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NOTE ALLA DISCOGRAFIA FRANCESE: I CODICI DI PREZZO E ALTRE STORIE.

 

 

 

 

1) I CODICI DI PREZZO FRANCESI.

2) LA PATHE' MARCONI.

3) I CODICI DI ALTRI PAESI.

4) LE COPERTINE BUCATE (die-cut sleeve).

5) LA EMI SERVICES BENELUX B.V.

 

 

 

(1) I CODICI DI PREZZO FRANCESI.

    A) CRONOLOGIA DEI CODICI DI PREZZO NEL TEMPO.
    B) I PREZZI DEI CODICI.
    C) L'ASPETTO DEI CODICI DI PREZZO.

 

Le stampe francesi hanno avuto per un po' di tempo la particolarità di mostrare degli speciali codici sul retro della copertina, che individuavano il loro prezzo. Infatti, nei primi album di stampa francese appare lo speciale codice nel retro della copertina, di solito in alto a destra, vicino al numero di catalogo, che mostra una lettera dentro un tondino. I dischi dei Floyd non sono nuovi a tali specie di simbologie strane: ricordiamo anche le piccole stelle o i tondi di alcune stampe tedesche.

Che cos'è? Grazie all'aiuto iniziale degli amici Jean Paul Blayac, Jean-Manuel Esnault e Olivier Cauly possiamo dirvi cosa rappresenta quella lettera. Si tratta di uno speciale codice di prezzo, ovvero un codice usato all'epoca in Francia per stabilire subito il prezzo del disco, una specie di antenato del "codice a barre" moderno. E questo codice varia a seconda dell'anno di uscita del disco: così possiamo dire con certezza che entra di diritto a far parte dei dettagli classici per identificare una stampa. La classificazione dei codice di prezzo non è semplice. Grazie ai nostri amici francesi, sembra questa la più verosimile.

 

A) CRONOLOGIA DEI CODICI DI PREZZO NEL TEMPO.

Fino al 1946, il colore nel centro delle etichette, insieme al suo diametro, era il solo indicatore del prezzo. In altre parole, ogni etichetta aveva il suo sistema colorato. Per esempio, la Columbia aveva:

25 cm, verde

25 cm, nero: 18 FRF

25 cm, marrone: 21 FRF

25 cm, rosso: 22,50 FRF

25 cm, blu: 25 FRF

25 cm, violetto: 36 FRF

30 cm, verde

30 cm, nero: 25 FRF

30 cm, marrone: 35 FRF

30 cm, rosso: 37 FRF

30 cm, blu: 40 FRF

30 cm, violetto: 48 FRF

Dal 1947 al 1968, invece erano presenti i c.d. "code-prix conseillé": tutte le etichette usavano un semplice sistema, imposto dallo Stato, chiamato "code-prix conseillé" ("codice di prezzo consigliato"), che consisteva in entrambi i termini (Série Artistique / Série Standard / Série Médium), o una singola lettera di solito cerchiata e sul retro della copertina:

A = Artistique

M = Médium

S = Standard

Solo più tardi (verso il 1959) furono introdotte anche le lettere dei prezzi scontati, come "D" (Deluxe) e "P" (Populaire): per esempio, se un LP costava in origine 25 FRF, successivamente sarebbe costato 9,95 FRF.

Solo la Pathé Marconi usò un sistema alternativo di codici (solo tra il 1967 ed il 1968):

A: Large orchestrations

B: small or medium orchestrations

C: Solo artists

D: Foreign artists.

Esistono anche altri codici: per esempio, venne usato sugli album dei Pink Floyd, anche "Prix T".

Tra il 1968 ed il 1978, i codici di prezzo divennero i famosi "lettres-codes" (codici di lettere): introdotti dal "Syndicat National de l'édition phonographique" (SNEP): consistevano in una lettera ben precisa (dopo due). Di solito erano cerchiate (cerchio o ovale) ed inserite nel retro delle copertine. Il codice corrispondeva al prezzo più comune, imposto dalle compagnie discografiche. Per gli LP (LPs e 12") esistevano i seguenti codici:

T, D, U (dal 1968)

B, C, E, F, G, H, R (dal 1970)

I, K, Q, W, X (dal 1971)(Q e W erano usati per i dischi importati)

Z (dal 1972)

M, S (dal 1973)


I prezzi erano fissati fino al 1972 direttamente dal Ministero delle Finanze francese; successivamente, le varie compagnie discografiche erano molto flessibili e introdussero altre lettere:

O (dal 1973)

Y (dalla fine del 1973)

A (dalla fine del 1974)

FB (dal 1975)

V, KC, RB, SE, SF (dal 1977)

Gli LP doppi riportavano:

2xF (17 FRF), 2xD (21 FRF), 2xT (25 FRF), 2xC (30 FRF), 2xU (35 FRF), 2xS (???)

