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"IL DIZIONARIO
DI INTERNET PER LA COMUNITA' SCOLASTICA"
di Paolo Quintavalla -
Parma, Ed. Spaggiari, novembre 2002
pagg. 196 - 928 voci -
13 euro
PRESENTAZIONE
Talvolta
si scrivono i libri che si sarebbe desiderato leggere ma
che non si è potuto reperire in quanto non esistono
oppure, se esistono, non sono pienamente soddisfacenti
rispetto ai nostri bisogni di conoscenza. E’ il caso
di questo dizionario, cresciuto negli anni per
proliferazione spontanea fino alle attuali dimensioni.
Circa 15 anni fa, quando ho iniziato ad utilizzare il
computer non solo mi sentivo inesperto e goffo come una
foca di fronte al monitor e alla tastiera anche per i più
semplici usi pratici ma scontavo anche una radicale
ignoranza sul significato dei termini informatici più
comuni. Se da una parte cercavo di frenare l’impulso a
prendere a martellate (metaforiche, s’intende) una
macchina refrattaria a piegarsi e a sottomettersi alla
mia logica incongrua dall’altra avvertivo uno stimolo
prepotente a conoscere il funzionamento del PC, a
riscontrare le definizioni dei tanti termini astrusi e
per me incomprensibili che riguardavano il mondo
dell’informatica e del computer. Confesso che
all’inizio consideravo l’elaboratore elettronico
come una specie di scatola magica, proprio perché ero
sostanzialmente all’oscuro del suo funzionamento
interno e i termini informatici come elementi di un
culto esoterico. Termini di uso diffuso e di significato
semplicissimo come, ad esempio, hard disk, RAM,
megabyte, bit, CPU, sound blaster, DPI, pixel, screen
saver , che oggi anche gli alunni delle scuole
elementari padroneggiano e utilizzano comunemente nelle
loro conversazioni quotidiane, tanti anni fa mi erano
ignoti e rappresentavano uno scoglio spesso
insormontabile per la comprensione. Confesso che
invidiavo un po’ la fluida e faconda competenza di
alcuni amici esperti che sembravano ai miei occhi adepti
di una specie di religione enigmatica in quanto
discutevano scioltamente, attraverso un gergo
specialistico, sugli ultimi sviluppi di mirabolanti
tecnologie, sui segreti e i trucchi per utilizzare al
meglio il computer.
Da
allora ho conservato l’abitudine di chiedere ai
tecnici e agli esperti il significato dei termini che mi
erano ignoti, suscitando magari qualche sorriso di
bonaria ilarità per una tale manifesta sprovvedutezza.
Per ogni termine nuovo che incontravo nella mia
crescente esperienza dell’informatica, del computer,
dei nuovi media creavo una scheda di documentazione
sintetica ed essenziale. Questa paziente attività di
classificazione ha dato origine in un primo tempo ad un
agile glossario di circa 30 pagine che costituiva un
singolo capitolo in appendice ad un manuale sull’uso
di Internet nella scuola che ho deciso in seguito di
smembrare per ricavarne diversi e singoli libri
autonomi. Anche il libro “Il meglio di Internet per
la scuola” pubblicato nel maggio del 2001 in
questa stessa collana ha avuto origine nello stesso
modo, come ampliamento di un altro capitolo del libro
precedente.
Francamente
non pensavo di scrivere un dizionario di questa ampiezza
e complessità. La richiesta e la proposta
dell’Editore di sviluppare il glossario,
trasformandolo in dizionario, ha rappresentato per me
una sfida intellettuale perché mi ha trasmesso
l’obbligo di ulteriore ricerca e documentazione in un
campo di studi in cui ho accumulato un certo capitale di
esperienze e conoscenze.
Questo
dizionario, come il precedente libro su Internet, si
rivolge alla comunità scolastica ed è stato pensato
per fornire agili schede di documentazione per i
docenti, per gli studenti, per i dirigenti scolastici,
per i direttori SGA, per il personale ATA e per tutti
coloro che sono interessati ad approfondire la
conoscenza degli elementi di base dell’informatica,
della telematica, del computer, della multimedialità e
dei nuovi media. La sua collocazione ideale è negli
uffici a disposizione del personale amministrativo,
nelle biblioteche delle scuole a disposizione di tutti i
docenti, nei laboratori di informatica a disposizione
degli studenti e, ovviamente, nelle case a disposizione
degli alunni e dei genitori.
Vivendo
nella scuola da circa trenta anni e avendo sperimentato
da oltre un decennio la fatica dell’introduzione delle
nuove tecnologie digitali e telematiche a supporto della
didattica mi sono proposto il compito di mettere a
disposizione uno strumento di documentazione essenziale
e non specialistico, di pratica utilità, badando in
primo luogo alla semplicità senza, tuttavia, scadere
nella banalità.
Durante
i numerosi corsi di formazione in servizio che ho
diretto e condotto in questi ultimi anni mi sono
accorto, in molte occasioni, che l’utilizzo di una
terminologia da esperto poteva rappresentare una inutile
difficoltà per coloro che affrontavano per la prima
volta e con assoluta inesperienza il mondo
dell’informatica e il computer. Sono convinto che sia
nella scuola che nella società si parli molto di questo
mondo ma spesso in modo superficiale e distorto e che la
maggior parte degli utenti abbia a disposizione, in
realtà, una conoscenza assolutamente limitata e
insufficiente. Le 928 voci che compongono il dizionario
hanno, quindi, come riferimento implicito un lettore che
esprime la necessità di conoscere la definizione
essenziale di un lemma, di riscontrare il significato
chiaro di una sigla o di un acronimo, di acquisire la
spiegazione elementare di un concetto, di attingere
comprensibili informazioni di base.
Il
dizionario non ha la pretesa di essere esaustivo, anche
perché sono state omesse volutamente molte voci di
carattere iperspecialistico che potrebbero interessare
un esperto ma che non avrebbero portato al lettore
comune contributi apprezzabili di conoscenza in questo
specifico campo. Esso intende costituire un primo
strumento di ricerca, una base di dati e notizie aperta
ad ogni eventuale e
successivo approfondimento o sviluppo.
Parma,
novembre 2002
Paolo Quintavalla
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