ELETTROTECNICA

 

IL MONDO INVISIBILE IN CUI VIVIAMO

 

Per meglio comprendere ciò che ci circonda vi invito a leggere questa paginetta (occorrono 3 min)

 

Nel XIX secolo il fisico scozzese James Clerk Maxwell (Edimburgo1831 – Cambridge1879) scriveva che ogni corpo elettricamente carico genera intorno a sé un campo elettrico che si estende nello spazio come una immensa sfera invisibile che lo circonda. Se per un motivo qualsiasi, anche il semplice spostarsi dentro un’atmosfera secca o per strofinio con un altro corpo, noi acquistiamo degli elettroni il nostro corpo non sarà più neutro, ma avrà delle cariche negative in eccesso. Di conseguenza anche intorno a noi si formano queste enormi sfere ed esse si spostano con noi. Il campo che emaniamo diventa più forte all’aumentare della nostra elettricità. Se allunghiamo un braccio, questo campo si espande. È facile prendere la scossa quando ci avviciniamo ad un altro corpo, specie se è metallico (a chi non è capitato di dare la mano e prendere la scossa?). Durante la scarica (scossa) le cariche vengono cedute all’altro corpo e si ritorna neutri. In genere, in un corpo le cariche positive e quelle negative si equivalgono e quindi alla fine siamo elettricamente neutri e il campo è nullo.

Se mentre siamo carichi elettricamente agitiamo un dito, il campo elettrico che ci circonda comincia ad oscillare formando delle onde che si propagano nello spazio. L’effetto è simile a quello che si ha quando si agita un dito in uno stagno. Si creano delle onde che si propagano per tutta la superficie dello stagno.

La differenza però è che quando si smette di agitare il dito nello stagno, le onde dell’acqua si smorzano dopo un po’. Nel caso del campo elettrico le onde non si smorzano anche se smettiamo di agitare il dito. Perché i campi elettrici hanno una componente magnetica. Quando la componente elettrica comincia a propagarsi nello spazio, modifica quella magnetica, che pertanto varia. La variazione del campo magnetico fa comparire un nuovo campo elettrico e così via (come ha dimostrato il fisico e chimico britannico Michael Faraday (Newington Butts1791 – Hampton Court1867) con la legge dell’induzione elettromagnetica e =  c /dt).

Quindi se si muove un corpo elettricamente carico (non neutro) nasce un’onda che comincia ad oscillare nel campo elettrico. Tale onda si sposta alla velocità della luce (300.000 km/s). Vuol dire che in un secondo fa più di sette volte il giro della terra. Quando l’onda si smorza, appare un campo magnetico. E quando la componente magnetica varia, la variazione della sua intensità fa comparire un nuovo campo elettrico. Quando il campo elettrico varia, sorge un altro campo magnetico, e cosi via, senza fine. Basta fornire l’energia iniziale per far oscillare il corpo sorgente, e una volta che si sono messi in oscillazione questi campi (elettrico e magnetico) mutuamente accoppiati, continueranno a propagarsi per sempre fino all’infinito. Tutte queste onde elettromagnetiche che vengono generate si propagano nello spazio e noi siamo continuamente attraversati da esse, ma non ce ne accorgiamo. Esse sono invisibili.

 

 

 


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