In caso di ristampa del disco valevano poche regole: se il prezzo era uguale, anche il codice non cambiava. Ma era anche possibile che ci fossero parecchie ristampe con codici differenti. Dato che stampare nuove copertine con ogni codice di prezzo diverso era una spesa, le case discografiche spesso usavano piccoli adesivi, che coprivano il vecchio codice stampato.
 

B) I PREZZI DEI CODICI.

I codici di prezzo erano i prezzi ufficiali stabiliti dalle case e dall'autorità predisposta francese, e per cui erano venduti a prezzi fissi, almeno sino al 1979. I grandi magazzini comunque usavano praticare degli sconti del 20%, autorizzati dalla FNAC. Dopo il 1979, i dischi furono offerti a seconda della domanda e per cui seguendo le nuove regole di mercato. Non c'è una corrispondente lista di prezzi per i codice "PM", che venivano fissati segretamente da accordi tra i distributori ed i negozi.

Il base al prezzo, in genere, possiamo raggruppare questi codici di prezzo degli LP in quattro categorie:

"Budget-line" (tra 10 e 25 FRF, 1978): codici D, E, F, G, H, R, V, Z, FB, RB.

"Medium price" (tra 25 e 35 FRF, 1978): codici B, U, C, T.

"New releases" (tra 35 e 50 FRF, 1978): codici A, K, O, S, X, Y, SE, SF.

"Special releases" (oltre i 50 FRF, 1978), codici I, Q, W, KC.

 

Prima, tra il 1974 ed il 1977, i codici di prezzo avevano i prezzi seguenti:

A: 37 FRF (1970), 37,50 (1972), 39 FRF (1974), 40 FRF (1977)

B: 32 FRF (1970), 34 FRF (1974), 34,50 (1977)

C: 26 FRF (1970), 28 FRF (1974), 28,50 FRF (1977)

D: 20,50 (1970), 22 FRF (1974), 22,50 FRF (1977)

E: 10 FRF (1970/75), 11 FRF (1974), 11,50 FRF (1977)

F: 16,50 FRF (1970), 17 FRF (1974), 18,50 FRF (1977)

G: 16 FRF (1970), 16,50 FRF (1974), 17,50 FRF (1977)

H: 11,50 FRF (1970), 12,50 FRF (1973), 13,50 FRF (1974), 13,70 FRF (1977)

I: 60 FRF (1971), 64 FRF (1974), 65 FRF (1977)

K: 32,50 FRF (1971), 45,50 FRF (1972), 48,50 FRF (1974), 49,50 FRF (1977)

O: 45 FRF (1972), 47 FRF (1974), 47,50 FRF (1977)

Q: 57 FRF (1971), 60 FRF (1974), 61 FRF (1977)

R: 12,70 FRF (1970), 13,50 FRF (1973), 14,50 FRF (1974), 14,90 FRF (1977)

S: 38,50 (1970), 40,50 FRF (1974), 41,50 FRF (1977)

T: 24,25 (1970), 26,25 FRF (1974), 26,50 FRF (1977)

U: 28 FRF (1970), 30 FRF (1974), 30,50 FRF (1977)

V: 14,50 FRF (1977)

W: 49,50 FRF (1971), 52,50 FRF (1974), 53,50 FRF (1977)

X: 40,50 FRF (1971), 48,50 FRF (1974), 49,50 FRF (1977)

Y: 36,50 FRF (1974), 37,50 FRF (1977)

Z: 20 FRF (1972), 21 FRF (1974), 21,50 FRF (1977)

KC: 52 FRF (1977)

SE: 46 FRF (1977)

SF: 46,50 FRF (1977)

FB: 19,90 FRF (1975), 19,95 (1977)

RB: 16,50 FRF (1977).

 

In base alla datazione, esistono anche altri codici, di cui non sappiamo il valore:

codice:    M         1969

codice:    L          1969-1970-1971

codice:    J          1972-1973

codice:    N         1974

codice:    NA       1975

codice:    EA       1976-1977

codice:    EC       1978

 

Dal 1979 a quasi tutto il 1984 erano presenti anche altri codici: questi erano di solito abbreviazioni delle compagnie discografiche, come: PM, POL, AE, PG, BA, CB, ...etc.:

AD = Auvidis

ADE = Adès

AE = Arabella Eurodisc

ARC = Arcade France S.à.r.l.

