Parrocchia di San Michele Tiorre

 

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STORIA RELIGIOSA
Il paese prende il nome dal santo arcangelo Michele, cui va aggiunto lo specificativo di Tiorre, per la località in cui fu fondata la chiesa. Il culto a questo arcangelo era diffusissimo in tutta Europa sia nel basso che nell’alto medioevo.
Nel nostro caso i motivi per cui a Lui fu intitolata la chiesa furono molteplici: ossia perché furono i benedettini a fondare detta chiesa e come devoti di tal protettore gli dedicarono la chiesa costruita in località presso il castello di Tiorre; secondariamente gli fu dedicata e messa sotto la sua protezione tutta la vallata del Cinghio, da cui scendevano le genti ad ascoltare la parola evangelica dei benedettini, intenti al lavoro e alla preghiera, alla bonifica delle terre e delle anime.
Il Pontefice Pasquale II nel 1105 donò ai benedettini la chiesa di San Michele unitamente ad altri beni. Questi allora vi costruirono a lato un chiostro e vi stabilirono un gruppo di monaci con un priore.
Da tutto questo risulterebbe che già vi era una chiesa in Tiorre dedicata a San Michele Arcangelo ma, stante le attuali fonti storiche ricercate, non si è in grado di fornire notizie più antiche.
A questa donazione seguì nel 1111 conferma del possesso da parte di Enrico IV all’abate del monastero di San Benedetto di Polirone in provincia di Mantova. A questo monastero è legato il nome di Matilde di Canossa e nella nostra diocesi ebbe, oltre a San Michele Tiorre, altre due filiazioni: San Leonardo in plebe mactris ecclesiae e San Michele del Pertugio, posta in Parma, nei pressi di via Macedonio Melloni.
Nel ‘Capitulum seu Rotulus decimarum’ del 1230 redatto sotto l’episcopato del vescovo Grazia, nelle decime del monastero di San Benedetto del Polirone di Mantova, fra le altre dipendenze, figura la Ecclesia di Sancti Michaelis de Toliorio, in plebe de Arolia. Nella Ratio decimarum del 1299, conservata nell’archivio vaticano, è ricordato fra i Priores infrascriptorum locorum, il Prior Sancti Michaelis de Toiorio. Nel 1354 il prioratus Sancti Michaelis de Toiorio è elencato dotto la Plebs de Arola.
Nel 1493 Il Prioratus Santi Michaelis de Tiorio, officiato da Agostino Malamantribus, è dipendente sempre dai Benedettini. Il Priorato di San Michele Tiorre rimase all’ordine benedettino fino ai primi del 1800.
A tal proposito si legge negli archivi della Diocesi di Parma di una visita pastorale nell’aprile 1699 da parte dell’allora Abate Andrea Rainieri,  nel corso della quale ebbe modo di esortare alla perseveranza il popolo di San Michele e dirà ancora che: “essendo noi in prossima disposizione di mettere la mano a rifabbricare cotesta chiesa, esortiamo tutti ad invocare il divino aiuto per la prosperità del nostro buon desiderio ed a concorrere animosamente con l’opera ancora e con quei sussidi che comporta la loro carità e l’obbligo loro verso della loro Santa Madre”.
La deliberazione dell’Abate venne attuata con tanta sollecitudine che il 12 ottobre 1700 la chiesa era già coperta.
Una chiesa di campagna, ma nel complesso assai decorosa.
L’amministrazione di San Michele spettava al Cellerario della Badia di Torrechiara, il quale non sa dove battere capo per pagare il debito. Le forze del popolo di Tiorre erano veramente deboli, infatti, il Curato può dare solo 200 soldi e 73 sono quelli tolti dal deposito dello stesso Cellerario, ma ben altro occorreva per estinguere il debito; decide pertanto, il Cellerario, di scendere in città perché: “bisogna che trovi qualcuno che mi favorisca grazioso prestito”.Il curato del tempo era Maria Zurlini.
Il 15 luglio 1971 un rovinoso terremoto del 7-8 grado della  Scala Mercalli colpì in modo particolare la chiesa di San Michele rendendola inagibile per diversi anni. Parroco dell’epoca era Don Otello Vignali che fu trasferito nel dicembre dello stesso anno; lo sostituì  Don Antonio Bianchi nel gennaio successivo che intraprese e portò a termine i lavori di ripristino.  Furono apportate opere di consolidamento e di ristrutturazione esterna ed interna. Internamente vennero asportate le cantorie lignee e gli altari laterali mentre l’altare maggiore è tutt’ora collocato in una cappella a sinistra appositamente ricavata da una sacrestia. Tutto questo ha conferito all’attuale chiesa una linea più pulita e leggera donando all’unica navata centrale una impressione di maggiore ampiezza. La chiesa fu inaugurata solennemente con la partecipazione del vescovo Amilcare Pasini nel dicembre 1974. 

Opere D’arte
1.        Dipinto su tavola di Gerolamo Bedoli (sec. XVI) raffigurante San Michele la vergine col Bambino e Sant’Antonio Abate.
2.        Confessionale in legno intagliato del XVIII secolo
3.        Altare in legno dorato del sec. XVII
4.        Vasca battesimale in marmo veronese 

Oratorio Maria Ausiliatrice
Annesso all’attuale scuola materna, di proprietà del comune, vi è un oratorio in bello stile barocco già intitolato a Santa Caterina da Siena e a San Francesco di Paola ed ora dedicato a Maria Ausiliatrice 

Personaggi illustri
Tommaso Ravasini 7.3.1665 - 26.6.1715 poeta latino che amava soggiornare nelle villa di  Tiorre. Compose la famosa ‘Ode al Cinghio’.

Mario Orlandini 

San Michele ha dato inoltre due illustri sacerdoti:
Prof. Don Enzo Ferrari
Dott. Don Luciano Scaccaglia, teologo.

ORARI DELLE SS MESSE: 

Giorni feriali: 17.00

Sabato:  18.00

Domenica: 08.30 -- 11.00

 

IL PARROCO DON ANTONIO - a San Michele dal 1971

NUMERO DI TELEFONO DELLA PARROCCHIA:  0521-831413

UNA DELLE NUOVE VETRATE DONATE ALLA COMUNITA' DA DON ANTONIO:


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