TRISULTI - LOCALITA' DI COLLEPARDO (FR)
- Vita del Santo.Lasciata la terra d'Abruzzo, Domenico di ritirò nella Campania (come veniva allora chiamata "la terra di lavoro", il Lazio meridionale), sul monte Porca, nei pressi di Trisulti.
- Opere. A Trisulti, si conservano, in discreto stato, le seguenti opere:
- l'Eremo di San Domenico con la grotta del monte Porca, restaurato nel 2000, e nuovamente accessibile, grazie ad un nuovo sentiero, che lo collega alla S.P. Veroli - Collepardo;
- il monastero di San Bartolomeo apostolo, a 200 metri dalla grotta, a 400 metri dalla famosa Certosa di Trisulti. La chiesa del monastero è stata recentemente riparata e dotata di un solido tetto, pur non essendo ancora praticabile per le celebrazioni, perché abbisognevole del restauro interno. Il cenobio, comunque, ostenta ancora le sue notevoli dimensioni. I resti delle mura danno una palese indicazione della sua passata grandezza. Esso fu fondato nel 999. I benedettini cassinesi lo abitarono fino al 1204, quando furono rimossi per "rilassamento nell'osservanza", da papa Innocenzo III, per essere sostituiti dai benedettini certosini. Contemporaneamente alla loro installazione, i certosini cominciarono la costruzione della Certosa di Trisulti, e ne presero il possesso il 25 settembre 1208, abbandonando l'antico monastero. La Certosa ha conservato il titolo del monastero, infatti è chiamata Certosa di S. Bartolomeo apostolo di Trisulti (cit. 7);
- il monastero di S. Nicola di Mira, sul costone opposto al monastero di S. Bartolomeo, nell'attuale località di Civita di Collepardo, che si è conservato egregiamente a mille anni di storia, ed è attualmente in corso di restauro. Il monastero era stato edificato per ospitare monache benedettine
- Immagini.Nonostante l'importanza di Trisulti, nel cammino di San Domenico, attualmente esiste solo un busto in bronzo, realizzato nel 2000, e custodito all'interno della chiesetta dell'Eremo di San Domenico.
- Culto.Recentemente, per iniziativa dei cistercensi della Certosa e del parroco di Collepardo, è stata reistituita la festa liturgica in onore del Santo, il giorno 22 gennaio (Martirologio) ed il giorno 22 agosto (elevazione agli altari) (cit. 48). Il risveglio è, comunque, tangibile nelle importanti iniziative di restauro, stimolate dalla grande devozione dimostrata dai Cistercensi, con particolare riferimento al loro priore, padre Dionisio Raponi.
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