BA = Barclay

BAL = La Baleine

BM = BMG

BPE = Baillemont Productions Distribution

CA = Carrere

CB = CBS / Sony Music

CC = Disques Concord

CM = Le Chant Du Monde

D or DAN = Danceteria

DIS = Discodis

DK = Mélodie

EW = EastWest

FOO = Madrigal

HM = Harmonia Mundi

IM = Impact (2)

LA = Laurence Records

M7 = Média 7

MAM = MAM Productions / Arcadès

MD = Moradisc

MI = Milan

MU = Musidisc

ND = Night & Day

NR = New Rose

OMD = OMD (3)

PG = Phonogram

PM = Pathé Marconi EMI

POL = Polydor (esempio, in "Zabriskie Point")

PY = PolyGram

RC = RCA / BMG

RD = Rythmo-Disc

SA = Safari Ambiance

SC = Socadisc

SD = Sonodisc

SM = Studio SM

SP = Sonopresse

TM = Tele Music

TZ = Taizé

UN = Universal (note: also used by Unidisc (7) on some cassettes)

VG = Vogue

WAG = Wagram Music

WE = WEA or WEA Filipacchi Music

WM = WMD

 

Dal 1978 cominciarono ad usare, in particolare, anche i famosi codici della Pathè Marconi personalizzati, i c.d. "PM", usati spesso per i Pink Floyd dai primi anni '80 in poi, come per esempio:

codice: PM 251 [1978]

codice: PM 261 [1978] (usato per stampe speciali, o per edizioni straniere di importazione)

codice: PM 264 (usato dopo il 1978)

codice: PM 211

codice: PM 231

codice: PM 271

codice: PM 256

codice: PM 263

codice: PM 525

codice: PM 521

codice: PM 644

codice: PM 555 (usato talvolta per edizioni straniere di importazione)

codice: PM 311 [1983]

codice: PM 644 [1987]

 

Infine, dopo il 1984, vennero introdotti i "codici a barre" (per le cassette dall'ottobre del 1984): così le case discografiche erano obbligate ad usare i nuovi Codici di Prezzo per i dischi usciti in Francia, così come per i prodotti europei che non menzionavano specificatamente la Francia nel disco quale paese di origine della stampa (dal 1995).

 

C) L'ASPETTO DEI CODICI DI PREZZO.

Possiamo raggruppare per comodità, per gli album dei Pink Floyd, i principali codici di prezzo della Pathe Marconi, secondo il loro aspetto. Il codice era di solito stampato, ma spesso i pezzi invenduti o le rimanenze di magazzino venivano rivenduti con prezzi scontati e, per cui, era applicato un nuovo codice di prezzo, mediante degli adesivi circolari argentati o dorati, oppure rettangolari (come i codici "PM"), che così coprivano il codice originario e ne cambiavano il prezzo; un'altra ipotesi era per assegnare un prezzo per il mercato francese di un disco di importazione. Da notare che le date sotto indicate sono puramente indicative:

"Prix T" (stampato dentro un ovale) [1967]

"T" (stampato dentro un ovale) [1968]

"U" (stampato dentro un cerchio) [1968]

"U" (su adesivo bianco tondo grande)

"B" (stampato dentro un cerchio) [1970]

"B" (su adesivo bianco o argentato rotondo) [1970/72]

"B PATHE MARCONI" (su adesivo argentato rotondo)

"F" (stampato dentro un cerchio) [1970]

"A" (stampato dentro un cerchio) [1970]

"A" (su adesivo argentato rotondo) [1970/78]

"A" (su adesivo dorato o bianco tondo grande)

"A PATHE MARCONI" (su adesivo argentato tondo)

"K" (stampato dentro un cerchio) [1971]

"Z" (stampato dentro un cerchio) [1972]

"O" (stampato dentro un cerchio) [1973]

"Y" (stampato dentro un cerchio) [1974]

"Y" (su adesivo argentato rotondo) [1974/75]

"Y" (su adesivo bianco tondo grande)

"Y PATHE MARCONI" (su adesivo argentato tondo)

"D" (su adesivo dorato tondo grande)

"N" (stampato dentro un cerchio) [1974]

"FB" (stampato dentro un cerchio) [1975]

"SE" (stampato dentro un cerchio) [1977]

"SE" (su adesivo argentato rotondo) [1977]

"S.E. PATHE MARCONI" (su adesivo argentato rotondo) [1977/79]

"DC108" (su adesivo dorato) [1978/1990]

