ATOL PRINCIPE ALLEGRO

ultima versione divisa in 8 blocchi



Il re del castello di valle-blu aveva  tre bambini. Ivan Gorghi Atol.
Il primo di questi prese un pentolone e se lo mise in capo.
Allora il re capi' che avrebbe dato la guida dell'esercito a tale figliuolo.
Il secondo stava sempre mangiando e il re decise avrebbe dovuto badare 
alle finanze del regno.
Il terzo invece giocava e faceva sempre scherzi e ora tirava l'acqua 
a quella cortigiana, ora lanciava farina sul cappello del giullare,
ora nascondeva le carte ai chiromanti quando questi venivano a consulto dal re.
Il re che aveva sitemato i primi due figli, non sapendo che decisione prendere per il 
terzo, fece chiamare il piu' bravo dei suoi chiromanti.
Questi inizio a leggere le carte per predire il futuro e disse:
“vedo un futuro movimentato per questo giovane, vedo che 
incontrera molte avventure lungo il suo cammino”,
quando il chiromante ando a pescare un'altra carta per continuare non trovo' piu' il 
mazzo.Ma avendo paura di deludere il re che era preoccupato per il destino del figliuolo 
continuo' a predire inventando.
E siccome era arrabbiato con il ragazzo che gli aveva nascosto le carte e che rideva
contento e divertito disse “ma un pericolo ci sara' per lui in patria, prima del
diciottesimo anno d'eta  dovra lasciare il regno e tutte le sue terre se vorra' salvarsi.
La' lontano trovera' il suo destino” e poi aggiunse per dispetto “solo quando avra
trovato la il gatto dalle sette code potra tornare”.Convinto che un gatto con sette code
non potesse esistere.
Il re si convinse di cio' e cosi' arrivati velocemente i 17 anni Atol parti con la
benedizione del padre e ando' alla ricerca del gatto dalle sette code, mentre il perfido
chiromante sghignazzava senza farsi vedere e comunque anche senza il suo mazzo di
carte che non aveva piu' trovato,perche' Atol partendo le aveva prese con se.


Cammina cammina cammina Atol inizio' a sentire una gran fame.Continuando a
camminare' arrivo' presso una casetta umile umile sotto le fronde di un'albero altissimo
con grandi foglie d'oro e grappoli di pietre preziose e lunghi fili a cui erano legate varie
vivande prelibate e vini deliziosi. Atol si arrampico poi prese del formaggio e
dell'ottima carne e mangio' fino a sentirsi sazio poi prese una bottiglia di vino e lassu'
sull'albero la scolo'.
Il vino era delizioso ma inebriante e Atol non riusciva a scendere perche' quando tentava
di scendere si metteva a raccogliere i gioielli che non finivano mai. Infine si
addormento' sull'albero, (su di un giaciglio fatto dalle foglie d'oro che aveva raccolto.)
L'indomani si risveglio' e penso': “stavolta scendo e non raccolgo altro.”
Ma poi siccome sentiva una gran fame, decise prima di mangiare ancora, ma cosi' gli
venne sete e allora decise di bere solo un poco di vino, ma poiche' era buonissimo ne
scolo' non una ma due bottiglie.
Ora finalmente soddisfatto decise di scendere, ma era di nuovo ubriaco e si distraeva ad
ogni foglia d'oro ad ogni gioiello ad ogni diamante che siccome crescevano infiniti
insieme al cibo e al vino non lo facevano piu' scendere.Alla fine Atol si stanco' e si
addormento' li sul ramo dove si trovava.Al risveglio aveva una gran fame,
ma capi' che se avesse mangiato sarebbe rimasto bloccato un altro giorno
sull'albero.Provo' a scendere ma si accorse che non aveva le forze e che doveva
mangiare. Allora prese una pietra d'oro e invece che metterla da parte come aveva fatto
finora la lancio' sul tetto della casetta per cercare un aiuto.
Dalla casetta usci una vecchina che guardando su disse ”chi mi disturba?”
Atol la prego di aiutarlo e lei si indigno e disse “non dovevi salire sul mio albero,
ora rimmarai prigioniero lassu' per sempre.” Ma Atol spiego' “io stavo cercando il gatto
dalle sette code, sono salito sull'albero solo perche' avevo fame” e la strega allora disse
“se tu fossi salito solo per mangiare non avresti raccolto i miei gioielli e le foglie d'oro”,
ma Atol che era in buona fede, regalo' allora per sdebitarsi le carte del chiromante alla
vecchina.Lei che era la strega del bosco dorato le accetto di buon grado e  leggendole
vide che Atol diceva il vero e che era  stato vittima di un inganno.




