LETTERA DI GIACOMO |
LETTERA DI GIACOMO * [1] Giacomo scrive... A te Pace dalla Pace, Amore
dall'Amore, Grazia dalla Grazia, Fede dalla Fede, Vita dalla Vita santa. Avendomi tu pregato di inviarti uno scritto (segreto) che
il Signore ha rivelato a me e a Pietro, non ho potuto opporti un rifiuto,
né dirtelo a voce, ma lo misi per scritto in caratteri ebraici. L'ho
inviato soltanto a te, in quanto tu sei servitore della salvezza dei santi
Guardati dal comunicare questo scritto a molti, scritto che il Salvatore
non volle comunicare a noi tutti, i suoi dodici discepoli. Saranno
tuttavia beati coloro che saranno salvati per opera della fede in questo
discorso. Dieci mesi addietro ti ho inviato un altro scritto
segreto rivelatomi dal Salvatore. Quello consideralo come rivelato a me,
Giacomo. Questo... invece... (sette righe frammentarie). [2] Occasione e contesto della rivelazione. I dodici
discepoli erano seduti tutti insieme e ricordavano quanto il Salvatore
aveva detto a ognuno di loro sia in segreto sia apertamente e lo
annotavano in libri. Io invece scrivo ciò che si trova in questo libro
quand'ecco apparire il Salvatore, dopo che si era allontanato da noi,
mentre noi volgevamo lo sguardo verso di lui. Cinquecento cinquanta giorni dopo che egli era
risuscitato dai morti, gli abbiamo domandato: "Tu sei partito e ti
sei allontanato da noi?". Ma Gesù rispose: "No, ora andrò nel
luogo dal quale sono venuto. Se volete venire con me, venite". Tutti risposero e dissero: "Se tu ce lo ordini,
verremo" Egli disse: "In verità vi dico: mai nessuno entrerà
nel Regno dei cieli per un mio ordine, ma soltanto perché siete pieni.
Lasciatemi Giacomo e Pietro affinché io li riempia". E chiamati quei
due, li mise da parte. Agli altri ordinò di attendere ai loro compiti. [3] La vera pienezza. Il Salvatore disse: "A voi è
stata fatta misericordia..." (sette righe frammentarie) essi non
compresero. "Non desiderate dunque essere riempiti? E il vostro cuore
è ubriaco, non volete diventare sobri? Or dunque vergognatevi! D'ora in
avanti siate svegli e non dormite, ricordatevi che voi avete visto il
Figlio dell'uomo, che con lui avete parlato e l'avete udito. Guai a coloro
che hanno visto il Figlio dell'uomo! Beati coloro che non hanno visto
l'uomo, coloro che non hanno avuto contatti con lui, coloro che non gli
hanno parlato, che non hanno udito nulla da lui! La Vita è vostra!