 

"PM 211" (stampato dentro un rettangolo)

"PM 231" (su adesivo dorato)

"PM 251" (stampato dentro un rettangolo) [1978]

"PM 254" (su adesivo dorato tondo) [late '80]

"PM 261" (stampato dentro un rettangolo) [1978/79]

"PM 261" (su adesivo dorato rettangolare) [late '80]

"PM 263" (stampato dentro un rettangolo) [1983]

"PM 263" (su adesivo dorato)

"PM 264" (su adesivo dorato tondo) [late '80]

"PM 271" (stampato dentro un rettangolo) [1975]

"PM 291" (su adesivo dorato tondo) [1984]

"PM 311" (stampato dentro un rettangolo) [1983]

"PM 526" (stampato dentro un rettangolo) [1980]

"PM 525" (stampato dentro un rettangolo) [1987]

"PM 521" (su adesivo rettangolare dorato) [1990]

"PM 644" (stampato dentro un rettangolo) [1987]

"PM 742" (su adesivo rettangolare dorato)

"PM 742 AU LIEU DE PM 251 VALABLE JUSQU'AU 31-12-87" (su adesivo rettangolare dorato) [1987]

"PM 743 AU LIEU DE PM 251 VALABLE JUSQU'AU 31-12-87" (su adesivo rettangolare dorato) [1987]

"PM 744 AU LIEU DE PM 263 VALABLE JUSQU'AU 31-12-87" (su adesivo rettangolare dorato) [1987]

 

 

Vediamo alcuni dettagli.

 

- Uno dei primi codici di cui si ha la conoscenza (almeno per i Floyd) è appunto quello con la lettera "T", presente sui primi dischi dentro una piccola ellisse (originariamente anche come "PRIX T"), seguito quasi subito da quello con la lettera "U", che come la maggior parte dei codici era dentro un piccolo tondo. Questi primi due codici sono apparsi nei dischi alla fine degli anni '60 e primi anni '70.

 

- Dopo gli anni '70-'72 arrivarono altre lettere, come "B", "Y", "A", "N", "Z", "F", "K", presenti sino ad "Animals", tutti dentro il solito tondino. Il prezzo era nel frattempo cambiato, adeguandosi ai tempi, come abbiamo visto sopra. Questi speciali codici di prezzo terminarono la loro esistenza, purtroppo, all'inizio degli anni '80, soppiantati da altri codici più moderni, come i "codici a barre".

 

- Il codice era di solito stampato, ma spesso in alcune stampe era presente con dei piccoli adesivi circolari argentati o dorati, che potevano coprire il codice originario o lo cambiavano, di solito avveniva per le ristampe o per cambiare il prezzo degli album invenduti.

 

 

- Esisteva anche, secondo alcuni, il codice con la lettera "A" sopra un adesivo dorato, che serviva anche ad indicare gli albums di importazione (soprattutto dalla Germania e Gran Bretagna), ma ci sono pochi riscontri. In questo caso, la lettera "A" veniva posta sopra la copertina mediante un piccolo adesivo circolare (di solito dorato), accompagnato spesso da un altro adesivo di importazione sul retro della copertina, come è il caso di un "Obscured by Clouds" proveniente dall'Inghilterra. Comunque, la tesi non è provata, essendoci molti casi del codice "A" stampato sul retro della copertina. Esistono anche adesivi simili con il codice di prezzo "D", com in una ristampa francese di "Ummagumma".

 

- Un particolare codice di prezzo è stato usato anche per alcuni dischi, tra cui il "The Dark Side of the Moon" trasparente: "SE". Abbiamo visto che era usato circa dopo il 1977, ma non ne conosciamo il significato, secondo alcuni collezionisti stava per "SPECIAL EDITION".

 

 

 

 

 

2) LA PATHE' MARCONI.

    A) LES INDUSTRIES MUSICALES ET ELECTRIQUES PATHE' MARCONI.
    B) IL PREFISSO "PM".
    C) LE MATRICI FRANCESI.
    D) LE TIPOGRAFIE FRANCESI.
 

A) LES INDUSTRIES MUSICALES ET ELECTRIQUES PATHE' MARCONI.