Decise quindi di aiutarlo e gli disse di apettare uno scarabeo dai mille colori, dopo che
avesse adeguatamente mangiato e bevuto. Atol quindi si sfamo con calma e poi gusto
ancora il vino,poi invece di curasi dei gioielli si rilasso',e subito gli comparve lo scabeo,
che anche se lui non li conto', aveva mille colori esatti piu' belli di qualsiasi gioiello.
Lo segui in un cunicolo che portava all'interno dell'albero.
Non c'erano piu' ne oro ne pietre e cosi' Atol ammirando la giostra dei colori sul guscio
dello scarafaggio riusci finalmente a tornare a terra.
Atol ringrazio' la strega e questa per aiutarlo nella sua ricerca gli dono' un arpa di legno
dal suono dolcissimo e si raccomando' di suonarla solo tre volte perche' per quelle tre
volte aveva il potere di convincere, chi l'avesse  ascoltato a qualsiasi opinione.Atol
promise che cosi avrebbe fatto.
La strega del bosco dorato quindi disse: “per trovare il gatto dalle sette code devi prima
liberare la fanciulla dalle trecce d'oro figlia del re del regno della semplicita e
dell'allegria e lei ti dira dove e' il gatto dalle sette code.Ma prima dovrai sconfiggere il
drago della palude,dalle sette teste. Ora vai e mi raccomando, ricorda che puoi usare
l'arpa solo tre volte”.



Atol promise e parti'.Cammina cammina cammina lungo la strada si fermo' ad una
taverna.Chiese da mangiare e da dormire.Mangio' e poi prese l'ultima stanza rimasta
libera,vicino alla stalla dei cavalli.
Quando stava per addormentarsi senti qualcuno che lo chiamava, si alzo' ando nella
stalla.Un cavallo gigantesco e nero come la notte con voce umana gli disse “ ti prego
Atol suona per me una musica”.
Atol rispose “sei solo un cavallo e non posso suonare per te”,
il cavallo allora lo prego' “suona per me solo qualche strofa”
atol rispose “non posso suonare l'arpa che tre volte,non posso suonare per te” il cavallo
lo supplico' “suona almeno,
una nota, per questo cavallo in questa stalla”, Atol si convinse
e suono' una bellissima canzone per il cavallo.
Questo si trasformo' in un grande cavaliere.Con un movimento fulmineo, con la spada
spezzo le catene e poi si avvicino' ad Atol.Quindi disse “Sono un cavaliere che ha
provato a liberare la ragazza dalle trecce d'oro, avevo trovato la spada che puo' uccidere
il drago, ma il pellicano guardiano della palude mi ha poi trasformato con un
incantesimo nel mio cavallo  finche' qualcuno non mi avesse ricordato che sono un
uomo.Ti dono quindi la mia spada per sdebitarmi”.
Cosi disse nitri e se ne ando'.Atol ricevette la spada.



L'indomani compro' un cavallo dalla stalla, si assicuro' che non fosse un altro cavaliere
e parti alla volta della palude.
Arrivato, Atol impugno' la spada la fece brillare nel cielo e tutta vivacita' che aveva
avuto nel gioco da bambino,divento in un istante bravura di padroneggiar  l'arma.Ora
era anche lui un cavaliere.
Scese allora una fitta nebbia ed un pennuto gli si pavento' innanzi e gli blocco' la strada. 
Un grande pennuto che sembrava un pellicano. Atol provo' a farsi strada destreggiando 
abilmente la spada, ma il pennuto non veniva toccato dai colpi che lo attraversavano 
come fosse trasparente.
Con un battito d'ali il pennuto alzo un vento fortissimo che fece volar via l'arma di 
mano al giovane.Atol inizio a sentir poi le braccia che divenivano sempre piu' pesanti e 
poi le mani tanto che oramai faceva fatica quasi a muovere anche le dita,e anche le 
gambe divenivano or ora piu' pesanti.
Il pellicano disse sicuro “prima che avrai raggiunto la spada per riprenderla sarai 
diventato di pietra.”
Ma Atol uso' l'ultima forza rimasta nelle gambe per avvicinarsi alla piu' vicina arpa.
Fece giusto in tempo, che le gambe gli si pietrificarono poi prese l'arpa e con quella tra 
le mani anche le sue braccia divennero di pietra e poi le mani.Muovendo solo le dita 
Atol si affretto a suonare una lentissima musica che piano piano lo sciolse 
dall'incantesimo, finche' ritrovato vigore la sua musica divenne sempre piu' allegra e 
forte, tanto che il pellicano dovette placar le ali e non pote' fare a meno di iniziare a
ballare e ballare finche' in un movimento piu' sgraziato degli altri si ritrovo' ad essere
una gallina e quando di li passo un lombrico non pote' fare a meno di mettersi ad
inseguirlo, saltellando e starnazzando continuamente.



