Alex Britti

» La vasca «
Voglio restare tutto il giorno nella vasca
con l'acqua calda che mi coccola la testa
un piede fuori che s'infreddolisce appena
uscire solo quando è pronta già la cena

e poi domani non andrò neanche a lavoro
neanche avvertirò perché il silenzio e d'oro
tornerò con gli amici davanti scuola
ma senza entrare, solo fuori a far la ola

non ci saranno ripetenti punto e basta
staremo tutti insieme nella stessa vasca
così grande che ormai è una piscina
staremo a mollo dalla sera alla mattina

così che adesso e troppo piena non si può più stare
è meglio trasferirci tutti quanti al mare
quando fa buoi accenderemo un grande fuoco
attaccheremo un maxi schermo e un grande gioco
e dopo inseguimenti vari e varie lotte
faremo tutti un grande bagno a mezzanotte

mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso
mi bagno m'asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso
mi ribagno, mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso

saremo più di 100 quasi 120
amici, conoscenti e anche i parenti
con il cocomero e la cocacola fresca
con le chitarre a dirci che non è Francesca

aspetteremo le prime luci del mattino
festeggeremo con cornetto e cappuccino
e quando stanchi dormiremo sulla sabbia
le nostre camere scolpite nella nebbia
ma dormiremo poche ore quanto basta
per poi svegliarci e rituffarci nella vasca

mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso
mi bagno m'asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso
mi ribagno, mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso

voglio restare tutto il giorno in una vasca
con le mie cose più tranquille nella testa
un piede fuori come fosse una bandiera
uscire solo quando fuori e primavera

ma spero solo questa mia fantasia
non sia soltanto un'altro attacco di utopia
perché per questo non c'è ancora medicina
che mi trasformi la mia vasca in piscina
e tantomeno trasformare tutto in mare
però qualcuno lo dovrebbe inventare

mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso
mi bagno m'asciugo e inizia qui lo spasso
e mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso
mi ribagno, mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso

 

» Una su 1.000.000 «
Accettami così ti prego non guardare
nella mia testa c'è un mondo da ignorare.
Voglio che tu sia mia complice discreta
accettami e sarai la mia bambola di seta.

Accettami e vedrai andremo fino in fondo
non pensare a cosa è giusto e cosa sta cambiando.
Andiamo al polo nord o al sud se preferisci
accettami ti prego dimmi che ci riesci.

Non ho detto mai di essere perfetto
se vuoi ti aiuto io a scoprire ogni mio difetto.
Se ne trovi di più ancora mi sta bene
basta che restiamo ancora così insieme.

Amo, amo è qualcosa che si muove
su e giù per lo stomaco, più freddo della neve.
Amo, amo è un buco alla ciambella
la sua dolcezza effimera la rende così bella.

Accettami è vedrai insieme cresceremo
qualche metro in più il cielo toccheremo.
Più alti dei giganti più forti di Godzilla
faremo una crociera su una nave tutta gialla.

Andremo su un'isola che sembra disegnata
con colori enormi e un mare da sfilata.
Per quanto mi riguarda ho fatto già il biglietto
ti prego non lasciarlo accanto a un sogno in un cassetto.

Amo, amo è qualcosa di speciale
su e giù per lo stomaco è come un temporale
Amo, amo è il sugo sulla pasta
finché non è finito non saprò mai dire basta!

Amo, amo è un dono di natura
perché la nostra storia non è solo un'avventura
Amo, amo è una semplice canzone
e serve a me per dirti che sei una su 1.000.000.

 

» Mamma & Papà «
Hey, papà, stammi a sentire
ti ricordi quella volta che siamo andati a pedalare
con le biciclette stanche, con le mani sporche e vuote
eravamo come fratelli, uguali come 2 ruote

ti ricordi la domenica mi portavi con te allo stadio
quella volta che m'hai preso in braccio con la curva sotto assedio
la gente che scappava, sembrava una guerriglia
io sembravo un'ostrichetta e tu la mia grande conchiglia

Hey, papà, la sera in televisione
si guardava di tutto e niente col tuo zapping da campione
e mamma che sbuffava, e noi litigavamo
eravamo così uguali eppure non ci capivamo

noi, confusi dalla vita e dal lavoro
da una vita che non si è scelta ma che ci sembrava d'oro
bianco & nero come un film degli anni '30
anche se me ne hai fatte tante, la mia fiamma non si è spenta
e sto qui a cantare col tuo sangue nelle vene
me ne hai fatte tante ma ti voglio bene

