Formazione,
scatta il «doppio canale»
Sole 24 ore - 20 febbraio 2003
ROMA - La formazione professionale si emancipa dal
ruolo di «sorella minore». La novità più
importante contenuta nel testo di riforma del
sistema scolastico è la possibilità per i
giovani di compiere il secondo ciclo di istruzione
non solo nei licei, ma anche nella formazione. È
il cosiddetto «doppio canale». Non c'è
separazione tra istruzione e formazione
professionale, ma i due percorsi, nel disegno
della Moratti, rientrano in un sistema unitario
mirato «all'apprendimento e all'arricchimento
della persona». A 14 anni, dopo l'esame di Stato
conclusivo del primo ciclo, lo studente può
scegliere tra due percorsi di studio: i licei e la
formazione professionale. Quest'ultimo percorso ha
una durata variabile, da un minimo di tre a un
massimo di cinque anni. Dopo tre anni si ottiene
una prima qualifica, riconosciuta a livello
nazionale ed europeo e direttamente spendibile nel
mondo del lavoro. Se lo studente decide di
continuare a studiare, può conseguire ulteriori
qualifiche, che gli permettono di trovare
un'occupazione o accedere ai corsi di formazione
professionale superiore (gli Ifts). Dopo quattro
anni di formazione professionale, lo studente può
anche decidere di iscriversi all'università, ma
solo dopo aver frequentato un quinto anno di
preparazione all'esame di Stato. Sono ammessi
anche i "ripensamenti". La riforma,
infatti, introduce le cosiddette «passerelle»,
che danno la possibilità di passare dal liceo
alla formazione e viceversa, attraverso un sistema
di riconoscimento dei crediti formativi acquisiti.
Il meccanismo sarà definito nell'attuazione della
legge. AL.TR.
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