angolo di Fuchs sui 120-140 gradi) indica un soggetto normo-ergico; un rilievo basso, un iride cioè più o meno appiattita (angolo di Fuchs che supera i 140 gradi e si avvicina ai 180) indica un soggetto ipo-ergico.

 

 

Torna all’inizio

IRIDODIAGNOSI PSICOLOGICA

TRATTO DAL TESTO "IRIDOLOGIA PSICOLOGICA" DI SEBASTIANO MAGNANO

La possibilità di effettuare un’indagine sistematica dei tratti della personalità attraverso l’esame iridologica è stata avanzata per la prima volta da Sebastiano Magnano (vedi Iridologia Psicologica, a cura della Associazione Scuola della Salute, c.p. 49 29100 Piacenza).L’iridologia psicologica si ricollega alla fisiognomica, scienza tenuta in grande considerazione per lungo tempo: dal V sec.a.C. (Ippocrate) al XVI sec. d.C.( Dalla Porta) e oltre (XVIII sec. Lavater). La fisiognomica si propone di riconoscere la personalità di un soggetto dall’interpretazione dei suoi tratti somatici. Il più antico trattato di fisiognomica.( Pseudo Aristotetele, Fisiognomica BUR) a noi pervenuto è stato attribuito ad Aristotele (IV sec. a.C.), ma è probabilmente di due suoi allievi.

Nei testi di fisiognomica riscontriamo le prime interpretazione dell’occhio e le prime osservazioni sull’iride, ed è in queste opere che è quindi rintracciabile l’origine dell’iridologia come metodo diagnostico.

L’iridologia psicologica si propone di delineare i tratti normali e patologici della personalità di un soggetto dal semplice osservazione dell’iride, ricavandone un quadro complessivo paragonabile a quello che si può ottenere con il metodo grafologico.

Nell’iridologia psicologica è molto importante l’osservazione della pupilla (psicodiagnosi pupillare).

Quando si valuta il diametro e la motilità pupillare si deve tener conto della luce dell’ambiente, dell’età e del sesso del soggetto.

Echnard H.Hess ha dimostrato che nei movimenti pupillari è rintracciabile un complesso linguaggio attraverso il quale, in gran parte inconsapevolmente, gli occhi si scambiano messaggi. Le pupille si dilatano per esprimere interesse, attrazione; si restringono per esprimere rifiuto. Gli occhi dilatati vengono interpretati come segno di disponibilità e tendono a suscitare nell’interlocutore interesse e una dilatazione pupillare di risposta .

Altri aspetti iridologici rilevanti per la psicodiagnosi sono:

LA LETTURA DEL PRIMO ANELLO (orlo pupillare): è l’anello delle pulsioni e della bio-energia. Permette di valutare la sfera istintuale e la bio-energia per mezzo dello spessore, dell’uniformità e del colore.

LA LETTURA DEL QUARTO ANELLO (Siepe): è l’anello della sensibilità, della reattività e delle inclinazioni che vengono valutate in base alla posizione, allo spessore, alla presenza di introflessioni, estroflessioni, ponti, interruzioni.

Interpretazione di alcuni aspetti della siepe nell’adulto:

 

  1. Siepe ristretta: infantilismo.
  2. Siepe ampia: personalità evoluta
  3. Siepe slargata: dispersività, inconcludenza.
  4. Siepe spessa: atteggiamento difensivo

 

ALTRI SEGNI RILEVANTI NELLA DIAGNOSI PSICOLOGICA:

  1. Solchi verticali o raggi solari: conflittualità.
  2. Solchi circolari: resistenze che generano blocchi e spasmi.
  3. Punteggiature rosso scure nell’iride superiore: fobie, idee ossessive.
  4. Punteggiature scure nell’iride superiore: tendenze depressive.

