Divagazioni politiche
Nuga
n. 99 del 7 giugno 2003
Probabilmente
nemmeno un Governo di centrosinistra avrebbe avuto
il coraggio di firmare un contratto scuola così
contraddittorio e incoerente rispetto ai fini
dichiarati, così conservatore e sbilanciato sugli
interessi della parte sindacale. Non è facile
trovare altri testi contrattuali in cui gli
interessi privati e di parte prevalgano in modo
così palesemente spudorato sugli interessi
generali rappresentati, in virtù della loro
funzione, dai dirigenti scolastici.
Assistiamo,
invece, al paradosso che sia proprio un governo di
centrodestra a restaurare un tendenziale modello
assembleare, una specie di simulacro di
soviet-parlamentino permanente scolastico, con
buona pace delle istanze di efficienza, efficacia
e potenziamento delle funzioni dirigenziali.
Quante energie saranno impropriamente investite, -
con quale potenziale conflittualità e con quale
concreta produttività - nelle infinite
mediazioni sulle tante materie e sui tanti livelli
di decisione e contrattazione interni all'Istituto
scolastico?
In
nome di quale scambio politico perverso le istanze
più genuine della categoria dei dirigenti
scolastici sono state svendute? Su quale altare di
convenienze nascoste e di connivenze occulte i
dirigenti scolastici sono stati immolati e
un'intera categoria è stata data potenzialmente
in pasto ai dipendenti?
|