Un rapido sguardo a quello che era la Pathè Marconi. La Pathé è stata una casa discografica francese, fondata nel 1896; ha avuto una sede italiana, attiva soprattutto negli anni cinquanta e sessanta. La Pathé trae il nome dai fondatori, i due fratelli Charles et Émile Pathé, che nel 1896 fondarono (insieme ad un altro fratello, Théophile, che però abbandonò presto l'attività) un'azienda per la vendita di apparecchi fonografici, la Pathé-Frères: nel giro di un paio di anni si dedicarono anche alla produzione di apparecchiature per il cinema ed alla produzione di dischi a 100 giri (particolari primi dischi da grammofono, in cui la registrazione iniziava dal centro e si sviluppava a spirale verso l'esterno) e poi a 78 giri di musica classica.

Nel 1918 i due fratelli decisero di separare l'attività cinematografica da quella discografica: di quest'ultima si occupò Emile. Nel 1924 la Pathé (grazie ad un accordo con Guglielmo Marconi, titolare della Marconiphone, azienda italiana specializzata nella produzione di apparecchi radiofonici che, da questo momento, entrò anche nel campo della distribuzione discografica con la denominazione Pathé Marconi), iniziò ad essere presente sul mercato italiano. Da questo momento seguì le vicende dell'etichetta e dapprima, nel 1931, entrò a far parte del gruppo VCM (Voce del padrone - Columbia - Marconiphone) e, nel 1967, della EMI Italiana (che ne incamerò tutto il catalogo italiano). Oltre che distribuire in Italia artisti della casa madre, come ad esempio Sacha Distel, per la Pathé incisero molti artisti italiani, i più noti furono senza dubbio Narciso Parigi e Renato Carosone.

La Pathè Marconi nel corso degli anni cambiò la sua denominazione, presente sui suoi vinili.

* 1936-1984: LES INDUSTRIES MUSICALES ET ELECTRIQUES PATHE-MARCONI

* prima del 17/11/1980: PATHE MARCONI EMI

* 17/11/1980-29/09/1984: PATHE MARCONI

* 29/09/1984-05/11/1990: EMI PATHE MARCONI S.A.

* 1990-26/09/2011: PATHE MARCONI.

La EMI Pathé Marconi S.A. fu una filiale francese di EMI Records Ltd. che rappresentava le etichette EMI (Columbia, Pathé, Odeon, EMI, ecc.) in Francia. Fondata nel 1986 circa, gli successe la EMI France intorno agli anni '90.
 

 

 

B) IL PREFISSO "PM".

Durante questo periodo (stiamo ancora parlando della fine degli anni '70), alcune edizioni stampate in Francia mostravano anche un altro famoso codice: il "PM" della Pathè Marconi. Allora, la EMI Records faceva distribuire i propri prodotti in vinile in Francia dalla PATHE' MARCONI (PM), che non era niente altro che una divisione della EMI, originariamente inglese (praticamente come la EMI Italiana). Il marchio PM rimase in voga per anni, fino agli inizi degli anni '90, quando però fu sostituito dal marchio EMI vero e proprio. Infatti, la cosa era di sicuro troppo costosa e la EMI decise di non andare più avanti con questo "marchio" e di proseguire solo con il suo. Molti dischi uscirono con lo stesso motivo di cover come in tutta Europa, ma mostravano semplicemente un adesivo con il codice PM vicino al numero di catalogo; oppure, come nella maggior parte dei dischi, il marchio "PM" era stampato. E numerosi furono i codici PM presenti nei dischi, tutti avevano in comune le lettere "PM" racchiuse dentro un rettangolo, ma variavano i numeri che le seguivano, sempre racchiusi dentro un rettangolo.

 

 

PM 211 (esempio in "Relics");

PM 251 (esempio in "The Piper at the Gates of Dawn");

PM 256 (esempio in "The Wall", ma solo sullo speciale adesivo trasparente sulla copertina);

PM 261 (esempio in "Atom Heart Mother");

PM 263 (esempio in "The Final Cut");

PM 264 (esempio in "Wish You Were Here", ma posto su un adesivo dorato);

PM 271 (esempio in "Wish You Were Here", ma solo sull'adesivo centrale);

PM 525 (esempio in "Ummagumma");

PM 555 (esempio in "The Division Bell", ma posto su un adesivo dorato);

PM 644 (esempio in "A Momentary Lapse of Reason" in vinile bianco).

Nelle stampe più recenti oramai i codici circolari di prezzo sono stati sostituiti da un più semplice e tecnologico "codice a barre", anch'esso riferito al solo mercato francese.

 

C) LE MATRICI FRANCESI.

