ITIS “E. MAJORANA”  Grottaminarda (AV)

ANNO SCOLASTICO 2009/2010

 

PROGETTO: RIFIUTO INQUINARE 2010

 

Docente referente : ing. Michele Zarrella

 

 

RIFUTO INQUINARE 2010 (III edizione)

 

 

Il convegno si è svolto il 15/03/2010 nell’aula magna dell’IIS di Grottaminarda.

 

Ha coordinato la giornalista Stefania Marotti

Ha aperto i lavori la dirigente scolastica dott.ssa Catia Capasso

Ho spiegato il lavoro svolto dagli alunni il prof. Michele Zarrella

È stato proiettato il video preparato dagli alunni delle classi terze

Dal punto di vista etico ha trattato l'argomento il parroco di Grottaminarda Don Carmine Santoro

Hanno relazionato su ambiente, energia e inquinamento il sindaco di Grottaminarda Giovanni Ianniciello, l’ing. Giancarlo Blasi ingegnere capo dell’ufficio tecnico di Grottaminarda e l'ing. Pasquale De Santis, direttore del centro sismologico di Grottaminarda

Dibattito finale con domande ai relatori

 

Gli alunni delle classi terze ITIS e ISA hanno prodotto manifesti, CD, video.

Gli alunni hanno indossato maglietta e cappelli bianchi con su scritto Rifiuto inquinare.

 

 

Presentazione.

 

Nella storia dell’uomo la conoscenza delle leggi fisiche che governano il mondo, la crescita del pensiero scientifico e della tecnologia si susseguono, si intrecciano e si alimentano, quasi come in una stratificazione geologica, fino a costituire l’attuale livello di società. Le conoscenze acquisite finora e le tecnologie che le hanno messe in atto sono così avanzate che molte applicazioni superano le stesse capacità umane, con conseguenze non sempre prevedibili o controllabili. Questo fatto pone un problema di grande portata, in quanto le conseguenze che ne potranno derivare oscillano dall’entusiasmo acritico (spesso economicamente interessato) di alcuni ai timori catastrofici di altri.

La scuola deve tenere i piedi ben piantati a terra quando trasferisce le conoscenze e le competenze alle giovani generazioni senza cedere né al facile entusiasmo acritico né ai timori catastrofici.

Il convegno “Rifiuto inquinare” intende sviluppare gli argomenti relativi alla produzione e all’uso dell’energia da un punto di vista scientifico, ma anche etico e morale riunendo come di consueto, esperti, giornalisti, educatori, prelati, per discutere e approfondire insieme agli alunni il rapporto affascinante fra scienza e tecnologie fra azioni e conseguenze, fra creatività e ingegno.

Oggi la parola chiave è ENERGIA e il problema, senza scomodare le tesi ambientaliste più radicali, è il seguente: combattere lo spreco dell’energia, migliorando le reti di distribuzione e producendo energia da fonti rinnovabili. Questi  sono i punti fondamentali nel segno del rispetto dell’ambiente, sì, ma anche dell’uomo e delle altre specie che in esso vivono. Se vogliamo vivere senza drammi dobbiamo rispettare la Natura.

“Rifiuto inquinare” deve diventare uno stile di vita in un mondo che bada poco alle conseguenze delle proprie azioni sull’equilibrio del sistema “Gaia: il pianeta che vive” raggiunto nel corso dei 4,6 miliardi di anni.

Per il futuro bisogna puntare su efficienza delle reti, risparmio energetico e energie rinnovabili. Le prime due dipendono dalla capacità e dall’intelligenza dell’uomo. Le energie rinnovabili, (il sole, il vento, ecc.) sono distribuite pressoché equamente su tutto il pianeta. Incentivandole, ogni società potrà rendersi energeticamente indipendente. La natura è madre: si evolve e distribuisce a tutti alla stesso modo.

 

 

Michele Zarrella

 

Tel. 0825 441145 (IIS)

 

Galleria fotografica

 

Conclusione

 

È il terzo anno che l’ istituto di istruzione secondaria (IIS) di Grottaminarda organizza il convegno RIFIUTO INQUINARE.

