Tricarico

» La pesca «
Se mangi una pesca e poi levi la parola pesca
Quello che rimane è meraviglia
Quello che rimane è una scoperta
E così se ti do un bacio e poi levo la parola bacio
Quello che rimane è meraviglia
Come prendere il sole su una spiaggia bianca
Quante parole bisogna stare attenti alle parole
Che possono essere pericolose
Che possono chiuderti il cervello
Portarti via là dove fa freddo
Anche se oggi è giugno e splende il sole
E' una rivelazione ogni colore
E questa sera che mi porta via lontano
Dove i sensi sono immensi, ricchi, splendenti, lucenti e...
Quanta tenerezza, scorre nella vita la salvezza
Apro le mie mani con dolcezza
E lascio che si posi ogni stella
Se ne vada via ogni dolore
E possa diventare gioia e amore
Se nevada via ogni tristezza
Perché questa sera c'è una festa
E così ora guardo nei tuoi occhi
Ma proprio dentro in fondo ai tuoi occhi
Poi all'improvviso levo la parola occhi
E sono in un nuovo spazio immenso
E ora prova solo un momento
A far saltare tutte le parole
Sarà un'esplosione come il sole
Come trovare la luce e la purezza
E così i sensi bisogna riscoprire tutti i sensi
Olfatto, vista, tatto, gusto, udito
Per inventare un mondo più bello
Pieno di magie e di scintille
E d'intuizioni e mille scoperte
Perché le parole sono un trucco

 

» Drago «
Esco, c'è un uomo; no non è un uomo: è un drago.
Ha le ali verdi e la faccia fa paura.
Poi vado al bar e al bar c'è il barista;
no non è un barista: è un mostro giallo e fucsia.
Me ne vado in piscina, mi tuffo e, a un certo punto,
la piscina è una bocca così grande che mi risucchia.
Vado a dormire e finalmente sono da solo.
No, non sono da solo: arriva il gatto, ma è un giaguaro.

No, no, no non vedrò più il giallo della tua maglietta
e, e, e davvero, poi, non ha molta importanza,
e, e, e cercavo un giardino in fiore e ho trovato un lucchetto,
e, e, e solo un amico, che ti ama, può diventare specchio.

Vedi, amore, solo la paura dà il fuoco ai draghi.
Esco, mi scappa la cacca, entro in un bar.
Sorrido, dico: "Ho la diarrea"; il barman dice: "Prego, là c'è il bagno".
Cammino per la strada e compro un ghiacciolo.
C'è una ragazza, sembra un cigno; no è una ragazza.
Esco; c'è un uomo, e c'è un drago nella mia testa.
Se ne vola via il drago e resta un uomo con gli occhi grigio-azzurri

No, no, no non vedrò più il giallo della tua maglietta
e, e, e davvero, poi, non ha molta importanza,
e, e, e cercavo un giardino in fiore e ho trovato un lucchetto,
e, e, e solo un amico, che ti ama, può essere vero.

E, e, e quanta insicurezza in fondo mi circonda,
e, e, e quanta forza è costruita sopra ai pesciolini,
e, e, e han preso anche il mio pupazzetto bianco,
e, e, e ora basta: mi esce il fuoco dalla bocca, brucio la gabbia.

Si, amore, ora sono un drago, sono libero, sono il capitano dell'universo.

 

» Io sono Francesco «
Buongiorno buongiorno io sono Francesco
io ero un bambino che rideva sempre
ma un giorno la maestra dice oggi c'è tema
oggi fate il tema, il tema sul papà
io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo
le vado vicino ero contento
le dico non ricordo mio padre è morto presto
avevo solo tre anni non ricordo non ricordo
lei sa cosa mi dice neanche mi guardava
beveva il cappuccino non so con chi parlava
dice "qualche cosa qualcosa ti avran detto
ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri"
puttana puttana, puttana la maestra
puttana puttana, puttana la maestra
io sono andato a posto ricordo il foglio bianco
bianco come un vuoto per vent'anni nel cervello
e poi ho pianto non so per quanto ho pianto
su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
Cadono le stelle è buio e non ci vedo e la primavera
è come l'inverno il tempo non esiste neanche l'acqua del mare
e l'aria non riesco a respirare
e a dodici anni ero quasi morto
ero in ospedale non mangiavo più niente
e poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
per sei sette anni seicento metri quadri
tadanatadadana
e il mio capo il mio capo mi ha salvato
li ci sono giochi se vuoi puoi giocare il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti scegli il migliore seguilo e impara
buongiorno buongiorno io sono Francesco
questa mattina mi sono svegliato presto
in fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
venite bambini venite bambine
e ditele che il mondo può essere diverso
tutto può cambiare la vita può cambiare
e può diventare come la vorrai inventare
ditele che il sole nascerà anche d'inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c'è anche c'è anche la sera