Parecchi si sono chiesti cosa significano le sigle sul run-off delle edizioni francesi (un esempio: "M6 267170 04096 A 21B ; M6 266936 04096 B 21", "More" dei Pink Floyd). Dopo alcune ricerche, abbiamo trovato qualcosa.
Innanzi tutto, i dischi in Francia erano stampati dalla Pathè Marconi nello stabilimento di Chatou, nella regione dell'Île-de-France. Lo stabilimento aveva all'inizio la denominazione di "Pathé Marconi, Chatou", che era l'impianto francese di pressatura dei vinili, dal 1936 alla fine del 1971. Dal 1972 in poi operò come "Pathé Marconi EMI, Chatou", con produzioni di vinili e nastri, sino al febbraio 1990. L'impianto di Chatou nel marzo 1972 comprendeva 40 presse manuali per dischi LP e 6 per i singoli, sostituite da presse automatiche nel dicembre 1972, prodotte e precedentemente sviluppate dalla capostipite Electric & Musical Industries Ltd. (EMI) e funzionanti sul principio della compressione. Lo stabilimento comprendeva anche un grande laboratorio di ricerca che studiava, per esempio, le miscele più efficienti di materie prime ed i sistemi per controllare lo spessore delle matrici con l'aiuto dei raggi beta.

Ma ritorniamo alle sigle sui run-off. Prendiamo come esempio le sigle "SHVL 795 A 21 M6 282021 Pellé ; SHVL 795 B21 M6 282022 Pellé", presenti in una edizione del disco di "Meddle" dei Pink Floyd.

 

"M6 282021 SHVL 795 A 21 Pellé"

 

- "M6"
Si ipotizzava prima che la lettera "M", presente nelle sigle, fosse la lettera che stava per "Marconi" o per "Matrix" (non è ben chiaro, anche se preferiamo la prima ipotesi). Non era del tutto sbagliato: infatti, ma dopo alcune ricerche, si può capire che la "M" era la lettera data allo stabilimento Pathé Marconi EMI a Chatou, dove venivano prodotti e fatti i dischi Pathé Marconi/EMI. Lo schema era questo: la lettera "M" era legata ad un numero, che rappresentava il formato:
'M3' per i dischi 7" e 10"
'M6' per i dischi 12" e LP
'M9' per i dischi 12" e LP (tra il 1983 ed il 1990)

- "282021"
Continuando ad analizzare le sigle sul run-off, il codice numerico di 6 cifre era un identificatore unico dell'impianto e può essere aggiunto come numero LCCN per "Pressed By". Il codice era solo le 6 cifre, senza Mx, virgole, trattini o spazi vuoti.

- "SHVL 795 A"  "Pellé"
Accanto a questo presedente schema di matrice, si trovavano varie altre stringhe, che si riferivano al numero di catalogo del disco ("SHVL 795") ed alla facciata ("A" e "B"), accompagnate anche da altre informazioni di masterizzazione, come per esempio "Pellé", che era la sigla dell'ingegnere Jean Claude Pellé, un famoso mastering engineer della Pathé Marconi.

Riassumendo:
M6 : indicazione del formato (LP) e della fabbrica della Pathé Marconi (Chatou)
282021 - 282022 : numero unico identificativo della stamperia di Chatou
SHVL 795 : numero di catalogo del disco
A , B : l'indicazione delle facciate del disco
21 , 21B : non lo sappiamo.

 

D) LE TIPOGRAFIE FRANCESI.

Non poteva mancare una piccola ricerca sulle tipografie francesi che stampavano le copertine della Patké Marconi. Per i dischi dei Pink Floyd ne conosciamo almeno quattro: France Imprimerie, Plaisir; I.D.N.; Offset France; Glory, Asnières.

 

- FRANCE IMPRIMERIE, PLAISIR.

Tipografia francese di France Imprimerie situata a Plaisir, Seine-et-Oise, poi a Yvelines, dopo la riorganizzazione del dipartimento Seine-et-Oise. I crediti possono essere trovati sulle uscite elencate come "France Imprimerie - Plaisir (S.-&-O.)" o "France Imprimerie 78-Plaisir", essendo il "78" il numero ufficiale di Seine-et-Oise (riassegnato a Yvelines dopo il 1968).

 

- I.D.N.

Azienda tipografica francese situata prima a Chatou, poi a Parigi. "I.D.N." è un acronimo che sta per "Imprimerie Du Nord". Identificato sulla maggior parte dei dischi con la frase: "IDN made in France" o "I.D.N. made in France", il suo logo era rappresentato da un semplice "IDN".

 

- OFFSET FRANCE.

Altra tipografia francese, che stampò parecchi dischi dei Pink Floyd. Il suo logo era rappresentato da 3 cerchi con una freccia, e spesso era elencato come "Offset France imprimé en France", oppure "Imp. Offset-France - Imprimé en France".

