Bulli e pupe 

…ovvero che interesse può suscitare un astrofilo all’altra metà del cielo? 


Vorrei esordire raccontando un piccolo aneddoto che si perde al tempo dell’assunzione nell’azienda dove lavoro tuttora, noi neoassunti eravamo poco più che ventenni. Ho ricordi abbastanza frammentari di un mio ex collega che diceva sempre:

“Se conosci qualche ragazza quando vai in disco evita di dire che fai l’impiegato o l’operaio”, “ Troppo scontato!”

E continuava:

“Quando ne becco una le dico che faccio il contadino (!!) ed è fatta!!”, “Impazziscono per le cose insolite!” 

Boh! Ma qualora fosse così, noi astrofili non abbiamo bisogno di cacciare palle assurde, dato che un passatempo “insolito” (beh dai, certamente lo è di più del calcio o della musica commerciale…) già lo pratichiamo.

Eh Eh, partiamo già con qualche punto in dote, vediamo di non fare una misera fine, come quel tale dello spot pubblicitario della China Martini… Ve lo ricordate?? No??

Ebbene: un tipo, il classico elegantone incravattato, riesce a portarsi a casa una donna e con mosse scontate ma utili, tipo: “Un po’ di musica?”, “Qualcosa da bere? (chiaramente China Martini, N.d.R.) riesce a fare incetta di punti (che salgono a raffica, indicati in un angolino dello schermo TV) che però vanifica tutto quando – sedendosi sulla poltrona – lascia maldestramente intravedere che indossa… dei calzini corti e bianchi (orrore!!) suscitando immediatamente un senso di disapprovazione da parte della ragazza.

Morale: un bel 2 di picche bello e buono! 


3… 2… 1…

Qualora voi non siate stati murati vivi in casa (o meglio in una specola ;-))))   ) immagino abbiate tutti i vostri ritagli di tempo da riservare al puro svago, che so al bar, birreria, discopub, discoteca o qualtaltro. Tutt’altro che improbabile a questo punto sarà un “dolce” incontro, sperando a buon fine. 

Alla fatidica domanda …E tu cosa fai nel tempo libero?” 

“L’astrofilo!” 

(dal suo sguardo che fa trasparire qualcosa come che accidente fa ‘sto idiota!?!” vi state rendendo conto che l’avete imbarazzata, che se le aveste detto che il vostro hobby era correre a piedi scalzi su un vulcano in eruzione era più chiaro…), “…Cioè si, osservo il cielo…  …le stelle… …la Luna…  …mi piace l’astronomia in genere”.

“Ah si, bello… Hai un binocolo, un cannocchiale?”.

“Si, ho un telescopio”.

“Un telescopio?? Quant’è grande?”

(Evitate per l’amor di Dio di dire “così! facendo un gesto con le mani!!! Direte lei il diametro e la lunghezza, in metri o in millimetri; niente centimetri per carità…).

“Però?? Chissà che bello dev’essere… Fai anche delle fotografie?” (domanda che fanno SEMPRE!).

A questo punto si finisce spesso a parlar d’altro ma se avrete l’occasione di rivedervi l’insolito “astrofilo” avrà lasciato il segno nella memoria.

Le stelle sono quanto di più romantico esista in natura e vedete di evitare di fare i professori quando lei, indicando la stella più luminosa vi chiederà come si chiama… “Giove!” (risposta esatta! Che però suscita ZERO emozioni visto che lei si aspettava una stella e non un pianeta, e allora scatta il diversivo:) …ma la stella rossiccia alla sua destra e Aldebaran, nella costellazione del Toro”.

Le costellazioni sono le cose più semplici per noi astrofili ma che affascinano TUTTI i “non addetti ai lavori”. 


Curiosity kills the cat

Se si riesce a combinare un’osservazione insieme non fatevi delle menate su che strumento avrete in quanto lei difficilmente ne avrà visto un altro… Sicuramente lei s’immagina qualcosa tipo il telescopio di Galileo oppure un cannocchiale come quello che usavano i marinai in coffa ai tempi dei velieri! Per cui sia che abbiate un 114 che un gigantesco Newton da ½ metro f/8 col tubo di Serrurier non cambia nulla, lo stupore sarà lo stesso.

Le osservazioni – ahinoi – potrebbero non avere l’esito che ci immaginiamo, ossia noi (e sottolineo NOI) siamo consapevoli che le galassie appaiono come macchiette nebbiose e informi ma lei si aspetta di vedere M31 come sulla foto che ha visto sull’enciclopedia… Puntate la Luna o Saturno e il successo è assicurato! 

Quando feci vedere la Hyakutake ad una mia amica mi sentii dire senza mezze misure “Ma che brutta!”  

A questo punto oramai lo sputtanamento sarebbe pressochè totale.

Eh si, Volete andare voi a spiegarle che stiamo osservando una cometa da un centro urbano, che si tratta di un oggetto forse più piccolo dello stadio Meazza che dista un pacco di migliaia di Km dalla Terra???


La punta dell’iceberg

Non è un’emozione da poco quando nel giro di poche ore scopri che un semplice hobby potrebbe addirittura nascondere un mondo nuovo, completamente ignoto.

Tuttavia, come qualsiasi altra cosa che si fa per passione pura, nasconde dei sacrifici più o meno evidenti (a prescindere dalle migliaia di Euro che vi siete appena fumati per comprare un nuovo telescopio…  …e che la spesa in questione vi farà saltare le ferie!) che a noi non pesano quasi per niente, essendoci abituati, ma la vostra fidanzata come prenderebbe una risposta di questo tipo? 

“No, stasera non posso uscire, la Luna occulta Giove tra meno di 1 ora (la prossima volta accadrà nel Gennaio 2036 la mattina presto e quindi NON potrete rinunciare; il cielo è bellissimo, ben trasparente con seeing tra I e II di Antoniadi) e intendo fare una sequenza fotografica, a proposito scappo perché devo ancora preparare tutto! Ciao, a domani!” 

Ok ho capito, vi state avvalendo della facoltà di non rispondere! Ma viste le prospettive credo che il “day after” non sarà certo dei migliori…

Questo è il prezzo da pagare se volete “osservare” anche l’altra metà del cielo (e non mi sto riferendo al cielo australe…).


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