In sella alla bici ci avviamo
in discesa sulla via principale, superato un ponte svoltiamo a sinistra,
seguendo le indicazioni per Gavenola.
La strada sale decisa su
asfalto e in alcuni km. arriviamo nel borgo, dove oltre all'acqua,
possiamo trovare dal locale fornaio del buon pane ed un'ottima focaccia.
Raggiunta la strada superiore
che attraversa tutta l'alta valle, andiamo a destra e usciti dal paese,
dopo circa 800 m. una strada a sinistra con indicazione santuario dei
S.S. Cosma e Damiano, ci fa ancora svoltare.
La salita ora si fa a tratti
impegnativa ma sempre su asfalto, dopo 1,5 km. diventa sterrata, con
buon fondo in un bosco nel quale i forestali si sono sbizzarriti,
vedremo passare oltre ai castagni ed alle querce, betulle, cedri del
Libano ed atri alberi che poco hanno a che vedere con l'habitat
originale.
Ad un’altezza di circa 850m.
slm, superato un bosco di pino silvestre, trascuriamo una sterrata che
scende a sinistra e ci porterebbe a Gazzo d'Arroscia, evitiamo anche,
per ora, una seconda carrareccia che subito dopo va via in piano a
sinistra, proseguendo nella salita e dopo pochi minuti raggiungiamo il
santuario segnalatoci alla svolta.
Questa chiesa posta ad
un'altitudine di 1020 m. slm, permette di vedere sia la valle Arroscia
sia la Val Pennavaire, presso di essa vi è anche una fonte di ottima
acqua potabile.
Seguiamo ancora la strada che
risale e in breve tempo, su sentiero più aspro, raggiungiamo una piccola
chiesina che sovrasta l'abitato di Aquila d'Arroscia, da dove possiamo
godere di un panorama a 360° su tutta la zona circostante.
Ridiscendiamo per il percorso
appena fatto, fino a raggiungere il bivio che a destra, con indicazione,
ci porta su una sterrata in piano facendoci raggiungere una nuova
chiesina in località colla Domenica, anche da questo punto il panorama è
stupendo.
La scelta del percorso è ora
estremamente varia, una prima strada a sinistra ci fa raggiungere la
borgata Lenzari e poi Vessalico, svoltando a sinistra dopo pochi km. in
falsopiano siamo nuovamente dalle auto.
Andando dritti sul costone
sinistro del monte, facciamo una panoramica sterrata che ci porta prima
ad un grande ripetitore per poi giungere nel paese di Lovegno, scendendo
ora per asfalto, giungiamo a Pieve di Teco e seguendo le indicazioni per
Albenga arriviamo alle auto.
Prendendo la via che scende a
destra, facciamo una veloce sterrata che passa in uno stupendo bosco di
castagni, rinomato per le cospicue raccolte di porcini, raggiungendo in
fine l'abitato di Moano, ora una lunga discesa su asfalto ci permette di
arrivare a Pieve di Teco e seguendo le indicazioni per Albenga tornare
al punto di partenza.