Sappiate che egli vi ha guarito, allorché eravate malati, affinché
diventiate re. Guai a coloro che si sono ripresi dalla loro malattia,
poiché ritorneranno ancora alla loro malattia! Beati coloro che non sono
stati malati e hanno conosciuto il sollievo prima di essere malati! Vostro
è il Regno di Dio. Perciò vi dico: Siate ripieni, non lasciate in voi
alcuno spazio vuoto. Colui che verrà, potrà burlarsi di voi". [4] Allora Pietro disse: "Sono ormai tre volte che
tu ci hai detto ("siate pieni!". Ma) noi siamo pieni". Il
Salvatore rispose e disse: "Per questo motivo vi ho detto "siate
pieni!", affinché non siate nel bisogno. Poiché coloro che sono nel
bisogno non saranno salvati, essere nel bisogno è cattivo. Così come è
bene che tu sia nel bisogno e al contrario è male che tu sia pieno, così
colui che è pieno è nel bisogno, e colui che è nel bisogno non si
riempie, come colui che è nel bisogno diventa pieno e, a sua volta, colui
che è stato riempito raggiunge la perfezione. Perciò dovete essere nel
bisogno fintanto che è possibile riempirvi, ed essere pieni fintanto che
è possibile essere nel bisogno, affinché possiate riempirvi ancora di più. Siate dunque ripieni di Spirito, ma nel bisogno di logos,
poiché il logos è l'anima. Essa è a sua volta psichica". A questo io risposi e gli dissi: "Signore, noi
possiamo obbedire a te, se tu lo vuoi. Poiché abbiamo lasciato i nostri
padri e le nostre madri e i nostri villaggi, e ti abbiamo seguito. Dacci
dunque i mezzi per non venire messi alla prova dal diavolo maligno". Davanti alla saggezza e alla morte. Il Signore rispose e
disse: "Quale sarebbe la vostra ricompensa, se voi compirete la
volontà del Padre, e non vi sarà dato da lui nessun dono, ma sarete
messi alla prova da Satana? Se siete oppressi da Satana, se siete
perseguitati e compite la sua (del Padre) [5] volontà, io vi dico: egli
vi amerà e vi renderà uguali a me, penserà di voi che siete diventati
amati nella sua provvidenza per opera della vostra libera scelta. Non
cesserete, dunque, di amare la carne e di avere paura della sofferenza? O
non sapete che ancora non siete stati offesi, ancora non siete stati
accusati ingiustamente, né ancora siete stati chiusi in prigione, né
ancora siete stati illegalmente condannati, ancora non siete stati
crocifissi senza motivo, né ancora siete stati sepolti nella sabbia, come
lo fui io dal maligno? Non abbiate riguardo della carne, voi che siete
circondati dallo Spirito, come da un muro! Se riflettete sul mondo, da
quanto tempo esisteva allorché siete caduti, e quanto tempo durerà
ancora dopo di voi, scoprirete che la nostra esistenza è di un solo
giorno e che le vostre sofferenze sono di un'ora sola. I buoni, infatti,
non verranno nel mondo. Disprezzate, dunque, la morte e abbiate cura della Vita.
Pensate alla mia croce e alla mia morte, e vivrete". Tuttavia io risposi e gli dissi: "Signore, non
parlarci della croce e della morte, poiché sono lontane da te". [6] Il Signore rispose e disse: "In verità vi dico:
nessuno sarà salvato, se non ha fede nella mia croce. Poiché il Regno di
Dio è di coloro che hanno creduto nella mia croce. Dunque cercate la
morte, come i morti cercano la vita. A loro, infatti, si manifesta ciò
che cercano. Ora di che cosa si preoccupano? Se interrogate la morte, essa
vi insegnerà l'elezione. Vi assicuro, infatti, che non si salverà alcuno di
coloro che temono la morte. Poiché il regno della morte è di coloro che
si uccidono. Siate migliori di me, rassomigliate al Figlio dello Spirito
santo!". Allora, io gli domandai: "Signore, come potremo
profetare per coloro che ci chiedono di profetare per essi? Molti sono,
infatti, coloro che ci sollecitano e si aspettano di udire da noi una
parola". Discepoli davanti al Salvatore e agli altri. Il Signore
rispose e disse: "Non sapete che con Giovanni fu troncata la testa
della profezia?". Ma io dissi: "Signore, è dunque possibile
troncare la testa della profezia?". Il Signore mi disse: "Se
sapete che cos'è la "testa" e che la profezia procede dalla
testa, comprenderete ciò che significa [7] "gli tolsero la
testa". All'inizio vi parlai con parabole, e voi non avete compreso.
Ora vi parlo apertamente, e voi non afferrate. Ma per me voi eravate una
parabola (quando parlavo) in parabole, e manifesti (quando parlavo)
apertamente. Affrettatevi a compiere la vostra salvezza, senza che
veniate esortati da me e, se possibile, precedetemi. Poiché è così che
il Padre vi amerà. Odiate l'ipocrisia e il pensiero cattivo! E' il
pensiero cattivo che genera l'ipocrisia! L'ipocrisia è lungi dalla verità.