Le problematiche relative ai cambiamenti climatici si fanno sempre più vive e pressanti nell'attuale società e pertanto l'attenzione all’uso dell'energia è uno dei punti fondamentali per ridurre gli effetti negativi dell'inquinamento e del conseguente effetto serra a cui l'uomo con le sue attività, a volta irrazionali, contribuisce. L’attenzione del nostro istituto agli argomenti legati a tale ambito si rende doveroso per una scuola che, nella quotidiana azione di promozione di valori presso i giovani,  intende rispondere alle esigenze di formazione dei propri allievi e della società. In aula magna fra i tanti cartelli campeggiava: “Il futuro o lo costruiamo lo subiamo”.

Lo spunto lo prendiamo dall’anniversario della ratifica del Protocollo di Kyoto (16 febbraio 2005), come ha dichiarato la Dirigente scolastica Catia Capasso aprendo i lavori e ringraziando gli alunni per il loro impegno profuso, il prof. Michele Zarrella per il coordinamento, i relatori presenti in sala e la dott.a Stefania Marotti che ha moderato gli interventi. Vedendo i due bellissimi poster che ritraevano due ambienti montani con un’acqua limpida ha dichiarato: “Poniamo anche l’attenzione a riconoscere l’acqua come diritto umano.”

Il percorso didattico fatto in questi mesi  dagli alunni delle classi terze dell'IIS di Grottaminarda, si è basato su  alcune riflessioni relative alla posizione e alla grandezza della Terra nell’universo: non siamo altro che un granello di sabbia, e alla produzione e all’uso dell’energia e alle conseguenze di tale uso sull’atmosfera. L’esempio fatto dal prof. Zarrella, è il seguente: se riduciamo le dimensioni del pianeta a quelle di un pallone da calcio l’atmosfera che contiene ossigeno e permette di respirare è quanto il velo d’acqua che si crea intorno al pallone quando viene immerso e poi estratto da una bacinella piena d’acqua. L’atmosfera, come il velo d’acqua intorno al pallone, si deve considerare come un oceano d’aria che avvolge la Terra. Essa ha la funzione di organo di termoregolazione del nostro pianeta in quanto provoca un effetto serra che tiene la temperatura entro un intervallo utile e necessario alla vita umana e a tutte le specie viventi. Per intenderci possiamo paragonarla alla pelle dell’uomo, alla pelliccia di un animale, alle piume di un uccello. Inoltre l’atmosfera è un organo di interconnessione che ci permette di comunicare. Quindi l’atmosfera, se la guardiamo nell’ambito del sistema solare è piccolissima e “sporcarla”, cioè modificarne l’attuale equilibrio, non è poi tanto difficile. Se vogliamo vivere senza drammi dobbiamo rispettare l’equilibrio del sistema “Gaia” raggiunto nel corso dei 4,6 miliardi di anni.

Allora il percorso didattico, che si è sviluppato in tanti altri argomenti, si è concluso con delle proposte per ridurre l'inquinamento. Tali proposte si sono concretizzate con la produzione di cartoline, locandine, cartelli, dvd, magliette, cappelli con su scritto Rifiuto inquinare e un video. L’aula magna è stata addobbata con poster, e cartelli contenenti frasi che inducono a riflettere e a non inquinare.

