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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS   

 

COMUNICATO STAMPA SNALS

Fonte: sito web Snals -  21 novembre

Si è svolto nella giornata del 20 novembre presso il MIUR un incontro tra le OO.SS. rappresentative e Parte Pubblica per una riflessione comune “sulle problematiche legate al rinnovo del contratto della dirigenza scolastica”.
E’ opportuno chiarire subito che il primo approccio alla trattativa per la definizione del CCNL per il quadriennio normativo 2002/2005 e di quello economico per il biennio 2002/2003 avviene in un contesto di grande confusione, espressione degli equivoci coltivati sulla dirigenza scolastica da qualche organizzazione sindacale e dalla stessa Parte Pubblica.
In apertura di incontro, infatti, la Parte Pubblica ha informato che è in via di elaborazione una direttiva della Funzione Pubblica all’Aran per la definizione delle Aree di contrattazione di livello dirigenziale, che è atto preliminare all’avvio della contrattazione vera e propria.
La delegazione di una delle OO.SS. presenti ha di fatto “integrato” la relazione della Parte Pubblica chiarendo che la direttiva si muoverà nell’ipotesi di costituire un’area dirigenziale comune ai dirigenti del MIUR e agli attuali dirigenti scolastici.
Di fronte a queste anticipazioni, la delegazione SNALS ha preso posizione immediatamente, anticipando quale sarà la sua linea sulla vicenda:

-         no all’ipotesi di “confondere” la V area con altre dirigenze amministrative. Su questa scelta lo SNALS troverà modo, attraverso la CONFSAL, di far convergere presso il tavolo ARAN la disponibilità delle altre confederazioni (CGIL, CISL e UIL) per impedire lo stravolgimento delle motivazioni che, a suo tempo, portarono a costituire la specifica V Area di comparto per i dirigente scolastici. La nostra battaglia sarà analoga a quella condotta a luglio presso l’ARAN per la salvaguardia dell’unicità del comparto;

-         la linea dello SNALS sarà per il riconoscimento, nell’atto d’indirizzo relativo al rinnovo del CCNL per la V Area, di idonee risorse finanziarie aggiuntive che vanno individuate all’interno del Piano Pluriennale che deve valorizzare le professionalità presenti nella scuola, ivi compresa quella dei dirigenti scolastici, in relazione ai nuovi impegni derivanti della applicazione delle riforme che il Parlamento sta discutendo ed approvando;

-         l’impegno, in tale prospettiva, per una politica delle retribuzioni che riconosca gli effettivi carichi di lavoro e responsabilità connesse che sono espressione della specificità della funzione dirigenziale scolastica. Lo SNALS non è interessato a porre come obiettivo della propria piattaforma rivendicativa il generico allineamento alla dirigenza dell’Area I, con il conseguente rischio di una “omologazione” sul piano normativo, ma pretende specifiche risorse finanziarie per l’Area V;

-         l’impegno per rivedere strutturalmente alcuni istituti contrattuali previsti dal precedente CCNL, quali la retribuzione di posizione e di risultato, legandoli alle specificità proprie della funzione che si esplica con l’applicazione di normative particolarmente impegnative e complesse, che rappresentano le criticità che avevamo denunciato al tavolo negoziale per la stipula del contratto di ingresso e che permangono tutt’ora (legge 626/94, regolamento di contabilità, ricostruzioni di carriera, pagamento di stipendi e emolumenti al personale in servizio nell’istituzione scolastica, sperimentazioni, rapporti con gli enti locali, il territorio, l’università ed il mondo della produzione, ecc.).

Lo SNALS intende assicurare i propri associati che non cadrà nel tranello teso da chi vuol far credere che solo la confluenza in una comune area dirigenziale amministrativa possa assicurare l’allineamento.
La nostra scelta è diversa. Chiediamo la valorizzazione delle specificità con  lo stanziamento di risorse adeguate per il loro riconoscimento anche sul piano economico, senza svendere l’identità professionale e culturale della dirigenza scolastica.

 

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