Torna all’inizio

 

 

L’IRIDOLOGO: ASPETTI PROFESSIONALI

 

Molte scuole di naturopatia, terapie e diagnosi olistiche forniscono una preparazione che può essere utilizzata professionalmente solo da medici: recentemente questo è stato messo in evidenza da nuove proposte di legge che non solo mirano a riservare ai laureati in medicina tali terapie, ma addirittura a farne delle specializzazioni.

É bene allora tentare di far luce su questi aspetti complessi:

1) L’esercizio della diagnosi e della terapia medica è riservato in Italia, ma anche negli altri paesi europei, ai medici e a poche altre figure professionali: odontoiatri, psicoterapeuti. L’Heilprakticher in Germania, che può esercitare entro alcuni limiti pratiche terapeutiche, è una figura peculiare e tradizionale di questa nazione. Heilprakticher si diventa superando un esame statale per partecipare al quale è richiesto soltanto la maggiore età, la conoscenza della lingua tedesca, il diploma di scuola media inferiore. Come abbiamo più volte detto per diventare Heilprakticher non è richiesto alcun diploma specifico.  Eppure alcune scuole ed associazioni fanno credere che ottenere il loro diploma sia indispensabile per partecipare all’esame di stato o. addirittura, che ottenendo il loro diploma si diventi automaticamente Heilprakticher! Potranno invece iscriverli in un albo privato di una associazione. Ma una cosa è essere iscritti in un albo di una Associazione privata di Heilprakticher, italiana o tedesca che sia, un’altra cosa è essere iscritti nell’albo degli Heilprakticher autorizzati dallo stato dopo aver superato l’esame di  stato: soltanto i secondi potranno esercitare legalmente la professione in Germania! Comunque ben difficilmente questa figura potrà essere riconosciuta altrove, senza profonde modificazioni.

2) Tutte le scuole e gli istituti che insegnano terapie e diagnosi di competenza medica ( e sono tali tutte quelle terapie che somministrino sostanze attive, in grado di modificare funzioni fisiologiche, e tutte le indagini che individuino, con qualunque tecnica, organi ammalati o specifiche patologie di funzioni) trasmettono degli insegnamenti che possono essere praticati professionalmente solo da medici.

Come devono dunque orientarsi le scuole che si rivolgono a non medici, al naturopata e a quella multiforme realtà di cui fanno parte professionisti non riconosciuti, che potrebbero rientrare nella figura professionale di "trainer della salute?"

Questo problema da affrontare è, nello stesso tempo, più semplice e più complesso di quanto comunemente si creda.Se si pensa di trovare lo sbocco in una futura normativa di legge che apra l’esercizio della diagnosi e della terapia a non medici, si percorre una via assai incerta. È necessario in ogni caso individuare metodi di diagnosi e terapie che siano del tutto estranei alla formazione e alla tradizione medica. Tuttavia questa strada è aleatoria, tanto è vero che, come abbiamo detto, nuove proposte di legge mirano a far entrare la chiropratica, l’osteopatia ( come è già avvenuto per l’agopuntura e l’omeopatia ed altre metodiche terapeutiche, estranee alla formazione medica) nell’ambito medico, facendone delle specializzazioni. In parole povere potrà subentrare una legge che dica: vuoi comunque curare? Prima prendi la laurea in medicina, perchè in ogni caso chi cura deve avere una formazione di base indispensabile e comune, e poi sarai libero di scegliere l’orientamento terapeutico che fa per te.

Un’altra via è quella di delineare una professione e far avanzare una cultura completamente nuove, che spazino non sul piano della malattia, ma sul piano della promozione della salute, non sul piano delle diagnosi e delle terapie ma su quello dell’insegnamento volto a trasmettere comportamenti, atteggiamenti ed orientamenti finalizzati al mantenimento e allo sviluppo delle potenzialità psicofisiche.

