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3° ANNIVERSARIO DEL TRATTATO DI KIOTO

Iniziativa “RIFIUTO INQUINARE”

 

 

Brevi considerazioni su “Rifiuto inquinare”

 

            Un soffio di vita segreta pervade tutto il mondo che ci circonda, lievita in tutte le creature che ci sono vicine, si esalta e svolge nell’inarrestabile fluire del tempo.

            In tanto noi siamo in quanto ci mutiamo di continuo, nascendo e morendo in ogni giorno della nostra vita, non diversamente da ciò che ci è vicino.

            Nel rispettarlo, noi rispettiamo noi stessi, la nostra nobiltà di sentire e di pensiero, la nostra dignità di uomini.

            Inquinare equivale a negarla, offenderla, tradirla. E non inquina soltanto l’industria, anche se talora lo fa in modo più notevole e vistoso, ma ogni umana attività quando disprezza “l’altro”, il diverso da sé, lontano o vicino che sia.

            Sporcare equivale sempre, in misura maggiore o minore, ma in ogni caso significativa, a sporcarsi, presto o tardi.

            Sporcare un prato è la premessa per renderlo arido e deserto o melmoso e squallido, dimenticando che su di esso poggiamo i piedi; calpestare i fiori prepara il terreno ai rovi.

            Inquinare anche solo un rigagnolo ne agevola la trasformazione in un fluente scolo del quale dovremmo soffrire il puzzo. Versare nell’aria torrenti di polvere significa renderla irrespirabile, con il rischio che, quando ce ne accorgessimo, potrebbe essere troppo tardi. E non sempre comunque, si potrebbe porvi agevolmente rimedio.

            La natura che ci circonda tutto questo ce lo dice di continuo e non si stanca di farlo, ma noi non la ascoltiamo.

            Ce ne accorgiamo solo quando cataclismi, in apparenza repentini ed imprevedibili, si abbattono su di noi e ci travolgono come fuscelli.

            Nella nostra sciocca vanagloria, che è quasi follia, ci illudiamo di essere giganti e siamo soltanto dei pigmei, crediamo di essere invincibili e potenti mentre siamo fragili ed inermi, ci vediamo padroni del mondo mentre ce ne rendiamo servi e prigionieri.

Rifiutare l’inquinare equivale perciò ad impegnarsi a vivere con serietà e coscienza, prepara il domani con onestà e responsabilità e non lo cancella o rende incerto, riattinge nell’amore degli altri quello di se stessi, infonde nella speranza la fede, illumina il presente di valori ed ideali veri ed eterni, quelli che consentono all’uomo di riconoscersi tale.

                                                                                              Giuseppe D’Errico

 



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