LETTERA DEL SIGNORE NOSTRO GESU' CRISTO (VI sec.)

 

LETTERA DEL SIGNORE NOSTRO

GESU' CRISTO  

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

Discorso sulla domenica, santa al Signore tra tutti i giorni, nella quale Cristo risorse dai morti, Signore e Dio nostro Gesù Cristo. Benedici, Padrone!

[1] Lettera del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo inviata nell'antica città di Roma, nel tempio del santo apostolo e capo degli apostoli, Pietro, al quale Cristo disse: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'Ade non la abbatteranno; ti darò la chiave del cielo e quanto tu legherai sulla terra sarà legato in cielo; quanto scioglierai sulla terra sarà sciolto in cielo".

[2] Questa lettera fu sospesa in mezzo al tempio, nel santuario. Ma Pietro, il grande apostolo del Signore, apparve in sogno al vescovo di Roma e gli disse: "Alzati, vescovo, e guarda la lettera immacolata di nostro Signore Gesù Cristo".

Il vescovo si alzò tremante e andò all'altare, vide la lettera immacolata in mezzo al tempio, nel santuario, ed esclamò tra le lacrime: "Sei grande, o Signore, e magnifiche le tue opere, avendo manifestato a noi questa lettera per tutto il mondo". [3] Convocò tutta la folla del clero della grande Chiesa, sacerdoti e monaci, uomini, donne e bambini, e per tre giorni e tre notti recitarono, tra le lacrime, questa preghiera: "Mostra, o Signore, la tua grande misericordia all'indegno e umile tuo (popolo) che ti supplica". E verso l'ora terza, la lettera immacolata discese nelle mani del sommo sacerdote: egli l'adorò, la baciò con timore e tremore, poi l'aprì e trovò scritte queste cose. Cioè:

[4] "Vedete, vedete figli degli uomini ciò che vi ho dato. Voi non osservate la santa domenica, né la festeggiate. Vi ho mandato della gente barbara che modificò il vostro sangue, e vi manifestai molte altre cose terribili, ma voi non avete dato ascolto al vangelo che dice: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno in eterno". Vi ho mandato tempeste e gelo, peste e terremoti, grandine e le piaghe di locuste, bruchi e cavallette, e molte altre calamità a causa della santa domenica. Ma non avete fatto penitenza.

[5] Vi ho dato grano, vino, olio ed ogni altra cosa buona:

ma una volta saziati, vi comportaste ancora peggio. Volli distruggere tutta l'umanità a causa del santo giorno del Signore; ebbi nuovamente misericordia per la supplica dell'immacolata mia madre, degli angeli santi, degli apostoli, dei martiri ed ancora del precursore, il Battista. Ed a causa loro la mia ira si calmò.

[6] Le vedove, gli orfani e i poveri gridano al mio cospetto e voi non ne avete misericordia. I pagani esercitano la misericordia, ma voi cristiani non avete misericordia. Agli Ebrei ho dato la legge per mezzo di Mosè e non la trasgrediscono; a voi ho dato il santo vangelo, la legge e il mio Battesimo e non l'osservate.

Non sapete, uomini, che nel primo giorno ho fatto il cielo e la terra, il principio dei giorni e dei tempi, e che ho dato il nome al radioso giorno del Signore, alla grande pasqua e alla risurrezione? Perciò ogni uomo battezzato deve venerarlo e onorarlo frequentando la Chiesa santa di Dio.

[7] Non sapete che nel venerdì ho fatto il primo uomo Adamo ed Eva, ed ancora nel venerdì fui crocifisso e ricevetti sepoltura, e che nel giorno del Signore sono risorto per la salvezza del mondo? Per questo ho ordinato a tutti i cristiani che il mercoledì e il venerdì si astengano dalla carne, dal formaggio e dall'olio.

[8] Non sapete che fu nel santo giorno del Signore ch'io, accettando l'ospitalità di Abramo abitai in casa sua, e fu appunto allora che egli sacrificò un vitello in segno di ospitalità verso la santa Trinità? Nel giorno del Signore, io apparvi a Mosè sul monte Sinai, dopo ch'egli aveva digiunato quaranta giorni, e gli diedi le tavole scritte dalla mano di Dio, e cioè la legge.

[9] E nel santo giorno del Signore il mio arcangelo Gabriele venne a portare il "rallegrati", cioè l'annunciazione. Nel giorno del Signore ho ricevuto il Battesimo dal Precursore, per dare a voi l'esempio ed affinché non temiate di essere battezzati da sacerdoti poveri. Giovanni, infatti, il mio battezzatore, non indossava che un abito di peli di cammello e non mangiava pane né beveva vino.

Guai a chi non rispetta il suo padrino e i suoi propri figli! Guai a chi calpesta la croce!

[10] Non sapete che nel santo giorno del Signore giudicherò tutta l'ecumene, e che al mio cospetto staranno re e prìncipi ricchi e poveri, nudi e pieni di vergogna? Per il mio trono eccelso giuro che se non osserverete il santo giorno del Signore, il mercoledì, il venerdì e le sante feste solenni, manderò bestie velenose affinché divorino i seni delle donne che non allattano i bambini e lupi selvatici rapiranno i vostri figli.

Maledetto sia l'uomo che non rispetta il santo giorno del Signore dall'ora nona del sabato fino al sorgere del lunedì, che non osserva la prescrizione del digiuno e dell'astinenza nel mercoledì e nel venerdì. Glorificate il mio nome eccelso.

[11] Se non farete queste cose, non vi manderò più un'altra lettera, bensì voglio che si aprano i cieli e voglio che piova fuoco, grandine ed acqua, perché l'uomo seguita a non conoscere, provocherò terremoti spaventosi, ed in aprile voglio far piovere sangue; farò sparire tutte le semenze, le vigne e le piante; finalmente sterminerò le vostre pecore e gli altri animali: tutto questo a causa del santo giorno del Signore.

