Eroi

In questa pagina, ho riportato alcune foto di eroi, massacrati dai piemontesi, nel decennio 1860-1870. La crudeltà ed il cinismo, eloquenti in queste immagini, fanno pensare di trovarci in pieno medioevo. Liberazione? No! Il saccheggio, le violenze sui civili, vecchi, donne e bambini, sono trattamenti riservati ad un popolo conquistato che si vuole sottomettere o meglio, come poi avvenne, colonizzare. Il Brigantaggio fu infatti il prezzo pagato da un popolo che ebbe la sola illusione della libertà!

 

 

Michelina De Cesare

Bellissima donna del capo banda Francesco Guerra. Massacrata insieme alla banda nel 1868

Michelina De Cesare

Dopo il trattamento piemontese!!!

Pastori uccisi perché sospetti manutengoli.

(I due di sinistra insieme non superano i 30 anni!)

Briganti 1860

Foto ricordo con trofeo di caccia. I Briganti di questa foto, erano già stati trucidati prima di "posare" per il fotografo.

Teste di Briganti mozzate ed esposte all'ingresso di Isernia, quale macabro monito alla popolazione.

Carmine Crocco

Nicola Summa alias Ninco Nanco

Luogotenente di Crocco, fu ucciso a tradimento presso Frusci(PZ) nel 1864, dalla guardia nazionale Coviello detto "Scuma"

Pontelandolfo e Casalduni: agosto 1861 "La strage degl'innocenti". Il carnefice: col. Gaetano Negri, fu decorato con medaglia d'oro e in seguito fu sindaco di Milano. A lui sono dedicate piazze e vie, ma alla richiesta di revocare la medaglia d'oro, perché ottenuta massacrando gente civile e indifesa, la risposta è stata: "... eseguiva ordini superiori..."! Alcuni decenni dopo la stessa frase fu ripetuta da criminali come: Kappler, Heichmann, Priebke ecc. ecc.!!!

 

Pizzichicchio al secolo Cosimo Mazzeo,nativo di S.Marzano di S.Giuseppe (TA)

Operò prevalentemente nel tarantino, anche se insieme al Romano ed al Laveneziana partecipò alla presa di Carovigno, Erchie, Cellino. Fu fucilato in Basilicata nel 1864.

         

"Fratelli d'Italia ?..."
E questi sarebbero i nostri "Fratelli"?
Non c'è pace senza giustizia e non c'è giustizia senza  verità.

Antico "Arco della Piazza" di Avigliano (Pz), dove venne "appeso" il corpo di Ninco Nanco

 


 

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