Hey, mamma, guardami adesso
sempre lo stesso figlio anche se non parliamo spesso
come quando da bambino che sembravi mia sorella
ti vedevo in mezzo agli altri ed eri sempre la più bella

mi ricordo che stavamo praticamente sempre insieme
tua unica missione era farmi stare bene
anche quando invece non era tutto a posto
mi guardavi sorridendo e soffrivi di nascosto

e quando arrivava l'estate andavamo sempre al mare
con la macchina senza radio pensavamo noi a cantare
le canzoni di Bennato, Battisti e De Gregori
eravamo sull'asfalto ma sembrava in mezzo ai fiori

e poi la sera non volevo mai dormire
e tu anche se eri stanca mi venivi a coccolare
e ancora adesso che non stiamo tanto insieme
penso a quei momenti d'oro se ho bisogno di star bene
passa il tempo siamo grandi in un istante
ma sei ancora la mia voce più importante

Quante volte vi ho pensati nei momenti più importanti
quando solo sopra a un palco affrontavo i miei giganti
quando in macchina di notte con l'Europa da scoprire
fare finta di star bene per non farvi preoccupare

quante volte ho detto basta ma chi me lo fa fare
però poi pensando a voi non riuscivo mai a mollare
questa vita di speranze ma piena d'emozioni
questa vita che racconto spesso nelle mie canzoni
qualcosa che va oltre la realtà
e che non finirà mai

 

» Fortuna che non era niente «
Fortuna che non era niente, la solita avventura e poi
ci siamo fatti prendere le nostre storie buffe e noi
l'autunno che era già finito, le foglie gialle ancora no
e io non ero già partito per dove forse arriverò

fortuna che non era niente, telefonami se vuoi
usciamo con un po di gente o se ti va usciamo solo noi
da quella sera all'improvviso inseparabili
chiedendoci solo un sorriso e notti indimenticabili
adesso non è più lo stesso e certe volte me ne andrei
perché anche quando stai vicino mi manchi che neanche sai

perché sto, distrutto che però sto bene
ora sto, quel male che però conviene
perché so che piano piano sta cambiando
ora sto da solo che ti sto cercando

manico coltello mano, un tris che hai sempre vinto tu
ti vedo ma ti guado piano per non cadere più
in fondo la filosofia vivere come vuoi tu
non è mai stata colpa mia, ti amo ma vorrei di più
ti scappo ma non me ne vado, ti parlo e invece ti urlerei
perché anche quando stai vicino mi manchi che neanche sai

perché sto, distrutto che però sto bene
ora sto, male che però fa bene
e non so se ti diverti o se ti manco, a me tanto
ora non so se è il caso di toccare il fondo

la pioggia cade sempre in basso
io però ti voglio adesso
e non so, se è caldo, freddo oppure niente
so che ti voglio ad occhi chiusi in mezzo a tante
fortuna che non era niente, e allora spiegami perché
sto qui insieme un po' di gente fischiettando una che non c'è

 

» Lucciola «
Una lucciola si fa luce da sola
vivrà poco ma questo lei già lo sa
vive solo di notte però non importa
perché è solo così che sa vivere
ogni notte su e giù in 2 metri di strada
ogni tanto una macchina passerà
fino a che la notte finirà
e speriamo intanto, mio figlio crescerà
questa notte fa freddo, fortuna c'è il fuoco
a me sembra tanto, per tutti gli altri è poco
ogni vicolo piange, ogni vicolo è cieco
vede quello che vuole, tutto il resto no
c'è una notte con le stelle nel cielo
fanno specchio a 1000 fuochi in città
ma una lucciola che si fa luce da sola
vede solo il mondo vero, bello o no
non c'è uomo che sprechi per lei un pensiero
non c'è uomo abbastanza uomo da amarla un po'
troppo facile parlare così, giudicare
se non sai perché e per come lo fa
fino a che un giorno capirai
che è la vita a scegliere il ruolo che farai
troppo facile parlare così, giudicare
se non sai perché e per come lo fa
e quando poi la vita finirà
speriamo che qualcuno piangerà
Una lucciola si fa luce da sola
vivrà poco ma questo lei già lo sa
un uomo guida piano e si ferma
un altro ha già finito, saluta e se ne va

 

» Dendedendendenden «
Ho visto paperino andare a messa
con il Papa che faceva una benedizione strana
ho visto Che Guevara chiedere se c'è Manara
dimmi quanto costa dimmi quand'è stato
gli Stati Uniti sono tutti uguali,
tutti belli appariscenti con natura morta o senza
ma come fanno a mantenere quel degrado così umano
quasi quasi perdo la pazienza
ho visto quell'omino piccolino
fare cose grandi più di quel che pensi
ho visto un generale stare bene, stare male,
stare sempre in piedi a reggere lo stato
ho visto un astronauta su una bici che faceva pena
che faceva però sempre un giro
ho visto uomini cantare tutti in coro
e poi ce n'era uno se ne stava lì da solo che faceva sempre
dendedendendenden dendedendendenden
dendedendendenden dendedendendenden
all'ombra dell'ultimo sole s'è assopito un pescatore,
un capitano, un benzinaio e un pappa
facevano l'amore con la figlia del dottore
ma il dottore s'è svegliato allora scappa
e mentre tutti già correvano sul viale del tramonto
uno s'è fermato ed ha proposto questo
ragazzi è inutile scappare
io propongo di cantare tutti insieme un motivetto che fa
dendedendendenden dendedendendenden
dendedendendenden dendedendendenden
la morale di questa mia canzone non esiste
ed è per questo che io me ne vanto
non mi piace essere sempre intrappolato, quantizzato,
controllato, visto e poi firmato
e se la storia non mantiene
tutti i punti di riferimento che si devono trovare
a me basta fare una canzone
che la gente poi l'ascolta e viene naturale avere voglia di cantare
dendedendendenden dendedendendenden
dendedendendenden dendedendendenden
dendedendendenden dendedendendenden
dendedendendenden dendedendendenden

