S. UBALDO Un Vescovo condottiero
La morte del Vescovo avvenne il 16 maggio del 1160, lunedì di Pentecoste, dopo una lunga ed estenuante malattia, e dopo le esequie solenni il santo feretro fu deposto in un sarcofago di marmo nell' antica cattedrale di Gubbio. Dopo 32 anni, nel 1192, fu canonizzato e proclamato Santo da Papa Celestino III e allora il Corpo incorrotto venne trasferito nella basilica a lui consacrata, costruita sul Monte Ingino che sovrasta la città e posto in un' urna di vetro.
Ecco come Giordano ci racconta i due episodi della vittoria di GUBBIO contro 11 citta' e dell'Imperatore Barbarossa.
Ecco un breve riassunto cronologico della vita di S. Ubaldo: ANNO 1085 - Nascita a Gubbio, rampollo di una nobile famiglia eugubina, era un giovane d'aspetto avvenente e dal carattere allegro, dolcissimo nella conversazione, calmo e umile. ANNO 1114 - Ordinazione sacerdotale ANNO 1117 - Nomina a priore. ANNO 1119 - Viaggio a Ravenna per acquisire una nuova regola e stile di vita piu' severo. ANNO 1126 - Incendio di Gubbio, il Santo incoraggia gli eugubini a ricostruirla. ANNO 1129 - Elezione a Vescovo da parte di Papa Onorio. (Aveva gia' rifiutato la sede di Perugia) ANNO 1125 - Incontro con Federico Barbarossa. ANNO 1160 - Morte del santo. ANNO 1192 - Canonizzazione. ANNO 1194 - Traslazione sul Monte Ingino.
Molti episodi della vita del Santo sono riportati nelle vetrate della Basilica a lui dedicata sul Monte Ingino il Colle eletto che sovrasta Gubbio.
     
Gubbio, S. Ubaldo e il Monte Ingino sono citati anche da Dante nella Divina Commedia (Paradiso Canto XI) con i seguenti versi : Intra Tupino e l'acqua che discende dal colle eletto del Beato Ubaldo,
In onore del Santo ogni anno a Gubbio, il 15 maggio, vigilia di S.Ubaldo, viene fatta la FESTA DEI CERI.
Alcuni studiosi fanno risalire l' origine della festa a tempi remoti, qualcuno vuol farla risalire al culto di Cerere, ma in tempi pił recenti, sicuramente si trattava di offerte di cera fatte al Santo dalle tre corporazioni (commercianti, artigiani ed agricoltori). La Festa dei Ceri, al pari del Palio di Siena, è una delle feste popolari più sentite e conosciute in Italia, per questo la Regione Umbria ha posto i tre ceri di Gubbio nel suo stemma.
Ogni anno a Gubbio, per il 14 maggio (inizio della festa con l' apertura delle Taverne) migliaia di eugubini (così si chiamano gli abitanti di Gubbio) sparsi in Italia e nel mondo, tornano a Gubbio per la loro festa!
L' unica festa in Italia che si svolge da secoli, senza mai una interruzione, nemmeno durante la Grande guerra, quando furono le donne di Gubbio a portare i Ceri di corsa sul Monte Ingino, l' unica festa che è stata autorizzata addirittura da un papa. Infatti la festa dei Ceri è unica; religiosa e pagana nello stesso tempo, chiassosa e pure mistica, talmente indescrivibile che bisogna assistervi per capirla, ma talmente coinvolgente che anche l' ignaro turista straniero si trova a correre dietro ai Ceri senza neppure sapere dove e perché..... La festa dei Ceri nella Bolla di canonizzazione del Papa Celestino III, è stata autorizzata a svolgersi "ilariter" e cioè allegramente o meglio in gran baldoria.... Ed è proprio quello che succede a Gubbio il 15 maggio! (Per saperne di piu' su questa festa potete connettervi con i siti www.ciaoumbria.it e www.eugubininelmondo.it/ceri.html)
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