Clouds/Palm Trees

Parte seconda - 17 - 18


PARTE SECONDA




SI CAMBIA ARGOMENTO.

................Aspettando altre scoperte riguardanti l'universo, con i nipoti, abbiamo deciso di studiare il cervello dove si attivano miliardi di molecole e impulsi elettrici che viaggerebbero ad altissime velocità. Il cervello è certamente molto complesso, racchiude le sue straordinarie funzioni in un volume di circa 1200 centimetri cubi e pesa poco più di un chilo con differenze tra individuo e individuo (si dice che certi abbiano il cervello grosso come un'oliva, ma, soltanto quando si gonfia). Il cervello è dunque definito l'organo più complesso e richiede un dispendio di energie molto elevato che esige un apporto costante e regolabile di substrati energetici e il cervello adulto che rappresenta il due per cento del peso corporeo, utilizza circa il 50 per cento dell'ossigeno e il 10 per cento del glucosio contenuto nel sangue arterioso ("Le Scienze"- G. Pellegri - Settembre 1999). Ha la sua parte più nobile nella sua periferia e cioè nella corteccia cerebrale formata da miliardi di cellule nervose, i "neuroni". Accanto a questa materia grigia vi è la sostanza bianca, composta da fibre nervose che dalla corteccia vanno verso l'interno ponendo in contatto l'emisfero sinistro con l'emisfero destro. questi emisferi avrebbero una divisione di compiti, sono divisi in zone o aree corticali ognuna delle quali avrebbe una funzione. Ogni "neurone" (cellula nervosa), comunica con i suoi vicini attraverso le "sinapsi" che trasmettono le informazioni attraverso un mediatore chimico e i venti o cinquanta o cento miliardi di neuroni e le decine di migliaia di sinapsi funzionano in armonia come un'orchestra. Da notare che il cervello di un bambino pesa circa 400 grammi e il numero dei neuroni non cambia, ma si accresce la loro dimensione così come il numero delle connessioni (dendriti, assoni, sinapsi) e se il bambino é allevato in ambienti privi di stimoli, avrà uno sviluppo intellettuale molto lento.
................Nell'uomo adulto evoluto si formano delle reti neuronali che contengono i misteri del pensiero e della memoria e sono responsabili, come scrive il premio Nobel australiano Sir John Eccles: " Di tutte le esperienze vissute da un essere umano, delle sue percezioni e dei suoi ricordi, dei suoi riflessi, delle sue emozioni e dei suoi atti, la mente riceve informazioni, odori, suoni, colori, sapori, che poi elabora secondo un procedimento che costituisce il pensiero e di cui ignoramo la meccanica.". Impiegheremmo solo dall'otto al diedi per cento delle nostre possibilità cerebrali, al massimo il 15%. E' certo che si sviluppano più sinapsi e connessioni se il cervello è stimolato e attivo. Nel cervello, l'impulso nervoso, sotto forma di potenziale elettrico, dal "neurone"giunge alla "sinapsi" e libera una sostanza chimica, il "neurotrasmettitore" che dovrebbe essere di almeno trè tipi: il primo comprenderebbe adrenalina e noradrenalina, ormoni che permettono di reagire agli stress, il secondo l'acetilcolina che attiva anche le contrazioni muscolari, il terzo la dipamina, la serotonina, l'istamina, le encefaline e queste ultime, ad esempio, assieme alle endorfine, regolano la percezione del dolore. L'emisfero sinistro del cervello presiederebbe al linguaggio, alla soluzione dei problemi logici e ad altro mentre il destro eccelle nella comprensione spaziale, musicale, nel disegno. Nella parte profonda del cervello c'é l'ippocampo che serve per conservare la memoria. La riduzione dell'ippocampo è dovuta principalmente all'invecchiamento e ad ostacoli nella circolazione sanguigna. Si giunge alla demenza anche se si abusa di alcoolici ed anche la nicotina causerebbe danno e più ancora le droghe di ogni tipo.
................Dopo avere, così per dire, esaminato l'universo, ci si chiede: l'uomo può essere paragonato ad uno dei molti miliardi di neuroni che formano il cervello o al Sole che è collocato in un oceano sconfinato di stelle? L'uomo è certamente più grande di un neurone e più piccolo del Sole ma è parte del creato ed inserito in un disegno armonioso che intuiamo istintivamente. Si può pensare che, così come una cellula nervosa del nostro cervello od un gruppo di esse che non operano in armonia e con raziocinio, disturbano l'uomo, allo stesso modo l'essere umano o più esseri umani possono danneggiare l'evolversi dell'umanità, che è parte dell'universo. Che l'umanità si evolva positivamente è un fatto, ad esempio (é una barzelletta), la criminalità é diminuita, si pensi che al tempo di Caino e Abele c'era il cinquanta per cento di assassini. Boris Pasternak, nella sua opera "Il Dottor Zivago" scrive: "Una serenità è data dalla coscienza del rapporto che lega le esistenze umane, dalla certezza del loro reciproco comunicare, dal sentimento di felicità al pensiero che tutto quanto quello che avviene non si compie soltanto sulla Terra dove si seppelliscono i morti, ma anche in altro luogo, in quello che taluni chiamano il regno di Dio, altri la storia, altri ancora in modo diverso.".