 

» Fuori «
Se fosse un'avventura vorrei poter guidare
per poi lasciarla andare
se fosse un'autostrada ci guiderei da solo
per poi prendere il volo
se il giorno fosse buio la notte avesse il sole
ma restano parole
e se la mia chitarra suonasse anche da sola
peccato che non vola
se la vita corre la lascerò girare
farò del mio meglio per non farla rallentare
se la fantasia mi porterà lontano
mi farà vedere le cose più da vicino
scavalcherò montagne e capi di bamboo
traverserò l'oceano con una nave che non c'è più
e mentre il mare aumenta, aumenta l'emozione
e quando me ne accorgo è nata una canzone
che parlerà d'amore, ma solo se costretto
andrò insieme al mio gatto a miagolarti sopra il tetto
così guarderò il cielo che solo un'illusione
vorrei poter pregare ma non so quale religione
se la vita corre la lascerò girare
farò del mio meglio per non farla rallentare
se fosse un'avventura da raccontare a tutti
c'era una volta un uomo che sognava a denti stretti
e che prendeva il volo anche senza ali
girava tutto il mondo inseguendo ideali
cercava un'altra strada che porti alla saggezza
qualcosa che riesca a cancellare l'amarezza
di tanti giorni inutili vissuti di nascosto
costretto a stare fermo e non lasciare ma il suo posto
davanti l'arcobaleno ancora in bianco e nero
seduto ad aspettare che diventi vero
se la vita corre la lascerò girare
farò del mio meglio per non farla rallentare
se la vita corre allora corro anch'io
fino a che mi fermerà qualche Dio
se fosse un'avventura avrebbe 1000 colori
e se non è così allora sono fuori

 

» Milano «
In un giorno come tanti,
con il traffico nel centro
con 2 suore che camminano vicine
in una piazza con un grande monumento
con l'america nei bar,
con la moda sempre in festa
con la gente che lavora sempre troppo
e una strana atmosfera di conquista
con i taxi sempre un po incazzati
e i turisti anche loro un po' di fretta
con sempre quella voglia di andar via
perché altrove, forse, c'è qualcuno che ci aspetta
è Milano con i suoi mille dialetti
con le settimane lunghe e con gli uffici
con le abbronzature al 100.000 watt
e con la vita appesa a 1.000 sacrifici
in un albergo verso il centro ci sto io
e una finestra che si affaccia sul cemento
mentre festeggio un anno di malinconia
con la chitarra per dividere il momento
...... anche qui può arrivare l'odore del mare a prendermi
... e se domenica non ho niente da fare
farò i miei soliti due passi tra i palazzi
e faccio finta di star bene almeno un po'
anche se dentro invece cado a pezzi
e se avrò bisogno di dimenticare
prenderò per mano l'ansia e anche la rabbia
le accompagnerò per un aperitivo al bar
e al punto giusto le abbandono tra la nebbia
in un albergo verso il centro c'è una donna,
vive nel lusso ma con gli occhi tristi
anche stasera toglierà la gonna
per regalarla ai soliti professionisti
...... anche qui può arrivare l'odore del mare a prendermi

 