Invierò bestie alate che mangeranno la vostra carne, e voi direte: "Apritevi sepolcri, voi che riposate dall'eternità, nascondeteci dall'ira del Signore Dio onnipotente". Ottenebrerò la luce del sole e farò buio, come feci agli Egiziani all'epoca del mio servo Mosè. Voglio inviare il popolo ismaelita affinché li asservisca e li distrugga con una mala morte e con la spada: allora piangerete e vi pentirete. Ma io allora volgerò il mio guardo per non ascoltarvi, a causa del santo giorno del Signore.

[12] Uomini malfattori, bugiardi, adulteri, ribelli, empi, ingiusti, odiosi, traditori, pieni di insidie, blasfemi, ipocriti, abominevoli, falsi profeti, atei odiatori dei vostri figli, calpestatori della croce, insaziabili malfattori, indisciplinati, ciarlatani, nemici della luce, amanti delle tenebre.

Voi dite: "Amiamo Cristo, ma vilipendiamo il prossimo"; siete odiosi divoratori dei poveri. Nel giorno del giudizio, quanto si pentiranno coloro che compiono queste cose! Come fa a non aprirsi la terra per divorarvi? Eseguiscono, infatti, le opere del diavolo: con Satana erediteranno la maledizione e i loro figli spariranno come polvere dalla faccia della terra.

[13] Per la mia madre immacolata e per i cherubini dai molti occhi e per Giovanni che mi battezzò, questa lettera non fu scritta da un uomo bensì è un olografo del Padre invisibile.

Se qualche malevolo pensa che questa lettera non viene da Dio, egli e la sua casa erediteranno la maledizione di Sodoma e Gomorra, e la sua anima, essendo stata incredula, andrà al fuoco eterno. Ciò che è impossibile agli uomini, è invece possibile a Dio.

[14] Guai a quel sacerdote che non la accoglie e non la legge davanti al popolo.

Guai a quella città e a quel popolo che non l'ascolta con tutto il cuore

Guai a quell'uomo che se ne burla e disonora il sacerdote: poiché non si burla del sacerdote, ma della Chiesa di Dio, della sua fede e del suo Battesimo. Il sacerdote, infatti, prega per tutto il popolo, tanto per quelli che lo odiano quanto per quelli che l'amano.

Guai a coloro che parlano durante la santa liturgia, scandalizzando colui che prega per i loro peccati. Il sacerdote e il diacono pregano per il sommo sacerdote e per il popolo cristiano.

[15] Guai a chi non rispetta il suo padrino: egli ha portato a casa tua la croce di Cristo e per il Battesimo fu per te come un secondo padre.

Guai a coloro che non credono nelle sacre Scritture.

Guai a coloro che affiancano casa a casa e campo a campo per non lasciare che si sviluppi ed estenda il suo prossimo.

Guai a coloro che privano gli operai del loro salario.

Guai a coloro che danno il loro denaro con usura: saranno giudicati con Giuda.

Guai al monaco che non rimase nel suo monastero e nella santa Chiesa di Dio. Guai al monaco fornicatore.

Guai a chi lascia sua moglie e si unisce ad un'altra.

[16] Maledetto quel sacerdote che non legge questa lettera davanti agli uomini: chiude, infatti, davanti a loro il regno dei cieli e né lui entra, né permette di entrare a quanti lo vogliono.

Benedetto quel sacerdote che l'ha e la legge davanti al popolo, ne manda copia ad altra città e regione. Amen: vi assicuro che nel giorno del giudizio avrà una ricompensa e il perdono dei peccati.

Guai al padrone di casa che non porta frutto a casa sua: sarà bruciato nel fuoco come legno sterile.

Guai a chi offre doni nella Chiesa ed è in inimicizia con il suo prossimo.

Guai al sacerdote che compie la liturgia in stato di inimicizia: egli, infatti, non è solo nel celebrare e nell'alzare le cose sante, bensì anche gli angeli compiono la liturgia con lui.

[17] Io, Dio, sono il primo. Io sono al di là di tutte queste cose, ed all'infuori di me non ce n'è un altro. Dove potete fuggire dal mio cospetto? Dove potreste occultarvi? Io scruto cuori e reni, conosco i cavilli degli uomini e porto alla luce ciò che è nascosto.

Io comando che ogni uomo confessi fedelmente al padre spirituale quanto ha fatto fin dalla sua gioventù. A lui, infatti, da me e dalla santa Chiesa è stato concesso di sciogliere e di legare i peccati degli uomini.

Beato l'uomo che onora il santo giorno del Signore. Io, Cristo, l'ho benedetto e benedetto rimane".

[18] Subito l'arcivescovo, il papa di Roma, disse a tutti: "Fratelli e figli della nostra umiltà! Ascoltate re e prìncipi, riflettete e imparate ad agire e giudicare bene ed a seguire le cose giuste. Patriarchi, metropoliti, vescovi, priori, confessori, sacerdoti, monaci, diaconi e tutto il popolo cristiano del Signore osservate quanto Cristo (nostro) padrone ha determinato a proposito del santo giorno del Signore affinché in questo mondo abbiate la pace.

[19] Senza l'amore puro, l'uomo non ha nulla di bene, come i cibi senza sale sono spiacevoli e insipidi, così gli uomini senza l'amore sono inutili. Per questo vi supplico: osservate e onorate il santo giorno del Signore e della risurrezione (come è chiamato) e la festa solenne, affinché nel giorno del giudizio troviate misericordia in Cristo Gesù Signor nostro. A lui sia gloria e potenza nei secoli. Amen".