 L’operatore della salute così inteso non è quindi un terapeuta, bensì una guida, un istruttore (trainer) che avvia coloro che si rivolgono a lui all’autoconoscenza e all’autogestione del proprio corpo e della propria mente. Questa figura non ha nulla a che vedere con quella del medico, casomai è più vicina a quella di un educatore, di un maestro: e l’insegnamento è libero in italia per uno specifico articolo della costituzione! Pertanto l’operatore della salute potrebbe esercitare già allo stato attuale, nell’ambito di una professione non riconosciuta: la Corte Costituzionale ha infatti dichiarato legittima l’attività non regolamentata da ordini o statuti ( ordinanza n° 149 del 2 – 2- 1998) nel rispetto dell’art. 35 della Costituzione.

Tutte le scuole che formano operatori della salute possono dare, ovviamente, solo una formazione, ma non una autorizzazione esclusiva ad esercitare tale professione, perché essendo essa non riconosciuta non è richiesta alcuna autorizzazione. Chiunque la può esercitare!

Il vantaggio di aver seguito una buona scuola sarà quello di avere una preparazione culturale e tecnica specifica: e questo non è poco!

Nulla vieta che una simile professione possa in futuro essere riconosciuta.

 

Torna all’inizio

 

SCUOLA DI IRIDOLOGIA SISTEMICA

SCUOLA  DI FORMAZIONE COMPLETA PER IRIDOLOGI

 CORSI TEORICI 

ESERCITAZIONI PRATICHE 

  IRIDODIAGNOSI CON SUPERVISIONE

 

 

 

 

 

ELENCO DEGLI IRIDOLOGI

Tutti possono richiedere all’Associazione Scuola della Salute l’elenco degli iridologi selezionati dall’associazione o che hanno seguito i corsi dell’Associazione. Chiedi informazioni sulle modalità di associazione, chiarimenti, materiale o pubblicazioni scrivendo alla sede dell’Associazione, telefonando o via e-mail

 

ASSOCIAZIONE SCUOLA DELLA SALUTE

CASELLA POSTALE 49 -  29100

PIACENZA TELEFONO 0523 – 326626            CELLULARE: 339 - 1216605

E-mail: ass.scuolasalute@iol.it

Torna all’inizio

 

IRIDOLOGI MEDICI: CONSULENZE

Si possono prenotare consulenze iridologiche da parte di Iridologi medici esperti nei metodi naturali selezionati dalla Associazione  Scuola della salute.

Si fa presente che l’esame iridologico utilizzato come metodo di diagnosi e finalizzato ad una prescrizione terapeutica è competenza esclusiva dell’iridologo medico

Tel 339.1216605

     Torna all’inizio 

BIBLIOGRAFIA

Magnano S. “Iridologia psicologica”  Associazione Scuola della Salute, 1995, Piacenza

Magnano S. “Iridochinesi o Iridologia Dinamica” Associazione Scuola della Salute,2001 Piacenza

Magnano S. “Costituzioni iridologiche ed iridodiagnosi preventiva” Scuola della Salute,2001 Piacenza

Magnano S. “Iridologia Energetica” Scuola della Salute,2001 Piacenza

Magnano S. “Iridodiagnosi di tossiemia ed età biologica” Associazione Scuola della Salute,2001 Piacenza

Magnano S. “Iridologia nosologica”Associazione Scuola della Salute,2001 Piacenza

Pragnay P., “Iridologia”, Red, 1981, Como.

Jausas G., “Manuale di iridologia, Savelli Editori, 1980, Milano.

Jausas G. “L’iridologia Rinnovata, I.P.S.A. Editore,1985, Palermo.

Vriend J., “Manuale di iridologia” 1992, Meb, Padova

 

 Torna all’inizio

 

   DIGIUNO

   SCUOLA DELLA SALUTE             DIGIUNO      SCUOLA DI IRIDOLOGIA          IPNOSI        TRAINING AUTOGENO    CORSI DI IRIDOLOGIA

   IRIDOLOGIA SISTEMICA     SMETTERE DI FUMARE          DIMAGRIRE     ALIMENTAZIONE NATURALE

 IRIDOLOGI