» Il quadro «
Perché c'è un chiodo che vorrei proprio staccare
per far cadere un vecchio quadro di valore
restare in piedi davanti il muro per guardare
l'attimo in cui cade a terra e fa rumore
vorrei quel quadro fosse fatto di persone
così cadendo cambia l'organizzazione
perché la terra sta finendo e va salvata
e allora serve che quel quadro cada giù in picchiata
stanco di mangiare verdura ritoccata
frutta di plastica e carne ossigenata
pesce ricostruito in un laboratorio
che nasce vive e nuota solo in un grande acquario
chi organizza e decide tutto questo
viene protetto e scusatemi se insisto
la colpa delle cose che vi ho raccontato
è tutta di quel quadro e per questo va spaccato
buttalo buttalo giù, spaccalo a terra
a me quel quadro fa schifo e faccio la guerra
sembra che quando era tutto in bianco e nero
tutte le cose avessero più sapore
ma poi il quadro si è evoluto e avanti tutta
giochiamo col DNA della pastasciutta
noi respiriamo solamente aria nera
vorrei non crederci però la cosa è seria
col calcio e le canzoni la testa è in aria
e intanto ci organizzano la mafia sanitaria
prendono in giro coi discorsi sull'ambiente
parlano tanto però non succede niente
il quadro intanto con i suoi discorsi chiari
ci parlerà di quei banali errori nucleari
mette le donne in televisione
ci fa guardare solo tette al silicone
ci prende in giro, non ci da un domani
se prendo io quel quadro lo spacco con le mie mani
buttalo buttalo giù, spaccalo a terra
a me quel quadro fa schifo e faccio la guerra
io con quel quadro ci vorrei proprio parlare
vorrei sapere come fanno a non capire
che se continuano coi loro esperimenti
diventano tutti meno divertenti
diventeremo dei cartoni animati
perché è così che loro ci hanno programmati
sogni di gloria e grazie ricevute
saranno solo un misero bug sul computer
adesso basta non si può più andare avanti
a costo di lasciarci tutti i miei denti
prendo quel quadro e ci faccio il fuoco
perché la mia unica vita non è un gioco
buttalo buttalo giù, spaccalo a terra
a me quel quadro fa schifo e faccio la guerra

 

» Come funziona il mondo «
E' così che funziona il mondo,
e se piangi o se ridi che fa
non importa se non è rotondo,
c'è chi non lo sa
e se tutto si illumina il giorno,
si nasconde la notte perché
questo viaggio senza ritorno
se vorrai lo divido conte
e se domani è un giorno di festa,
fatti bella e stasera si va'
per tornare con il mal di testa,
ogni volta ogni tanto che fa
è così che funziona il mondo
ma qualcosa mi sfugge perché
c'è qualcosa nascosto in fondo,
come quello che provo per te
e se domani è un giorno bellissimo,
vengo a prenderti e andiamo chissà
forse al mare o in posto bruttissimo,
stiamo bene noi, il resto che fa
è così che funziona il mondo
ma forse è meglio non dirlo perché
è qualcosa di molto profondo,
è qualcosa che ho scritto per te

 

» Una donna come tante «
Io non dico, io non vedo,
io non sento, non parlo davvero però rido
il mio credo è uno spiedo,
con un pollo e un bicchiere di vino m'arrendo
e se cedo me ne vanto, così parlo esterno,
mi libero e dopo sto meglio
alle 2, alle 3, alle 4,
alle 5, alle 6, alle 8
non allungo il mio collo,
per emergere e farmi bello resto sotto
non mi sento, non ne ho voglia,
so già come esorcizzare la noia
scrivo e dopo sto meglio
ma c'è chi non c'era,
ma non per questo s'è calmato una sera
e c'è chi davvero non ha niente da dividere e spera
che la torta che la giostra
e che la vita resti sempre sincera
che un giorno, un pomeriggio,
un'autostrada con il sole maggio
che una donna, che donna,
una donna come tante

 

» Sono contento «
Perché la prima volta che ti ho visto
non era stato niente di speciale
t'ho accompagnato a casa e fino a qui tutto è normale.
La macchina prestata da mia madre
quel giorno mi serviva per lavoro
invece è diventata un'occasione d'oro.
Sarà che è stato tutto all'improvviso
che neanche me ne sono reso conto
e adesso quando penso a quello che c'è capitato
posso solo ringraziarti prendo fiato e dico che.
Sono contento di averti accanto
nel bene e nel male
per me tanto è uguale
sono contento perché ho avuto tanto
anche se litighiamo
poi pace, e t'amo
davvero, lo so
sembra strano però
ogni volta che ci penso
qualche Dio ringrazierò.
Io che volevo vincere i mondiali
e invece mi ritrovo a far la spesa
e gioco a fare il duro quando fai l'offesa.
Adesso che non c'è più niente e nessuno
vorrei poterti dire cosa sento
e visto che è passato un po' di tempo
e so che non è stato facile incontrarti
prendo fiato e dico che.
Sono contento di averti accanto
di notte e di giorno
e ogni volta che torno
io sono contento perché non rimpiango
le donne che ho avuto
e non ho mai amato
davvero lo so, sembra strano però
sembra il sole a mezzogiorno
che ci scalderà
sembra l'acqua che è nel mare
e che poi pioverà
sembra tutto un altro mondo
e spero, tornerai con me.
» It . Pop «
Mah..., volevo fare un disco...
Però non era facile
Perché per anni ho fatto molti generi di musica
Allora non trovavo mai la logica
Nelle cose che facevo
Che suonavo

Andando in giro per l'Europa
Nei locali, nelle piazze, nelle concert hall
Allora!