Non permettete che deperisca il Regno dei cieli, poiché assomiglia a un
ramo di palma i cui frutti cadono attorno ad essa. Essa produsse foglie e
quando crebbero fecero seccare il midollo. Così è del frutto formatosi
da quest'unica radice: allorché fu piantata, produsse frutti dai molti
germogli. Di certo era buona poiché fu possibile produrre per te ora
queste piante nuove senza di essa. Io sono già stato glorificato prima di questo. [8] Perché,
alla fine, mi avete trattenuto per restare con voi ancora diciotto giorni
a causa delle parabole. Per alcuni era sufficiente ascoltare
l'insegnamento e hanno compreso "i Pastori", "la
Semente", "la Costruzione", "le Lampade delle
Vergini", "il Salario degli operai", "le Didracme e la
donna". Siate zelanti della parola! La prima condizione della parola
è, di certo, la fede; la seconda è l'amore; la terza sono le opere. Da
esse, infatti, deriva la Vita. In quanto la parola assomiglia a un chicco
di grano. Chi lo semina ripone in esso la propria fiducia, quando spunta
gli vuole bene perché vede molti chicchi in luogo di uno solo e, dopo
avere lavorato, è salvo avendolo trasformato in cibo. Inoltre ha in
riserva la semenza. Ugualmente vi è possibile accogliere il Regno dei
cieli; questo, a meno di accoglierlo per mezzo della conoscenza, non
potrete trovarlo. Perciò vi dico: vigilate, non smarritevi! Molto spesso
ho detto a voi e ai vostri compagni, e lo dissi anche a te, Giacomo:
Salvati! Ti ho ordinato di seguirmi, ti ho insegnato la condotta da tenere
davanti alle autorità. Vedete! Io sono disceso e ho parlato e sono stato
maltrattato e ho portato la mia corona, [9] allorché vi ho salvato. Poiché
sono disceso per dimorare con voi, affinché anche voi dimoriate con me. E
allorché trovai che le vostre case erano senza tetto, dimorai nelle case
che erano in condizione di ricevermi nel momento in cui discendevo. Perciò,
ubbiditemi, fratelli miei. Comprendete che cos'è la Grande Luce. Il Padre
non ha bisogno di me. Nessun padre ha bisogno del figlio; è il figlio che
ha bisogno del padre. Mi affretto verso di lui, perché il Padre del
Figlio non ha bisogno di voi. Ascoltate la parola, compenetratevi della conoscenza,
amate la Vita, e nessuno vi perseguiterà, nessuno vi opprimerà se non
voi stessi. O miseri, o sfortunati, o falsari della verità, o
falsificatori della conoscenza, o trasgressori dello Spirito, ancora
adesso persistete nell'ascoltare? E' dall'inizio che vi si addiceva
parlare! Ancora adesso persistete nel dormire, mentre fin dall'inizio
bisognava vegliare affinché vi accolga il Regno dei cieli. Mi sono ricordato delle vostre lacrime, del vostro lutto
e della vostra angoscia: essi sono lungi da noi. Or dunque, voi che siete fuori dell'eredità del Padre,
piangete nel luogo appropriato, siate afflitti, e predicate il bene, perché
il Figlio giustamente sale (in cielo). In verità vi dico: se fossi stato
inviato da coloro che mi ascoltano e se avessi parlato a loro, mai più
sarei disceso sulla terra. Or dunque, vergognatevi di questo. Ecco che mi
allontano da voi. Partirò, non voglio più restare con voi, come voi
stessi non l'avete voluto. Adesso seguitemi presto. E' per questo che vi
dico: sono disceso per voi. Voi siete i prediletti. Voi siete coloro che
diverranno causa della Vita tra molti. Invocate il Padre, supplicate
spesso Dio, ed egli vi esaudirà. Beato colui che vi ha visto con lui,
mentre egli era predicato tra gli angeli e glorificato tra i santi! La
Vita è vostra. Rallegratevi e gioite come [11] figli di Dio. Custodite