 Il convegno ha avuto come primo atto la proiezione del video predisposto dagli alunni, che hanno preso spunto dal video proiettato all’apertura del convegno di Copenhagen (l’intero video si consiglia di vederlo su You tube). Purtroppo a cinque anni dall'effettiva entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, nonostante l’ultimo convegno internazionale di Copenhagen del 7-16 dicembre 2009, le emissioni mondiali di gas serra, anziché diminuire, sono aumentate di circa 500 milioni di tonnellate all’anno. Nonostante i buoni propositi che vengono proclamati e sottoscritti nei vari congressi internazionali, nella pratica molti governi non li mettono in atto. Manca spesso questo passaggio dagli impegni all’attuazione pratica. Per esempio l’Italia, che si era impegnata a ridurre le proprie emissioni del 6,5 % entro il 2012, fino ad oggi le ha aumentate del 12%. Quindi il trattato di Kyoto è da considerare solo un primo passo necessario, ma largamente insufficiente, perché nei fatti è rimasto un proclama di intenti che non si è tramutato in azioni pratiche. Al convegno di Copenhagen hanno partecipato oltre 100 capi di stato e/o di governo e quindi le aspettative erano molto alte, ma le delusioni lo sono state altrettanto. Un mondo migliore non potrà venire da 100 capi di stato che dall’alto stabiliscono e sottoscrivono proclami: un mondo migliore si potrà avere solo da tanti uomini migliori. È con questa frase che gli alunni dell’IIS di Grottaminarda hanno concluso il video. Essi hanno voluto sottolineare che il cambiamento deve venire dentro di noi: nei nostri comportamenti quotidiani. Poi seguiranno la politica e il mercato.

Il convegno ha poi dato spazio agli interventi di don Carmine Santoro e dell’ing. Giancarlo Blasi che per prima hanno fatto i complimenti ai ragazzi e poi hanno sviluppato gli argomenti da un punto di vista etico, morale e scientifico. Don Carmine ha messo in evidenza l’appartenenza dell’uomo al creato e della azione di donare che ti fa sentire parte di esso. Oggi il problema, senza bisogno di scomodare le tesi ambientaliste più radicali, è il seguente: sprecare equivale ad inquinare, sprecare diviene socialmente un atto da condannare e moralmente un peccato, combattere lo spreco dell’energia è un punto fondamentale nel segno del rispetto del creato e del Creatore. Ciò si traduce nel rispetto dell’uomo e delle altre specie che vivono sul pianeta, tenendo conto, come abbiamo visto nelle immagini proiettate, che nell’universo il nostro pianeta è semplicemente un granello di sabbia. L’ing. Blasi, fra l’altro, ha detto che non possiamo risolvere il problema da un punto di vista burocratico, cioè per legge. Occorre prima di tutto la coscienza civile di ognuno di noi.

Gli interventi degli alunni vanno in questa direzione. Essi hanno consegnato una lettera aperta al sindaco di Grottaminarda, il quale in un lungo e articolato discorso ha risposto alle domande dichiarandosi molto interessato alla proposta di incentivare l’uso della bicicletta in paese, pagando il fitto delle bici stesse presso un fornitore locale.  Investire su questi problemi ambientali, insegnando ad assumere dei comportamenti quotidiani sobri e rispettosi dell'ambiente, che aborriscono lo spreco, significa contribuire allo stato di salute del pianeta, creare opportunità di lavoro e sperare in un futuro migliore.

Ha concluso l’ing. Pasquale De Santis, il quale ha espresso un concetto altamente importante: inquinare significa modificare un equilibrio e non mi riferisco solo all’ambiente, ma anche ai rapporti umani, a una pratica burocratica, a qualsiasi processo, a qualsiasi equilibrio. Quale allora deve essere lo spirito di Rifiuto inquinare? Rifiuto inquinare deve significare che rifiuto rompere un equilibrio, rifiuto rompere un rapporto, rifiuto modificare un documento. Tutto ciò si può ottenere con l’amore: l’amore verso il prossimo, l’amore verso il compagno, l’amore verso la giustizia, l’amore verso l’ambiente, l’amore verso il creato e il Creatore, in definitiva l’amore verso se stessi. Guardiamo, come diceva Papa Giovanni XXIII, in ogni azione umana la parte buona, la parte positiva, prendiamola come base ed andiamo avanti. È quello che dovete fare voi giovani e noi tutti.

Inquinare l'ambiente significa lasciare alle future generazioni un pianeta sporco e malato. Questo lo dobbiamo capire al più presto e dobbiamo adeguare i nostri comportamenti alla sobrietà, al rispetto dell'uomo riducendo il livello energetico con cui viviamo, alla fine, quello che ci proponiamo è che ognuno di noi possa dire con i fatti, con i suoi comportamenti: Rifiuto inquinare.

Grottaminarda 15/03/2010

Michele Zarrella

 

 

 


HOME    EMAIL