Di solito mi chiamavano
Per suonare la chitarra
Anche se poi scrivevo le mie cose
Su un quaderno
Sapendo in qualche modo
Che sarebbe arrivato il giorno
Finalmente a dare sfogo alle mie cose
Le mie storie
Quello che ho vissuto in questi anni
Che suonavo il blues
Il jazz, qualche volta m'assaliva di nascosto
Però per i cantautori c'era sempre posto
Passavo per la musica orientale e il flamenco
Ma la mia dieta per il divertimento era
Sempre poi comunque andare
Con gli amici in discoteca
E quindi non è colpa mia
Se adesso faccio quello che per anni
È stata solo un'utopia

Ed anche se il mio suono può sembrarvi strano
(Ladies and Gentlemen)

Io faccio pop italiano

 

» Solo una volta «
C'era la luna, c'erano le stelle
c'era una nuova emozione sulla pelle
c'era la notte, c'erano i fiori
anche al buio si vedevano i colori
c'era la voglia di stare ancora insieme
forse per gioco comunque ci viene
andare in giro mano nella mano
e raccontarci che per noi il mondo è strano
C'era una volta o forse erano due
c'era una mucca, un asinello e un bue
c'era una notte con una sola stella
però era grande luminosa e bella
e se ci va magari andiamo al mare
cosi' nell'acqua potremo sguazzare
e poi nuotare, fare il morto a galla
controlleremo se la luna è ancora gialla

e mentre gli altri ancora dormono
magari sognano di noi
e mentre il cielo si schiarisce
noi guarderemo stanotte che finisce

il tempo va, passano le ore
e finalmente faremo l'amore
solo una volta o tutta la vita
speriamo prima che l'estate sia finita


il tempo va, passano le ore
vorrei poter non lavare l'odore
di questa notte ancora da capire
però peccato che dovrà finire

Se tutto passa tutto è già passato
peccato che non l'ho ancora capito
anche se non sei più tra le mie dita
stanotte la ricorderò tutta la vita
e se domani sentirò la tua mancanza
sarà perché non ho più cielo nella stanza
avrò una foto per ricordare
di quanto quella notte ti potevo dire

il tempo va............................

Se non ho più parole nel cassetto
una poesia che non ho mai detto
un'avventura da ricordare
quando non avrò più niente da dire
quando andrò a piedi per strada
comunque sia comunque vada
ogni volta che tornerò al mare
avrò qualcosa da ricordare

il tempo va............................

 

» Gelido «
Gelido come
Mi guardo allo specchio
E non mi vedo più
Qual è il mio nome,
Qual è la mia città
Dov'è che abito

Gelido come
Un pezzo di ghiaccio
Mi guardo e non ricordo
Le cose
Di cui ho bisogno
E non mi piace più

Gelido come
La luna mi guarda
Ma non mi parla mai
Dov'è l'amore
Dov'è la mia donna
Dov'è che finirò

Gelido come
Un uomo di latta
Un altro di cartone animato
Si guarda allo specchio
E non si vede più

Gelido come
Fare l'amore
Però pensare a un'altra situazione
Una storia diversa
Che adesso non c'è più

Allora amore
È giusto o sbagliato
Io questo non lo so
Farà dolore
Ma è tutto finito
E non balliamo più

Quando il tempo
Passa in fretta
E sai che non ti aspetterà
Quando pensi solo a quello
Che non va
Quando sai che hai fatto tardi
E forse ancora tarderai
Gelido è qualcosa
Non vorresti mai

Ma Gelido sarai
Ma Gelido sarai
Ma Gelido sarai
Ma Gelido sarai

Gelido come
La marmellata
Se non l'hai mai mangiata
Di mattina
Fa bene alla testa
E poi ti tira su

L'autostrada
È piena di gente
Vanno e vengono
Dov'è la fine
Di questo discorso
Che ormai non guido più.

Quando il tempo
Passa in fretta
E forse ti sorpasserà
Quando pensi solo
A quello che non va
Quando resti solo
E pensi solo
A quello che non hai
Gelido è qualcosa
Non vorresti mai

Ma gelido sarai
Ma gelido sarai

Ci sono cose
Nella vita
Che mi sembrano
Più vere
Ed altre che
Che mi sembrano
Di plastica
Ci sono cose
Che vorrei
Poter cambiare veramente
Lo vuole tanta gente
E invece niente
E ci dobbiamo
Accontentare
Qui lo nego, ma l'ho detto
È colpa di quel freddo maledetto

 