Comparve allora il drago dalle sette teste che accese il cielo con vampate di fuoco che si 
riflettevano su tutta la palude.Il drago era cosi' potente che una vampata che per sbaglio 
gli ando' in basso trasformo' il pellicano diventato gallina, in un pollo arrosto.
Il drago ci rimase cosi' male che per il dispiacere cerco' di arrostire anche il giovane.
Per fortuna questi schivo' abilmente gli attacchi quasi fosse uno scherzo.
E il drago diventava sempre piu' serio e piu' serio diventava piu' fuoco sputava.
Tanto fuoco quanta era almeno l'acqua della palude.
Finche' il fuoco fini'. Allora il drago con la lunga coda alzo' una immensa polvere che 
sembrava farina per accecare il giovane. Ma Atol che gli sembrava un giuoco si tuffo' 
nel lago finche' la polvere scese come neve. Allora il drago gioco' la carta di 
scomparire, per rubare la spada al giovane ed ucciderlo.
Invisibile si lancio' con gli artigli sul giovane.Atol non vedeva piu' il drago ma quando 
senti un forte vento improvviso, intui' che era causato dalle ali del drago che arrivava,
e allora disse “drago, tu hai sette teste come sette le vite dei gatti ma una e' la tua vita 
come una e' la tua coda” e il drago non fece a tempo a ripondere “ebbravo hai imparato
a contare”, che Atol con un abile movimento gli aveva mozzato tutte e sette le teste.
A quel punto dal lago emerse una bellissima fanciulla che era la principessa della trecce 
d'oro ed era cosi' bella che Atol se ne innamoro' subito.
La ragazza ando' verso l'eroe e lui pensando di invitarla a raccontare il segreto del gatto 
a sette code suono' l'ultima composizione dell'arpa  la piu bella e la piu' dolce. La 
ragazza lo ringrazio' e ma poi disse “E' tutto piu' semplice di quel che pensi,la tua 
musica e' molto  bella, ma la strega del bosco ti aveva ammonito di usarlo solo in caso 
dovessi lottare contro un nemico.Il gatto a sette code che tu hai a lungo cercato e' il 
gatto che sta sul sofa' di casa tua, perche' egli e' un gatto e come tale ha sette vite e per 
ogni vita ha una coda” poi  prese per mano il giovane e insieme presero' finalmente la 
strada di casa.



Quando giunsero al castello del buon padre, Atol e la sua sposa trovarono ahime 
l'esercito schierato e furono fermati e arrestati.
Furono poratati dal generale, che solo dopo un po' di fatica riconobbe suo fratello.
Allora lo condusse ha palazzo dove il secondo fratello impegnato in mille affari non 
ebbe il tempo per riconoscerlo.
Chi lo riconobbe fu invece il chiromante perfido che in quegl'anni approfittando delle 
distrazioni dei fratelli di Atol aveva preso potere nella testa del vecchio Re.
Convinse il re che Atol aveva tradito la fiducia del regno perche' era tornato invece che 
con il gatto a sette code con una bellissima fanciulla e cio' indicava che non si 
preoccupava per il regno al quale avrebbe in questo modo portato sventura.
Il re ardino' subito di arrestare i traditori.
La fanciulla allora prego'Atol di usare adesso l'arpa, per riportatare con la dolcezza del 
suono il re alla verita', ma Atol aveva gia' regalato l'ultima musica dolce  a lei.
Le guardie fermarono i due giovani per portarli per sempre nelle prigoni del regno.
Tutto sembrava spacciato quando, svegliato dal rumore fatto dalle guardie, il gatto 
pigrione del sofa' con lo sguardo indignato per il disturbo, salto' tra le braccia della bella 
fanciulla, per stare piu' comodo e riaddiormentarsi. Il re osservo' incuriosito e lei 
spiego': “vede maesta' il gatto a sette code che Atol ha dovuto cercare e' il gatto che ha 
sul suo sofa di casa, perche' ogni gatto ha sette vite e quindi sette code,e cio' che era 
complicato e pericoloso ora e' semplice e dolce”
Il re a queste parole soavi riacquisto' d'incantesmo tutta la sua lucidita' e allora 
commosso abbraccio' la fanciulla ringraziandola e poi e riabbraccio' poi suo figlio il 
giovane Atol: principe allegro.Il chiromante malvagio fu declassato a giullare. 
Furono  celebrate le piu belle nozze del regno tra il giovane Atol e la bella ragazza dalle 
trecce d'oro e dal quel di' vivono tutti allegri e ridenti.


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