GENOVA 20-21 LUGLIO 2001

Scrivo perché sento forte il bisogno di testimoniare, in questo momento di repressione e disinformazione.
A fronte del massacro perpetrato e organizzato ai danni del movimento, quello che percepisco come infamia maggiore è il tentativo di leggere, e far leggere a chi non era presente, gli eventi di Genova come lodevole impegno di ordine pubblico.
Lì, dove hanno evidentemente "provocato" la devastazione della città, nel completo disinteresse, si propongono come difensori della città e dei cittadini.
La loro città era limitata alla "zona rossa" e solo questa hanno difeso e da lì sono partiti per infliggere una lezione a quanti osavano manifestare e dissentire.
La loro violenza, iniziata nei giorni precedenti contro la città e la sua cittadinanza, che è stata letteralmente soggetta a regime  e stravolta, nella più assoluta indifferenza per i loro diritti e bisogni, si è concretizzata in attacchi proditori e violentissimi contro i manifestanti indifesi e con le braccia alzata nel classico gesto di non violenza.
Così come pretestuosa e barbara è stata l'azione condotta durante la notte dove alla luce del comportamento risulta evidente che gli obbiettivi che si prefiggeva non erano trovare il"black bloc", ma cercare e distruggere i documenti e le registrazioni degli avvenimenti di quelle giornate.
La storia si ripete e identici comportamenti generano azioni sempre più drastiche, nel tentativo vano di occultare si perpetrano azioni ancora più vili; così i nazisti, così gl'integralisti d'ogni tipo e ogni epoca.
Ed è questo tentativo di disinformazione, realizzato contro le cronache dei giornali di tutto il mondo, che da la misura dell'ignoranza e dell'arroganza di questo potere.
Convinto che il controllo diretto e indiretto della quasi totalità dei media gli permetta di crea l'evento e di raccontarlo come gli pare.
Ma l'uomo, anche quello credulone, per necessità non dimentica e la sua memoria si storicizza e circola.
Ed è questo il compito primario evitando tutte quelle provocazioni e colpevolizzazioni che hanno come unico risultato la rissa, il settarismo, la frantumazione del fronte, la confusione.
L'analisi e la rilettura dell'evento deve portare allo scoperto il nemico,  le azioni, le modalità.... per crescere, non per suicidarsi ma per identificare nuovi obiettivi e nuovi comportamenti, nuovi canali e tanti compagni.

FRNHIV