» Oggi sono io «
E non so perché quello che ti voglio dire
poi lo scrivo dentro una canzone
non so neanche se l'ascolterai
o resterà soltanto un'altra fragile illusione
se le parole fossero una musica
potrei suonare ore ed ore, ancora ore
e dirti tutto di me
Ma quando poi ti vedo c'è qualcosa che mi blocca
e non riesco a dire neanche come stai
come stai bene con quei pantaloni neri
come stai bene oggi
come non vorrei cadere in quei discorsi
già sentiti mille volte
e rovinare tutto
come vorrei poter parlare senza preoccuparmi,
senza quella sensazione che non mi fa dire

che mi piaci per davvero
anche se non te l'ho detto
perché è squallido provarci
solo per portarti a letto
e non me ne frega niente
se dovrò aspettare ancora
per parlarti finalmente
dirti solo una parola
ma dolce più che posso
come il mare come il sesso
finalmente mi presento

E così, anche questa notte è già finita
e non so ancora dentro come sei
non so neanche se ti rivedrò
o resterà soltanto un'altra inutile occasione
e domani poi ti rivedo ancora
e mi piaci per davvero
neache se non te l'ho detto
perché è squallido provarci
solo per portarti a letto
e non me ne frega niente
se non è successo ancora
aspetterò quand'è il momento
e non sarà una volta sola
ma spero più che posso
che non sia soltanto sesso
questa volta lo pretendo
preferisco stare qui da solo
che con una finta compagnia
e se davvero prenderò il volo
aspetterò l'amore e amore sia
e non so se sarai tu davvero
o forse sei solo un'illusione
però stasera mi rilasso,
penso a te
e scrivo una canzone

dolce più che posso
come il mare come il sesso
questa volta lo pretendo
perché oggi sono io,

OGGI SONO IO.

 

» Mi piaci «
Cosa vorresti per regalo da trovare sotto al letto
un regalo eccezionale o qualche frase che ho già detto
come quella volta in treno che guardavi dal finestrino
t'ho vista e avvicinandomi cominciai a fare il cretino
che ore sono quanti anni hai
però davvero sei di Milano
ho una zia che vive a Brescia certe volte il mondo è strano
Cosa vorresti che dicessi adesso che ci frequentiamo
t'accontenti di "ti voglio bene" oppure vuoi proprio "ti amo"
t'ho comprato un cagnolino che abbaiava raramente
ma da quando sta con te si è già mangiato tanta gente
lo sapevo che eri strana però non capivo quanto
e da quando stiamo insieme due tre volte ho pianto

Cosa vorresti da mangiare siamo andati al ristorante
sembra non ti piaccia niente eppure di cose ne hanno tante
allora siamo andati al mare così almeno ti rilassi
e invece è troppo caldo così anche li mi stressi
andiamo via ti prego andiamo a casa ti farò impazzire
ma poi sei troppo stanca hai mal di testa e vai a dormire

Però mi piaci mi piaci che ci posso fare mi piaci
e siamo usciti con gli amici tuoi almeno sei contenta
siamo andati in birreria 4 chiacchiere e una pinta
e anche li neanche a farlo apposta hai avuto da ridire
perché la musica era troppo alta, hai chiamato il cameriere
questo posto mi fa schifo guarda un po' che serataccia
lui ovviamente si è incazzato e ha dato a me un cazzotto in faccia

Però mi piaci mi piaci che ci posso fare mi piaci
mi hai convinto che tua madre si sentiva troppo sola
viene a stare un po' da noi che una settimana vola
e così sono due anni che mi stressa ogni mattina
dice che lo fa per noi e alle 5 è già in cucina
che prepara non so cosa gli dirà quella sua testa
sono 2 anni di tortura dice vado invece resta

Però mi piaci mi piaci che ci posso fare mi piaci
cosa vuoi che ti dica c'ho creduto veramente
eri bella come il sole, il resto non contava niente
però adesso hai esagerato ci ho pensato di nascosto
anche il sole a volte brucia e accanto a me non c'è più posto
ma perché quel giorno che t'ho vista fui così cretino
se potessi tornare indietro ti butterei dal finestrino
Però mi piaci mi piaci che ci posso fare mi piaci

 

» Se non ci sei «
Nei miei ultimi sogni
Spesso ci sei tu
E mi sveglio confuso
Più di un anno è passato
E non so dove sei
Solo adesso ho capito
Che
Mi manchi
E che
Se non ci sei
E' colpa mia lo so
Però vorrei
Sentirti

Forse sono cambiato
Ma cosa importa ormai
Non si tornerà in dietro

Se non ci sei
E' colpa mia lo so
Però vorrei
Sentirti
Chiederti adesso dove sei
E
Cosa fai,
Se mi pensi un po' o no
Adesso che
Ti vorrei
E se domani ti incontrassi
Ti vorrei parlare
Non per tornare sui miei passi
Ma solo per poterti dire che
Se non ci sei
E' colpa mia
Lo so
Però vorrei
Sentirti
Chiederti adesso dove sei e
Cosa fai,
Se mi pensi un po' o no
Adesso che ti vorrei

Ma tu non ci sei

 

