Risparmio, efficienza e
produttività
C’è un appuntamento che si
ripete puntuale ogni due mesi: la bolletta
dell’energia elettrica. Con un po’ di batticuore, sperando che non
sia di importo elevato, la apriamo. Per evitare brutte
sorprese occorre essere prudenti e sobri nei due mesi precedenti. Come? Eliminando gli sprechi ed utilizzando gli elettrodomestici con
intelligenza, col duplice vantaggio della riduzione dell’inquinamento e del
risparmio in bolletta.
Gli elettrodomestici assorbono
energia elettrica e primo fra tutti vi è lo scaldabagno, anzi gli scaldabagni, perché in genere in casa ve ne sono due, uno in
cucina e uno nel bagno. Per quello in cucina ne basta uno di piccola capacità (
Un altro elettrodomestico che assorbe
energia elettrica è il ferro da stiro. Evitare di utilizzarlo per stirare poca
biancheria, perché il maggior assorbimento di energia
avviene all’accensione, nel transitorio per portare il ferro da stiro
alla temperatura di funzionamento che, una volta raggiunta, viene mantenuta con poca energia.
Utili accorgimenti sono quelli di
aprire il meno possibile il frigorifero, il congelatore e il forno elettrico. Quest’ultimo spegnerlo alcuni
minuti prima della fine della cottura. Lasciando il forno chiuso, la
cottura continua anche dopo averlo spento.
Per ridurre
ulteriormente la bolletta, utilizzare la lavatrice a pieno carico e a
temperature basse.
Per l’asciugatura, dopo una piccola centrifuga, meglio
il sole e il vento.
Infine la lavastoviglie. Conviene
usarla a pieno carico deponendo le stoviglie dopo
averle passate sotto l’acqua del rubinetto, onde evitare problemi di
odori e di incrostazioni in attesa del pieno carico di fine giornata e del
lavaggio completo. Per l’asciugatura, evitare di usare
l’aria calda, ma aprire la lavastoviglie, tirare i cestelli e far
circolare naturalmente l’aria. Il ciclo di lavaggio diventa più
breve di circa un quarto d’ora e l’energia elettrica che si
risparmia è di quasi il 50%.
Con questi accorgimenti, staccando la
spina degli apparecchi elettrici che restano, per la maggior parte della
giornata, in standby e sostituendo le lampade a incandescenza con quelle a basso consumo si riesce ad
ottenere un sensibile risparmio sulla bolletta. E si
evita così il batticuore.
Oggi, il miglior modo per evitare i
costi del consumo di energia elettrica è quello di
realizzare un impianto fotovoltaico. I
motivi sono molteplici: nessun tipo di inquinamento,
nessun consumo di materiale, nessun rumore emesso, nessuna parte in movimento,
nessuna manutenzione ordinaria prevista, garanzia 25 anni, vita oltre 30 anni.
Col Conto
Energia, dal 1° gennaio 2009, è
possibile realizzare impianti fotovoltaici parzialmente integrati sul tetto con
l’incentivazione statale di 0, 431 € per ogni chilowattora prodotto per 20 anni.
Da un piccolo calcolo si ottiene che
un impianto da 3 kWp
produrrà, nelle nostre zone, 4050 kWh all’anno.
Pertanto si avrà diritto a 4500 x 0,431 = 1745,55 € all’anno
per 20 anni, per un totale di 34.911,00
€.
In questo modo 1. si
riduce l’inquinamento, 2. si percepisce un
contributo statale, 3. si risparmia in bolletta
utilizzando l’energia elettrica autoprodotta. Ottimo investimento rivolto
a tutti coloro che ritengono la produzione di energia
pulita una scelta necessaria e irrinunciabile per il futuro del Pianeta.
Michele Zarrella