REPUBBLICA DI SAN MARINO
La leggenda racconta che la prima comunità sul Monte Titano, fu fondata nel 301 d.C. da un lavoratore della pietra che venne dalla Dalmazia per la realizzazione del porto di Rimini.
E' comunque assodato che il Monte Titano è stato occupato fin dai tempi della preistoria, ma è solo dall'età del medioevo che abbiamo notizie sicure dell’ esistenza di una comunità , testimoni un Monastero, una Pieve ed una Fortezza.
Prima dell’affermazione del potere pontificio, i cittadini formarono la loro comunità dedicata ad un santo come si usava al tempo, e scelsero il nome del leggendario Marino. La piccola Comunità del Monte Titano, si denominò in un primo momento "Terra di San Marino" poi "Comune di San Marino" ed infine "Repubblica di San Marino".
La struttura sociale era formata da una assemblea di capi famiglia (Arengo) presieduta da un Rettore. Le prime leggi e gli Statuti ispirati a principi democratici. risalgono infatti a questa epoca.
La crescita della comunità richiedeva la condivisione delle responsabilità governative con altre figure e così il Rettore venne affiancato da un Capo difensore e successivamente, nel 1243 si nominarono i primi due Consoli. Ancora ai giorni nostri i due Capitani Reggenti si alternano al potere ogni sei mesi, confermando la validità e l’efficienza delle costituzioni, in particolar modo di quella Regenziale.
L’amore per la libertà dei cittadini della repubblica di San Marino contribuì a mantenere il patrimonio indipendente dalle continue contese come quella con i Vescovi del Montefeltro che pretendevano il pagamento di tributi. Attraverso le leggendarie balestre, i Sammarinesi difesero caparbiamente la loro città e parteciparono alle risse a fianco dei Montefeltro di Urbino, sostenitori del Partito ghibellino. Il territorio sammarinese si estendeva nel medioevo nei pressi del monte Titano e tale rimase fino al 1463, quando i sammarinesi presero parte all'alleanza contro il signore di Rimini: Sigismondo Pandolfo Malatesta.
La guerra fu vittoriosa e Papa Pio II, per ricompensare la sua partecipazione alla guerra, aggiudicò a San Marino i castelli di Fiorentino, Montegiardino e Serravalle ai quasi si affiancò spontaneamente anche il castello di Faetano.
Da quell’anno, il 1463 il territorio è rimasto immutato. Per pochi mesi fu occupata militarmente sia da Cesare Borgia nel 1503 e successivamente dal Cardinale Giulio Alberoni, nel 1739. Dal Borgia la spuntò con la morte del medesimo. Dal Cardinale Alberoni seppe sottrarsi con la ribellione civile al sopruso ed informando il Sommo Pontefice. Quest’ultimo riconobbe il buon diritto di San Marino e ne ripristinò l'indipendenza.
Nel 1709, i Sammarinesi rifiutarono prudentemente l’estensione dei territori offerto loro da Napoleone in quanto gia soddisfatti dei propri confini. Nel 1861 Lincoln dimostrò la sua simpatia e la sua amicizia per San Marino scrivendo fra l'altro ai Capitani Reggenti "... benchè il vostro dominio sia piccolo, nondimeno il vostro stato è uno dei più onorati di tutta la storia...".
San Marino vanta una tradizione di ospitalità eccezionale in tutti i tempi. In questa terra di libertà non fu mai negato il diritto d'asilo e l'aiuto ai perseguitati dalla sfortuna e dalla tirannia, qualunque fossero la loro condizione e le loro idee. Due fra i tanti esempi che si potrebbero elencare sono quello di Giuseppe Garibaldi che nel 1849, circondato da tre eserciti dopo la caduta della Repubblica Romana, venne ospitato e trovò insperata salvezza a San Marino assieme ai suoi compagni sopravvissuti e quello che vide San marino ospitare oltre 100.000 rifugiati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ancor oggi la Repubblica di San Marino è indipendente, democratica, neutrale e continua a restare fedele alle antiche tradizioni e nello stesso tempo proiettata al futuro visto lo sviluppo crescente nel campo industriale e turistico.



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