» Jazz «
A forza di pensare sempre
A cielo e mare
Ho rovinato tutti i miei pensieri più belli
L'autonomia di fare, di parlare e ragionare
Ha rovinato anche i miei capelli
E mentre controllavo dalla torre dei ragionamenti miei
Andavo non so dove
Però era meglio che restavo qui
A far canzoni nuove
Lo stress che ci circonda a volte
Non si fa vedere, si nasconde
Non lo vedi ma c'è

Ormai assimilato nel programma basilare
S'è infilato nella scheda che è in te
E noi facciamo il tutto per poterci rilassare
E allora ecco cielo e mare perché
E se stanotte non vorrò pensare
Dormirò da te

Si questo è jazz
Perché altrimenti come si chiama
Si questo è jazz
Ma solo due o tre volte a settimana e non di più
Perché il jazz
Fa bene si allo stress
Ma t'allontana dalla base e rischi non tornare più
Sognavo anche di notte
Quei locali un po' fumosi, con magari una nera che canta
Ma quando poi mi risvegliavo
M'accorgevo che non eravamo più negli anni sessanta.
Sarà che mi rilassa questo suono affascinante
Che comunque ancora un po' è diverso
Sarà per questo che si fa jazz
Magari a tempo perso
Si questo è jazz
Perché altrimenti come si chiama
Si questo è jazz
Ma solo due o tre volte a settimana e non di più
Perché il jazz
Fa bene si allo stress
Ma t'allontana dalla base e rischi non tornare più

...

Ma sta lontano dalla base rischi di non tornare più col jazz

 

» Come chiedi scusa «
Nonostante tutto non t'ho visto più
E fortuna che eri il meglio amico mio
T'ho prestato una chitarra che neanche era la mia
E nonostante tutto sei volato via
Ti sei fatto vivo dopo un anno e un po'
E m'hai detto che eri stato in Messico
Hai sposato una tedesca
E dopo un po' sei andato via
Ora ti nascondi dalla polizia

E così già da tre mesi stai da me
Che consumi birra e fumi come un pazzo

Io che non capisco ancora
Perché non ti caccio via
Dopotutto questa è sempre casa mia
E non te ne frega niente
E continui ad ignorare
Ti conosco da una vita
E sai che non mi potrò incazzare

Però la pazienza ha un limite
Che io ancora non comprendo
E tu mentre passi il filtro chiedi scusa sorridendo.

Tu chiedi scusa sorridendo

Finalmente mi hai spiegato che è successo
Hai presente quella che lavora al bar
Ha uno zio che sta in Germania
Ed ogni tanto lo va a trovare
Ma te lo dirà lei tanto sta per arrivare.
E non te ne frega niente
Che io stia per impazzire
Hai deciso di sfruttarmi
E sono l'ultimo a capire

Però la pazienza ha un limite
Che io ancora non comprendo
E tu mentre svuoti il frigo chiedi scusa sorridendo.

Tu chiedi scusa sorridendo

Ora siamo in tre
E viviamo a casa mia
Non ci manca niente stiamo bene insieme
Ma ogni tanto penso ancora
Non vorrei sembrare infame
Ma sinceramente preferivo un cane

Preferivo un cane (7)

Ma sinceramente preferivo un cane!

 

» Da piccolo «
Da piccolo facevo discorsi a volte strani
Chiedevo se è normale fare tutto con le mani.
A volte usavo i piedi
Prendevo cose in terra
Chiedevo fosse giusta tutta questa brutta guerra.
Popolazioni intere
Spararsi tra di loro
Per spartirsi quattro campi, una bandiera nuova e l'oro
E quindi già da piccolo
Partivano le incertezze
E quindi domandavo
Forse in cerca di carezze.

Ma i dubbi rimanevano
Vedevo un mondo strano
Come se una grande barca
Viaggia senza il capitano.

Dove si va?
Se si va?

Da piccolo vedevo
Le cose in televisione
E già capivo che era tutto solo una finzione.

E che l'isola del tesoro
Non era chissà dove
Basterà cercare al sole, non esporsi quando piove.
La logica non c'entra
Non l'hanno mai inventata
E' solo un altro modo per girare la frittata
E finché c'è gente in giro
Che ha voglia di barare
C'è qualcuno con la mazza e gliela vuole far pagare.
E quindi c'è lo stress
Regna solo confusione
Però ho letto sul giornale che se sei bravo ti faranno un clone.

Dove si va?
Se si va
Dove si va?
Se si va

Adesso starò zitto
La musica è finita
Tutto quello che non ho detto
Lo dirò in un'altra vita

 

» Fatemi spazio «
Mi sveglio una mattina,
Col solito caffè
Spalanco la finestra e c'è un muro davanti a me
E se mi sento solo, accendo la TV
Ha solo tre canali e il video non funziona più.
Va bene...

