Scuola:
l'UE darà la pagella a quella italiana
Il
Nuovo - 6
febbraio 2003
Bruxelles
annuncia il varo di un programma di certificazione
qualitativa delle scuole nazionali. L'Italia,
stando ai dati raccolti, è già il fanalino di
coda.
BRUXELLES - Non solo gli studenti, ma perfino la
scuola, nel suo complesso, dovrà sostenere una
sorta di "esame di maturità", e
ottenere una pagella con buoni voti.
Gli esaminatori, ovviamente, siedono a Bruxelles,
e hanno i connotati arcigni dell'Unione Europea,
che proprio oggi ha deciso di varare un programma
di standard qualitativi per gli istituti di
formazione europei, e di assegnare una vera e
propria pagella alle diverse scuole nazionali.
Cinque gli obbiettivi che verranno valutati, con
lo scopo di ridurre gli squilibri tra uomini e
donne nell'accesso alle discipline scientifiche,
diminuire gli abbandoni scolastici, aumentare la
percentuale di persone in possesso di un diploma,
il ricorso alla formazione permanente e il
rendimento nelle aree scientifiche.
Di fatto, stando ai dati pubblicati da Eurosat,
l'Italia accuserebbe già pesanti ritardi rispetto
ai partners europei: preoccupa, ad esempio, la
percentuale di giovani al di sopra dei 22 anni che
hanno un diploma, che raggiunge il 70 per cento,
contro una media Ue del 75,5 . Un dato che fa
classificare il nostro paese al terzo peggior
posto dopo Portogallo e Spagna.
Il Belpaese resta nelle ultime posizioni della
classifica anche per quanto riguarda la
graduatoria del numero di diplomati che continuano
gli studi. Sulle università poi, la situazione è
ancora peggiore, solo l'11,6 per cento dei giovani
tra i 30 e i 34 anni ottiene la laurea.
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