 

- GLORY, ASNIERES.

Azienda tipografica francese fondata nel 1953 con sede prima a Clichy, poi ad Asnières (Asnières Sur Seine). Nel 1980, Glory ha iniziato a produrre anche imballaggi per beni di lusso. Glory non produce più copertine di album ed il suo ultimo anno di attività è stato il 2001. Spesso accreditati sull'uscita come "Printed by", a volte come "Made and Printed by...". I crediti sono rappresentati da "glory Imprimé en France 92602 Asnières", oppure, "Imp. Glory - 92604 Asniéres". Da notare che le uscite stampate da Glory, Asnières non sono state emesse prima del 1972, perché hanno tutte un indirizzo con un codice postale a 5 cifre (92602 o 92604), codici postali a 5 cifre che sono stati introdotti dal giugno 1972.

 

 

 

 

3) I CODICI DI ALTRI PAESI (Portogallo, Australia, Sudafrica, Giappone, Belgio, Ungheria).

I codici di prezzo sono presenti anche in altri paesi europei e non, ecco una carrellata di codici.

 

Portogallo:

 Una piccola ricerca sui codici di prezzo della "Valentim de Carvalho CI SARL" portoghese ha portato a identificarne alcuni collegandoli ad una data o un periodo ben preciso e a taluni numeri di catalogo di dischi:

a) Il numero di catalogo "8E 063..." fu usato nel 1974 e "8E 064..." nel 1975; un disco di Patti Smith ("Horses) fu stampato dalla Valentim de Carvalho nel 1975 con il codice di prezzo "R"; in conclusione, il codice "R" fu posto tra il 1974 ed il 1975; tuttavia, ci sono dei dischi con il codice "R" posto su un adesivo, come "The dark side of the moon" (in questo caso "R" che copre il codice "J" stampato): questo codice "R" non ha lo stesso valore del codice "R" stampato su "Atome heart mother", "The dark side of the moon" con catalogo "1052491" è del 1983 (vedi le date sul run-off), mentre "Atom heart mother" con catalogo "8E 064..." è del 1975.

b) il numero di catalogo "8E 072..." iniziò ad essere usato nel 1975; un disco dei Queen ("A Night At The Opera") fu stampato dalla V.C. nel 1975 con il codice "V"; in conclusione il codice "V" posto su un adesivo era un codice di transizione (senza matrici inglesi e con prodotti stampati da lacquer portoghesi), possiamo datarlo circa 1975;

c) il numero di catalogo "8E 072..." con codice di prezzo "V" (stampato) era ancora usato nel 1977; il codice "V" stampato poteva così essere datato dal 1975 al 1977;

d) il numero di catalogo "11C 076..." con codice di prezzo "G" fu usato nel 1980

e) il numero di catalogo "11C 076..." con codice di prezzo "DB" (su adesivo bianco) era un codice di transizione usato nel 1980, mentre con "DB" stampato era usato tra il 1980 ed il 1981;

g) il numero di catalogo "11C 080..." con codice di prezzo "J" fu usato nel 1983;

h) i codici di prezzo "I" e "J" furono usati a partire dal 1983.

i) il disco portoghese di "Animals" è invece uscito con altri codici, con "S", "G", "DB" e "J". Il codice "S" è stato usato a partire dal 1976 con cataloghi "8E 068..." e, certamente, fu usato con la prima edizione di "Animals" ("8E 068 98434" all'inizio del 1977.

Possiamo così concludere che l'ordine dei codici portoghesi era:

- "R": 1975;

- "V": 1975/1976/1977;

- "S": 1976/1977;

- "G": 1980;

- "DB": 1980/1981;

- "I": 1983 ed anni successivi (dal 1983 al 1987);

- "J": 1983 ed anni successivi (dal 1983 al 1987).

(ringrazio Antonio Domingos per l'aiuto sulla discografia portoghese)

 

Australia:

 

Sudafrica:

 

Giappone:

 

Belgio:

 

Ungheria:

 

 

 

 

4) LE COPERTINE BUCATE (die-cut sleeve).

