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Alcuni motivi per dire No al Nucleare

 

Salute: in caso di incidente le conseguenze sono pericolosissime. Si pensi a Cernobil (1986). La nube radioattiva contaminò buona parte dell’Europa. 100.000 persone furono evacuate. Migliaia furono i morti1. Le conseguenze sulla salute di qualsiasi specie vivente sono state “pesanti”. Tumori, malattie, nascite con deformazioni, latte, frutta e verdura da buttare, terreni da decontaminare ed altre conseguenze che si pagano ancora 

 

Scorie: nessuno al mondo ha mai risolto il problema di dove mettere le scorie radioattive a lunga vita in luoghi veramente sicuri per il tempo necessario.

 

Tempi : per costruire una centrale nucleare occorrono diversi anni. Per la centrale nucleare di Olkiluoto in Finlandia furono previsti 7 anni (2002-2009). Oggi si prevede la messa in funzione nel 2011. La costruzione è in ritardo già di due anni. Si sono contate 2300 «deviazioni dagli standard di qualità» richiesti. Sono stati registrati episodi di tre categorie: minori, significativi e critici.

 

Costi: generalmente i costi preventivati sono alti e non rispettati; quasi sempre si raddoppiano. Il terzo reattore di Olkiluoto doveva costare 2,5 miliardi di euro. Oggi si calcola che il costo complessivo sarà di 5 miliardi di euro. In caso di incidente andrebbero inclusi i costi di decontaminazione e quelli incalcolabili di malattie, tumori e morti.

 

Economia: Warren Buffet un imprenditore statunitense, soprannominato l’oracolo di Omaha, ha  rifiutato l’opzione nucleare per gli Stati Uniti. Wall street e investitori privati hanno voltato le spalle all’energia nucleare. Le centrali nucleari vengono sempre realizzate con convenzioni. Costruirne una è economicamente sconveniente, ma se pagano i cittadini …e qualche governo ne sceglie la strada, … si può fare.

 

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Note

1. Il rapporto ufficiale redatto da agenzie dell’ONU (e altre) stila un bilancio di 65 morti accertati con sicurezza e altri 4000 presunti (che non sarà possibile associare direttamente al disastro) per tumori e leucemie su un arco di 80 anni.

Il bilancio ufficiale è contestato dalle associazioni antinucleariste.

 


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