Domenica mattina il muro è sempre la
Telefono ad un'amica che non risponderà
Pipì bianca di birra non mi abbandoni mai
Mi vesto e vado al bar, ne parlo con gli amici miei

Sembra che vada tutto bene
C'è anche il sole, quindi tutto bene

C'è uno che è più grande che si è sposato in chiesa Racconta sempre balle ma per auto difesa
Un altro corre in moto, però non fa le gare
Di solito lavora e non ha tempo per sognare

Sembra che vada tutto bene
C'è anche il sole, quindi tutto bene
Voglio uno spazio per parlare
In questo mondo ormai virtuale
Con la mia ironia in omaggio

Fatemi spazio

Cercando un po' di tempo tra il tempo che non c'è
M'accorgo che c'è ancora tanta strada davanti a me
E quindi l'ansia gira e se gira tornerà
Speriamo che stasera non mi trova e se ne va.

Sembra che vada tutto bene
Anche se è già tardi e lei non viene
Arrivo senza il macchinone
Arriva dritto la stazione
Con la mia ironia in omaggio

Fatemi spazio

Oggi ho bisogno di parlare
Oggi non voglio più aspettare

Fatemi spazio

 

» Nomi «
Uomini seduti in una stanza
Mezza vuota,
Mezza chiusa
Certi quadri ancora appesi
Altri li hanno già portati via
Cercare un po' di luce
Dentro il fondo di un bicchiere
E camminare lungo il fiume
Mentre la corrente va di testa sua
Quante cose che ci lasciano
Parlare
Ore ed ore
Senza mai capire
Senza mai parlare veramente
Io volevo solo un cuore
Che batteva
E non chiedeva
Tutte quelle cose
Che mi fan tornare indietro
A quando le emozioni
Mi coprivano talmente
Che neanche mi vedevo più
Nomi
Restano soltanto nomi
Sparsi su una agenda
Già dimenticata
Nomi
Come se, se steso al sole
Ma poi piove e non ti scalda più
Certo che la vita
A volte è strana
Un po' signora
Un po' ruffiana
E mi domando spesso
Se sto meglio adesso
Che lo so
Aver la forza di ricominciare
Anche quando sei cosciente
Che sei ancora in alto mare
E non ce la fai più

Nomi
Restano ricordi vaghi
Senza odore né calore
Solo nomi
Quanti nomi nella testa
E dentro il cuore son passati

Nomi
Sono scritti s'una agenda
Che ho cercato
E che neanche
Trovo più

 

» Quello che voglio «
Inutile parlare delle gambe delle donne tanto sono tante
le vedi camminare per la strada tra la gente come fosse niente
però nell'uomo c'è un istinto naturale
ancora un po' animale
e mentre ci illudiamo siano nostre le opinioni,
parlano gli ormoni
Difficile essere uomo alle soglie del tremila
ed io mi metto in fila
il sesso quello fisico ormai non ha più senso
e questo è ciò che penso
adesso che è passato un po' di tempo
adesso son più saggio e me ne vanto
tutto è bene ciò che finirà, se mi va, adesso so di cosa ho bisogno

Io voglio una ragazza che mi vuole bene e stia bene con me
andare la domenica a pranzo al mare anche se il mare non c'è
dare un nome nuovo ad ogni emozione e tu lo sai perché
io voglio una ragazza che stia bene con me...

Amore mio ti amo l'ho sentito spesso
ed era solo sesso
attratto da una forza misteriosa e affascinante,
ma che non lascia niente
le storie sono tante milioni di milioni
tante che poi capita che non ricordo i nomi
uh, uh uh uh...

Un anno fa vedevo una ragazza olandese
due o tre volte al mese
andavo a far ginnastica con una americana,
oddio com'era sana
avendo già provato mille volte
avendo già sbagliato le mie scelte
non mi va di fare il dongiovanni adesso so di cosa ho bisogno

Io voglio una ragazza che mi vuole bene e stia bene con me
svegliarsi la mattina che c'è sempre il sole anche se il sole non c'è
non cercare sempre l'impossibile se non sai dov'è
ma solo una ragazza che stia bene con me...

Amore mio ti amo l'ho sentito spesso
ed era solo sesso
attratto da una forza misteriosa e affascinante,
ma che non lascia niente
le storie sono tante milioni di milioni
tante che poi capita che non ricordo i nomi

Io voglio una ragazza che mi vuole bene e stia bene con me
andare la domenica a pranzo al mare anche se il mare non c'è
dare un nome nuovo ad ogni emozione e tu lo sai perché
io voglio una ragazza che stia bene con me...
Io voglio una ragazza che mi vuole bene e stia bene con me
svegliarsi la mattina che c'è sempre il sole anche se il sole non c'è
non cercare sempre l'impossibile se non sai dov'è
ma solo una ragazza che stia bene con me...
uh, uh uh uh...