la (sua) volontà affinché possiate salvarvi. Accogliete il mio biasimo,
e salvatevi. Io intercedo per voi presso il Padre, ed egli molto vi
perdonerà". Udito ciò, siamo diventati allegri; ci eravamo, infatti,
rattristati per quello che aveva detto prima. Ma quando ci vide allegri,
disse: "Guai a voi, o voi che avete bisogno di un intercessore! Guai
a voi, o voi che avete bisogno della grazia! Beati saranno coloro che
avranno parlato apertamente e si saranno guadagnata la grazia. Rendetevi
simili agli stranieri. Come siete davanti alla vostra città? Perché
siete sconvolti, perché vi cacciate fuori e vi allontanate dalla vostra
città? Perché abbandonate volontariamente la vostra dimora preparandola
per coloro che vogliono abitarvi? O esiliati e fuggitivi, guai a voi, perché sarete
ripresi. O non pensate, forse, che il Padre ama l'umanità o che si lascia
persuadere dalle preghiere e che fa grazia all'uno dopo l'altro o che ha
pazienza verso colui che cerca? Egli conosce la loro volontà e anche ciò
di cui ha bisogno la carne. Questa, di certo, non desidera l'anima, poiché
senza l'anima il corpo non pecca, allo stesso modo [12] l'anima non sarà
salvata senza lo spirito. Ma se l'anima, spoglia del male, è salvata e se è
salvato anche lo spirito, allora il corpo è senza peccato. E, infatti, è
lo spirito che dà vita all'anima; al contrario è il corpo che la uccide:
il che significa che è essa a uccidere se stessa. In verità vi dico: all'anima egli non perdonerà il
peccato, né la colpa alla carne; poiché non sarà salvato alcuno di
coloro che hanno portato la carne. Voi, infatti, pensate che molti abbiano
trovato il Regno dei cieli. Beato colui che si è visto quarto nei
cieli!". Udito questo, ci rattristammo; ed egli accortosi che ci
eravamo rattristati, disse: "Vi parlo affinché conosciate voi
stessi. Poiché il Regno dei cieli assomiglia a una spiga di grano
cresciuta in un campo: maturata, spande il suo frutto e riempie nuovamente
il campo di spighe per un altro anno. Anche voi affrettatevi a falciare
per voi una spiga di Vita, affinché siate ripieni del Regno; fino a tanto
ch'io rimango con voi, tenetevi stretti a me e ubbiditemi. Quando poi mi
allontanerò da voi ricordatevi di me! E ricordatevi di me, perché
quand'ero con voi non mi conoscevate. Beati saranno coloro che mi hanno
conosciuto! Guai a coloro che hanno udito e non hanno creduto! Beati
saranno coloro [13] che non hanno visto, ma hanno creduto. Vi esorto
ancora una volta, perché mi manifesto a voi come colui che costruisce una
casa utilissima per voi, in quanto vi troverete rifugio, e potrà anche
puntellare la casa dei vostri vicini, qualora minacci di crollare. Sì, in verità vi dico: Guai a coloro a causa dei quali
sono stato inviato quaggiù! Beati coloro che salgono dal Padre! Ancora
una volta vi rimprovero, o voi che esistete. Rendetevi simili a coloro che
non esistono, affinché siate come coloro che non esistono. Non permettete che il Regno dei cieli, in voi, diventi un
deserto. Non inorgoglitevi della luce che risplende, ma siate verso voi
stessi quale io sono (stato) verso di voi. Per voi mi assoggettai alla
maledizione, affinché voi foste salvati". Conclusione del dialogo e raccomandazioni. Allora, Pietro
rispose a queste parole, e disse: "A volte tu ci incoraggi verso il
Regno dei cieli; a volte, Signore, tu ce ne allontani. A volte tu ci
esorti, ci attiri alla fede, e ci prometti la Vita; a volte, ancora, tu ci
respingi dal Regno dei cieli". Ma il Signore rispose e ci disse: "A più riprese vi