LA PSICOLOGIA E IL DECORSO DELLA VITA.

................E' certo che nei bambini i sogni si interpretano più facilmete che negli adulti perchè riflettono sempre qualche avvenimento accaduto nel giorno o nei giorni precedenti, non è così negli adulti e questo deriva dall'incoerenza, dall'inganno che esercitiamo su di noi perchè vorremmo essere quelli che non siamo e reprimiamo ogni manifestazione genuina vergognandocene e questo ci procura dei sogni manifesti che sono il risultato di simbolismi, di fusioni, diassociazioni, ecc.
................Nel processo di adattamento alla società, conviene che il bambino manifesti i suoi veri istinti. E' questa vera personalità che deve svilupparsi seguendo un decorso normale che prevede il passaggio graduale dall'egoismo all'altruismo, dal predominio dell'istinto di vita all'accettazione della morte così come nel processo vegetativo della pianta dove si ha un primo periodo nel quale la pianta é parassita, produce poi frutti o fiori ed infine secca e muore. Adeguandoci alle leggi della natura ne deriva serenità perché si rispetta una istintiva superiore armonia. Quando, per quanto si é detto prima, la nostra personalità non si sviluppa e rimane allo stadio dell'egoismo o del prevalere dell'istinto di vita anche in età avanzata, si vive infelici.
................Il rispetto della verità è l'unico modo per non creare sdoppiamenti di personalità, dobbiamo essere assolutamete sinceri con noi stessi e con gli altri evitando di ingannarci, di crearci una falsa personalità che si sovrappone alla vera, vera personalità che rimane acerba, soffocata e che crerca di esprimersi in forme subdole e contorte. Ne risulterà un individuo meschino , sempre in conflitto con la personalità che con inganno si è costruito per inserirsi, in maniera succube, nella società. Determinandosi una situazione di questo genere e sintetizzando in trè stadi lo sviluppo psichico della personalità, rimarremmo bloccati al primo o al secondo grado, come scritto di seguito. Ecco in sintesi le trè situazioni:
1° - L'egoismo è caratteristico della prima età ed é logico sia così perchè il bambino deve prima crescere per poi produrre. E' difetto se una persona matura rimane a questo stadio, essa sarà vanitosa, invidiosa e scontenta.
2° -L'egoismo si trasforma in altruismo ad età matura e si lavora per la società, per i parenti, per i figli.
3° - L'istinto di vita che ci ha accompagnato nei due stadi precedenti si va attenuando ed incomincia a prevalere l'istinto di morte e questo fenomeno si accentua col progredire della vecchiaia. Ciò che la gioventù trovava e doveva trovare fuori di sè, l'uomo, nel pomeriggio della vita, lo deve trovare dentro se stesso. Se questo armonioso ciclo non si compie, non vi è serenità, non felicità. Questa ricerca della verità e il rispetto delle leggi di natura, regole che poi servono per una vita serena e armoniosa, sono in sintesi gli indirizzi delle principali religioni.
................Non è certo con l'uso di droghe o alcool che si raggiunge serenità e pace anche se è divertente ricordare la seguente barzelletta: "Dice uno all'amico "Perchè bevi tanto?" "Per dimenticare......." "Dimenticare? Che cosa?" "E chi se ne ricorda più".

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