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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Riforma Moratti/1: conto alla rovescia per l'attuazione

Newsletter di Tuttoscuola - N. 92, 3 marzo 2003 http://www.tuttoscuola.com 

Se non vi saranno al Senato colpi di scena, tra pochi giorni la delega

in materia di norme generali sull'istruzione sara' legge dello  Stato.

La pubblicazione in Gazzetta  ufficiale  dovrebbe  avvenire  entro  la

meta' di marzo.

Da quel momento, il ministro Moratti avra'  90  giorni  di  tempo  per

costruire il piano finanziario a sostegno della “sua”  riforma  e  poi

farlo    approvare  dal  Governo  prima  dell'inizio  del  nuovo  anno

scolastico. Dovra' anche definire i decreti legislativi (almeno quelli

che servono per far partire il nuovo sistema),  ma  sara'  proprio  il

piano    programmatico  di  interventi  finanziari  il  vero  test  di

credibilita' politica del Governo,  perche'  lo  stesso  condizionera'

tutto il processo d'attuazione della riforma.

La questione riforma richiede dunque un quadro organico  d'interventi.

Le materie oggetto del piano sono elencate nel  primo  articolo  della

legge. Per ognuna di esse  dovra'  essere  quantificato  il  costo  in

termini di personale e di strumenti.

Facciamone un rapido elenco: i  costi  dei  nuovi  ordinamenti  (nuove

discipline, riconversione  dei  docenti,  formazione  in  servizio  ed

iniziale    del  personale),  per  lo  sviluppo  e  la  valorizzazione

dell'autonomia scolastica; per l'istituzione del Servizio nazionale di

valutazione del sistema e per lo sviluppo e  l'alfabetizzazione  nelle

tecnologie informatiche; le spese per la valorizzazione  di  tutte  le

professionalita' impegnate nella scuola; per ripristinare il  rimborso

delle spese  di  autoaggiornamento  dei  docenti;  per  l'orientamento

contro la dispersione scolastica; per lo  sviluppo  dell'istruzione  e

formazione tecnica superiore;  per  la  promozione  dell'apprendimento

lungo tutto l'arco della vita. Infine, materia di attualita', la spesa

per   gli  interventi  di  adeguamento  delle  strutture  di  edilizia

scolastica.

Con il piano programmatico finanziario, destinato a impegnare  risorse

cospicue forse per almeno un quinquennio, il Governo a  giugno  dovra'

dimostrare con  i  fatti  quanto  senta  effettivamente  “suo”  questo

impegnativo progetto  di  riforma  del  sistema  di  istruzione  e  di

formazione. Il “redde rationem” e' vicino.

 

Riforma Moratti/2: il coinvolgimento di tutti, una scelta obbligata

Ma    l'attuazione   della  riforma  non  dipende  solo  dall'aspetto

finanziario. Investe prioritariamente il rapporto tra  maggioranza  ed

opposizione,  che  dovrebbe  caratterizzarsi  per  il  futuro  per  un

comportamento non tattico, ma trasparente ed esplicito, da  parte  del

Governo. D'altra parte un evento cosi' importante per il Paese non  si

puo' consumare in un clima di  estraneita'  del  mondo  della  scuola,

dell'universita' e della cultura.

Molto insomma resta da fare, soprattutto in termini di  coinvolgimento

della comunita' educativa e sociale. Il ministro si dovrebbe adoperare

per    realizzare  attenzione  e  condivisione  intorno  al  progetto.

Andrebbero insomma costruite le  condizioni  perche'  i  punti  deboli

della riforma possano essere superati o  attenuati  con  il  confronto

delle idee e delle proposte.

In altri termini, nel governo della riforma  va  favorito  l'approccio

dinamico, va garantita e preservata  la  responsabilita'  dei  diversi

soggetti coinvolti (Amministrazione centrale e regionale, enti locali,

famiglie,    studenti,  istituzioni  scolastiche,  docenti,  organismi

sociali etc.), in una cornice di finalita'  condivise.  Questo  e'  il

respiro strategico richiesto da una riforma che  nascendo  debole  (e'

stata approvata a colpi di maggioranza e  di  ordini  del  giorno)  ha

bisogno di acquisire credibilita' ed  efficacia  attraverso  un  forte

processo di implementazione.

  

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