ho dato la fede, e inoltre mi sono rivelato a te, [14] o Giacomo, e voi
non mi avete riconosciuto. Inoltre, ancora adesso, vedo che spesso vi
rallegrate; ma mentre gioite a motivo della promessa della Vita, vi
rattristate e vi affliggete, quando venite istruiti sul Regno. Ma voi, è
per mezzo della fede e della conoscenza che avete ricevuto la Vita per
voi. Disprezzate, dunque, il rifiuto, se udite (parlarne); ma
se udite la promessa, rallegratevene molto. Sì, in verità vi dico: Colui
che accoglierà per se stesso la Vita e crederà al Regno, non ne verrà
escluso mai, neppure se il Padre volesse scacciarlo. Fine del dialogo e risalita al cielo. Intendevo parlarvi
di queste cose fino a questo punto. Ma ora risalirò al luogo donde sono
venuto. Ma voi, mentre io mi affrettavo a partire, voi mi avete respinto,
e invece di accompagnarmi mi avete inseguito. Comunque, fate attenzione
alla gloria che mi aspetta, e quando avrete aperto il vostro cuore,
ascoltate gli inni che mi attendono nell'alto dei cieli. Infatti, è
necessario che giunga oggi alla destra del Padre. Vi ho detto l'ultima
parola. Sto per separarmi da voi. Un carro spirituale mi ha sollevato, e
ormai mi svestirò per rivestirmi. Ma attenzione! Beati coloro che hanno
predicato il Vangelo del Figlio, prima della sua discesa, di modo che se
io vengo possa salire (di nuovo). Tre volte beati, dunque, [15] sono
coloro che hanno ricevuto l'annunzio del Figlio prima che vengano
all'esistenza, di modo che ci sia per voi una parte con essi". Dette queste cose, partì. Noi, io e Pietro, ci siamo
inginocchiati, abbiamo ringraziato, e abbiamo innalzato il nostro cuore al
cielo. Abbiamo udito con le nostre orecchie, e abbiamo visto con i nostri
occhi il rumore della guerra, il suono della tromba, e un grande tumulto.
Passati oltre quel luogo, abbiamo elevato il nostro pensiero ancora più
in alto. E abbiamo visto con i nostri occhi e udito con le nostre orecchie
gli inni e le odi celesti, e la allegria degli angeli. Grandezze celesti
cantavano inni, e anche noi ci rallegrammo. Reazione degli altri discepoli. Dopo questo abbiamo
voluto innalzare ancora il nostro spirito alla prossimità della
Grandezza. Ma dopo che eravamo saliti, non ci fu permesso di vedere e di
udire nulla, perché gli altri discepoli ci chiamarono e domandarono:
"Che cosa avete udito dal Maestro? Che cosa vi ha detto? Dove è
andato?". Noi rispondemmo loro: "Egli è salito. Ci ha dato la
mano destra, e a noi tutti ha promesso la Vita. Ci ha rivelato dei figli
che verranno dopo di noi, ordinandoci [16] di amarli come se noi dovessimo
(essere salvati) per causa loro". Dopo che ebbero udito, essi certo credettero alla loro
Vita, ma rimasero in collera a motivo di quelli che saranno generati. Ma
non volendo io metterli in una occasione di colpa, li mandai ognuno in un
luogo diverso. Quanto a me, io salii a Gerusalemme, pregando di avere
parte con gli amati, quelli che saranno manifestati; prego affinché il
cominciamento abbia inizio da te. Tale è infatti il modo con cui anch'io
sarò salvato, nella misura in cui quelli saranno illuminati da me, dalla
mia fede, e da un'altra migliore della mia: mi auguro, infatti, che la mia
sia minore. Abbi cura, dunque, di assomigliare a essi e di pregare
affinché tu abbia parte con essi. A eccezione di quanto ho detto, il
Salvatore non ci ha fatto rivelazioni a proposito di quelli. Noi
proclamiamo, infatti, che c'è una parte con coloro ai quali è stato
fatto l'annunzio, coloro che il Signore ha fatto suoi figli.
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