L'OSSARIO DI ALESSANDRO FIGLIO DI SIMONE DI CIRENE

(Fonte: Biblical Archaelogical Review (http://www.bib-arch.org/) del 26 settembre 2006)

a cura di Sabato Scala

Più che una scoperta, la notizia pubblicata dal Biblical Archaelogical Review del 26 settembre 2006 e passata sotto silenzio dalla stampa italiana, é una rivisitazione della scoperta operata da Eliezer L.Sukenik e Nahman Avigad nel 1941.

I due studiosi nel corso degli scavi sistematici condotti nella valle di Kidron, un sud di antica Gerusalemme e nel villaggio arabo di Silwan ritrovarono una tomba di famiglia contenente 11 ossari con 15 iscrizioni per un complesso di 12 nomi.

La scoperta si presentò, già al tempo, eccezionale poiché il sito, una caverna tombale ancora ancora sigillata dalla pietra esterna, appariva inviolato, di conseguenza non vi sono dubbi sulla autenticità del materiale in essa contenuto e quindi del più interessante dei reperti, quello che reca l'unica iscrizione bilingue, greco ed ebraico, tra quelle ritrovate tutte in greco.

Su tale iscrizione si legge:"Alessandro figlio di Simone".

Nonostante tutto fu necessario aspettare il 1962 perchè i risultati di quella importante scoperta fossero pubblicati dal prof. Avigad.

Interessanti sono anche 4 delle rimanenti iscrizioni per risalire alla identità del personaggio della prima: Sara, Sabata il femminile di Shabetai), Giacobbe e Simone. Questi sono, infatti, o nomi, apparte quello di Simone, poco diffusi nella palestina del Primo secolo dopo Cristo, mentre lo erano tra gli ebrei della diaspora in particolare quelli della Cirenaica, terrada cui proveniva il famoso del Simone dei Vangeli, padre di Alessandro e Rufo (vedi Marco 15:21) per portò la croce di Cristo

Uno degli ossari reca la seguente scritta: "Sara figlia di Simone di Tolemaide".

Sappiamo che le città con questo nome erano, una in Palestina, una in Egitto, sebbene in questa  non vi sono attestazioni di comunità ebraiche nel periodo in questione, ed una in Cirenaica subito ad ovest proprio della città di Cirene, ulteriore indizio della possibilità di associare l'Alessandro dell'ossario a quello noto nei Vangeli.

A rafforzare l'associazione v'è una parola ebraica QRNYT che segue il nome "Alessandro" sebbene la parola non sia suggucientemente chiara lo stesso Avigad, già nell'articolo del 62, aveva offerto, tra le due possibilità di lettura é: Cirene (la decoda offerta dall'Avigad  era relativa al possibile mestiere del defunto, il profumiere) .

La tomba é, con estrema probabilità una tomba di famiglia ma la cosa singolare é che manca proprio l'ossario del capofamiglia, Simone: dov'è?

L'articolo suggerisce, da una analisi delle altre iscrizioni presenti sull'ossario, che e le ossa di Simone potrebbero esser state poste nel medesimo ossario di Alessandro, sebbene l'articolo del 62 segnali, la presenza delle ossa di un solo individuo e, purtroppo, non indica alcun tipo di analisi eseguita o di ulteriore dettaglio inerente alcuno dei reperti ossei

Il personaggio di Simone fu uno tra quelli più discussi nei primi secoli di vita del Cristianesimo specie in ambito gnostico.

I cristiani gnostici come quelli che facevano capo alla scuola di Basilide, che sostenevano che Simone erastato crocifisso al
posto di Gesù. La veridicità storica della esistenza in ambito gnostico, di quella tesi, é con le scoperte del 1945 a Nag HAmmadi ed in particolare con quanto appare scritto in uno dei 53 testi allora ritrovati :ill Seconto Trattato del Grande Seth che riprende questa tesi.

E' anche singolare osservare che il Secondo Trattato del Grande Seth é uno dei due testi ritrovati a Nag HAmmadi dedicati al mitico Seth.

L' 'autore del primo dei due documenti intitolato "Le Tre steli di Seth" di firma Dositeo, personaggio che, dalla patristica, sappiamo essere il primo degli gnostici insieme a Simon Mago. Entrambe questi personaggi furono, contemporanei,  di Gesù e degli apostoli ed operarono in parallelo ed in opposizione alla predicazione degli apostoli.

Tutto ciò suggerirebbe la possibilità che la tesi che voleva Simone di Ciree crocefisso al posto di Gesù potrebbe essere, vera o falsa che sia,
assai antica, molto più di quantosia possibile desumere dalla già antica collocazione che ci viene dalla patristica.

Se fosse stato possibile analizzare le ossa di Simone si sarebbe potuto definitivamente confermare o escludere questa primitiva leggenda cristiana, purtroppo, come si é detto, l'articolo non fa alcuna menzione di analisi sul contenuto osseo del reperto e, anzi, quanto scrisse Milik in seguito, tenderebbe ad escludere la possibilità che l'ossario contenesse due persone poiché egli parlò di un solo individuo.

Soffermiamoci, però, ancora sul  personaggio di Alessandro e sui suoi parenti:

Il nome di Alessandro negli scritti neotestamentari appare 4 volte:
1) Nel Vangelo di Marco, come si é detto, egli é nominato insieme a Rufo con la indicazione del padre dei due Simone di Cirene
2) Negli Atti degli Apostoli il nome é legato ad un personaggio di Efeso che difende Paolo durante la rivolta degli argentieri ad Efeso. In quella  città da cui fu scritta la lettera ai Romani.

3) Nella lettera ai Romani ritorna il nome di Rufo, quasi certamente il fratello di Alessandro, insieme a quello di sua madre che Paolo dichiara essere anche la propria madre. La lettera viene portata a Roma da Prisca ed Aquila che due anni prima erano fuggiti dalla capitale in conseguenza della cacciata degli ebrei a seguito dell'editto dell'imperatore Claudio. In quella occasione i due si recarono a Efeso ove conobbero Paolo che li convertì al cristianesimo.

4)Un personaggio di nome Alessandro appare nella prima lettera ai Tessalonicesi Paolo maledetto da Paolo

5)Ancora una volta un personaggio di nome Alessandro "il ramaio", forse la stessa persona, torna nella seconda  lettera di Paolo a Timoteo. Alessandro come uno degli accusatori di Paolo nel processo che si tiene a Roma.

Ora sei Rufo é lo stesso della lettera ai Romani, si spiegherebbe il perchè nella tomba manchino la moglie di Simone e Rufo che erano, probabilmente, rimasti a Roma.

Per concludere non si può, però, non osservare che esiste una sorta di regolarità nel fornire notizie sensazionali, quasi che le scoperte archeologiche si seguissero giorno per giorno. Ciò, che di per se é gi abbastanza singolare non può non lasciare qualche perplessità se si osserva che, stranamente, queste scoperte sembrano sempre ricollegate alla riscoperta della gnosi primitiva, solo un caso?

Sabato Scala, 30 settembre 2006