Kathy
Toma si presenta agli amici di Gesualdo.
Vivo
e lavoro a Parigi.
Laureata
in lettere all'Universitā di Strasburgo e in Storia dell'Arte
alla Sorbona.
Ho
anche fatto studi di teatro (recitazione) e di musica (pianoforte
e canto); sono figlia di pianista. La musica č sempre
stata importante per me.
Ho
dipinto sin da bambina ... e nel mio lavoro č presente la mia
passione per un' "iconografia fiabesca e
teatrale".
Un
percorso -singolare credo- costituito da una serie di evocazioni
fra mito e memoria dove interviene sempre l'identificazione.
Euridice, Narciso, la Donna all'Unicorno, Eloisa e Abelardo,
Icaro, Ganimede, San Giorgio e la Principessa cristallizzano una
trama di tematiche d'amore e morte : il mito di Tristano,
Eros/Thanatos costantemente presenti.
Dal
1972, ho esposto in diverse cittā in Francia e all'estero :
Parigi, Nantes, Lille, Valence, Aubusson, Gargilesse, Guebwiller,
Francoforte, Firenze (dove ho vissuto due anni), Prato, Napoli,
Milano, Sudamerica...
Il
lavoro precedente su Gesualdo si č svolto nell' arco di
tre anni : dal 1987 al 1990. E composto di:
*
14 pitture di grande formato (2m x 2m e pių) su tela in tecniche
miste;
·
delle edizioni d'artista, libri-oggetto;
·
un importante lavoro fotografico (identificazioni alle voci dei
musicisti, a Maria D'Avalos, Eleonora d'Este e Gesualdo);
·
un film video di 14 minuti.
Ha
dato luogo a due mostre: nel 1990 a Gargilesse; nel 1991 a
Guebwiller.
Questo
lavoro sul Principe dei Musici costituisce la riemergenza
di un'incontro avvenuto ben prima con la sua musica -come un
sigillo indelebilmente sconvolgente-. Una rivelazione che
si era sedimentata.
La
convergenza delle voci della musica e della tragica vita del
Principe mi hanno portata a questa doppia
"Risurrezione" in cui si sono concentrate le mie
esperienze precedenti sul materiale (il lenzuolo come supporto,
il corpo e la fotografia, il film, la video, la creazione di
"environnement total") e sulle tematiche : frontiere
trasgredite da eroi mitici a rischio della propria vita, unicorni
favolosi costantemente inseguiti e uccisi e costantemente
rinascenti, come la Fenice.
Gesualdo
quale emblema dell'artista o della ricerca mistica di una
musica al di lā del suono.
Venire
a Gesualdo per me č una emozione straordinaria, vedere
questa terra, questi paesaggi, camminare per queste strade,
toccare queste pietre, sentire l'aria, queste vibrazioni, č un
po' come essere in contatto col cuore della terra sull'orlo di un
cratere ... un incontro tellurico in qualche modo!