FUORIGROTTA,
INDIMENTICABILE TERRA MIA


Fuorigrotta, cara, indimenticabile Fuorigrotta.

Cos'era prima di avere la tomba del grande recanatese?

Un piccolo, sconosciuto allora sperduto gruppo di case eretto fuori della città, e dalla città divisa per volontà della natura dominatrice che eleva tra Napoli ed essa una poderosa barriera di tufo.

Dopo, diventò il luogo su cui si appuntarono gli occhi di tutti gli studiosi del mondo.

Ed oggi, dopo l'imponente costruzione dell'antica e pur tanto cara cittadina, si è arricchita di strade spaziose di edifici maestosi, di uno stadio che è forse il più bello d'Italia, della Mostra delle Terre d'Oltremare e di altri importanti complessi sportivi e culturali consentendo a Napoli, alla grande città un ampio respiro ad occidente, ma il suo nome che brillerà re di vivida luce, sarà certamente più famoso ed eternato nella storia, più interessante e più onusto di gloria di questo superbo ed importante complesso di modernità per la sorte di avere ospitato nella monumentale Chiesa di S. Vitale, sotto il portichetto di sinistra i resti mortali del poeta 'infinito e della ginestra.

Ed e' molto significativo e commovente che un autentico fuorigrottese il Prof. Augusto Lala, abbia messo giustamente in risalto queste doti peculiari di fascino e di alta cultura che le competono.

Quì, alle soglie di queste terre affascinanti, avvolte per coloro che le leggende e la storia nostra conoscono nel clima meraviglioso racconti mitici, qui, da questa antichissima Fuorigrotta, porta di accesso ai Campi Flegrei, ove Virgilio che egli amò, vide le contrade care alla tradizione latina, il Lala ci trasporta con il virtuosismo quasi magico della sua penna che conosce l'insaziabile avidità, la saggezza e meticolosità del ricercatore, l'amore incessante ed immenso che egli sente per questi luoghi stupendi, amore ed affetto univoci ed indissolubili, e quasi come per una madre per la quale si avvertono soltanto palpiti di tenerezza e di affetto, il Lala trova le parole più adatte ed appropriate perché questo affetto e questa tenerezza rifuigano nelle pagine bellissime che ci ha così bene presentato nel suo primo opuscolo "Vecchi ricordi di Fuorigrotta".

Egli, vive ed opera nel silenzio quasi mistico di una villetta in via Canzanella, in uno studio luminoso di pregevoli cose d'arte, e di tanti ricordi lontani.

Egli, è un grande artista del disegno, ed un autentico uomo di cultura, editore tra i più ricercati ed ammirati di una rivista di alta cultura, e continua brillantemente le nobili tradizioni umane ed intellettuali della sua famiglia.

Felice iniziativa quindi questa del Lala di dedicarsi proficuamente alla storia leggendaria e millenaria di questa nostra magica terra flegrea con altre pubblicazioni edite da lui e che hanno riscosso in chi veramente sente nell'anima e nel cuore il sentimento e l'affetto per questi cari luoghi fervidi consensi ed entusiastica ammirazione.

Altri numeri sono stati pubblicati corredati da bellissime fotografie raffiguranti contrade caratteristiche e singolari, ed il ricordo indelebile della nostra adolescenza e della nostra prima giovinezza che qui abbiamo trascorse, tutti i nostri più profondi affetti familiari risorgeranno impetuosamente dall'intimo della nostra anima, in un onda travolgente di care rimembranze soffuse di dolcezza, che non possono non commuoverci e riportarcì a quel tempo tanto felice e lontano dei nostri verdi anni, e queste sensazioni, queste stupende vibrazioni del nostro sentimento e della nostra sensibilità fermeranno la cenere e l'oblio del tempo devastatore ed implacabile.

Io, vorrei intanto vivere operare e ruotare in questo clima di interessante suggestione dello spirito e del cuore e dedicarmi un poco anche io alla rievocazione di tante cose belle che si sono avvicendate e susseguite qui da noi, distendendomi un poco in questa atmosfera di sogno e di poesia, che egli ha saputo creare con i suoi scritti pregevoli, coadiuvato egregiamente dai suoi figlioli preziosi e colti collaboratori delle sue pubblicazioni.

Sostare ed approfondirmi su queste pagine interessantissime facendo un lungo viaggio nell passato cercando i ricordi più cari di luoghi, di cose, di persone care e simpatiche scomparse, di antiche e caratteristiche consuetudini che facevano del fuorigrottese verace un uomo di una intelligenza non comune nel evocare in una parola queste persone, che anche non possedendo titoli accademici ed una cultura da sventolare, sono provvisti in sommo grado di qualità superiori ed ammirevoli.

Care, indimenticabili persone scomparse da tempo dalla scena della vita, di cui parlerò pagina per pagina cercando di tinteggiarne nel miglior modo che mi sarà possibile le figure e le qualità che caratterizzarono ed evidenziarono le loro persone il loro lato più caratteristico ed interessante i loro atteggia menti più congeniali al loro carattere, i motti di spirito, le note più salienti e precise della loro personalita'.

E, se nella descrizione precisa e lineare che mi propongo di fare, incorrerò in qualche inesattezza in qualche errore, ne chiedo scusa al lettore, che mi auguro accolga questo mio ricordo, soprattutto con tutto il cuore, con il cuore del vecchio e verace fuorigrottese, tradizionalmente ed affettuosamente legato alla cara terra che lo ha visto nascere.

Mario Agrillo