Si è a conoscenza di un fenomeno strano che ha visto produrre un numero limitato di copertine di dischi colorati francesi con un grosso foro al centro. E' il caso, per esempio, dell'edizione francese in vinile trasparente ed anche di quella in vinile blu del "The Dark Side of the Moon".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il disco appare con la copertina originale della Harvest-Pathè Marconi forata al centro, un foro circolare fatto a macchina e pressochè perfetto, dal foro si vede benissimo il colore del disco e l'etichetta, in alcuni casi anche i poster inclusi all'interno. Naturalmente ci siamo chiesti il perchè di questa stranezza. Grazie ad alcuni amici collezionisti francesi, sappiamo che si tratta di un fenomeno particolare, ma comune in Francia: alcune copie di dischi colorati venivano prodotte dalla stamperia per la Pathè Marconi e distribuite a pochi negozi musicali, a livello promozionale, per pubblicizzare il disco colorato, infatti, si poteva vedere benissimo attraverso la copertina forata il colore del vinile posto all'interno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Pink Floyd non erano gli unici, visto che anche per i dischi dei Queen è stato riscontrato lo stesso fenomeno, con almeno un paio di dischi colorati francesi ("A Night at the Opera" in vinile bianco, "News of the World" in vinile verde). Questo credo che tolga definitivamente ogni dubbio sull'ufficialità di tali dischi con la copertina ritagliata. E' evidente che la Pathè Marconi adottò questo stratagemma per promuovere l'uscita dei dischi colorati prodotti dai propri gruppi (tra i quali i Pink Floyd ed i Queen), anche se il loro valore non risulta particolarmente elevato. Probabilmente, alcuni pochi negozi di dischi (soprattutto nella capitale francese) hanno avuto una copia da esporre in vetrina, in formato "promo", cioè con il foro circolare centrale. La tiratura in questo caso potrebbe essere stata di poche decine di copie. Altro esempio famoso, assai simile, può essere l'edizione di "Animals" francese in vinile rosa con l'adesivo colorato al posto dell'etichetta, un disco modificato proprio per essere appeso in vetrina per pubblicizzare l'album.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da notare che esistono esempi in tal senso anche nei singoli, usciti negli anni '70 in Italia; per i Pink Floyd, per esempio, si conosce la copertina forata del singolo "Point Me at the Sky", ed addirittura un copia del raro "See Emily Play", tutti e due in edizione italiana originale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche per i Queen, si conosce il rarissimo "Killer Queen" ed il "You're my best friend", entrambi italiani, con le copertine forate e distribuiti per le stazioni radio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'unico disco ufficiale in tal senso è stato il "The Dark Side of the Moon" picture-disc americano, disco ufficiale della Capitol Records del 1978, che appunto aveva una copertina forata.

 

 

 

 

5) LA EMI SERVICES BENELUX B.V.

EMI Services Benelux B.V. era l'azienda di produzione e distribuzione della EMI a Uden, Paesi Bassi, operativa tra il 1982 e il 1990. Le strutture includevano la stampa di vinili, la duplicazione di cassette, la stampa di copertine ed etichette, così come lo stoccaggio e la distribuzione. La produzione di vinili fu interrotta a metà del 1987, e la duplicazione di cassette terminò nel 1990, lasciando spazio alla produzione di CD, che iniziò nel 1990 come EMI Uden. Lo stabilimento di Uden si occupava anche della stampa di vinili a contratto per la EMI Germania. I vinili erano identificati come segue:

- Modello di Runout stampato (a volte, scritta): "## #### - A1 / B1" ; oppure, "####### A1 / B1" ("## #####" è il numero di catalogo parziale).

- Di solito, lettere e numeri addizionali seguono la matrice.

- I loghi di GEMA e STEMRA sono nell'etichetta.

 

Quando la produzione di vinile finì nel 1987, la produzione di singoli da 7" fu trasferita allo stabilimento EMI Electrola GmbH in Germania (circa 2,8 milioni di unità), e la produzione di LP e 12" (circa 4,8 milioni di LP e 1,2 milioni di 12") fu divisa al 50% tra lo stabilimento tedesco di Colonia e quello francese Pathé Marconi EMI, a Chatou.

E' anche conosciuta come:

- EMI Services Benelux, Uden

- EMI Services Benelux B.V., Uden.

 

 

 

 

 

 

Copyrights & Credits.

La prima ricerca ha avuto spunto da un lavoro di Jean Pierre Blayac e Olivier Cauly (maggio 2001) e di Jean-Manuel Esnault (maggio 2001 e 2008), e curata e tradotta da Stefano Tarquini.  La seconda ricerca è stata curata da Hervè Denoyelle (settembre 2008), oltre che da Stefano Tarquini e Stefano Girolami (settembre-ottobre 2008). Un caloroso grazie per le immagini dei dischi dei Queen va a Flavio Malfitano (dal sito "In The Lap of Queen" ©, ottobre 2008) ed a Serdar Akkoc (dal sito "My Queen Collection" ©, ottobre 2008).

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