Errore
nel testo, la riforma Moratti torna al Senato
Corriere
della Sera - 7
febbraio 2003
Scuola:
sbagliati gli anni del piano finanziario, la legge
non può avere il sì definitivo della Camera
ROMA - La Riforma della scuola non potrà essere
approvata definitivamente dalla Camera. Dovrà
tornare al Senato. Nonostante la «blindatura».
Nel settimo e ultimo articolo c’è un errore
redazionale. Una svista da segnare con la matita
blu. Gli anni del piano finanziario sono
sbagliati. L’aula di Montecitorio sarà
costretta a modificare le date inesatte con un
emendamento. Un intervento che assomiglia a un
autogol, dopo che la Casa delle Libertà si era
imposta di ritirare tutti i suoi emendamenti per
accelerare l’iter della riforma. A questo punto
un nuovo passaggio a Palazzo Madama appare
inevitabile. E i tempi? «Nessun problema, si
tratta di una semplice formalità», dicono al
ministero dell’Istruzione. Ma nei corridoi di
viale Trastevere l’irritazione è forte. Nel
testo approvato dal Senato lo scorso autunno, dopo
sei mesi di discussione, si faceva riferimento
alla finanziaria vigente, cioè alla manovra del
2002. Ma per l’aula di Montecitorio, che tra
pochi giorni approverà la legge delega, la
Finanziaria di riferimento è quella del 2003. Se
Palazzo Madama avesse licenziato prima la
proposta, non sarebbe successo nulla. Ma così non
è stato. Comunque nessuno ha previsto le
conseguenze, nè al ministero nè alla Camera. E
la riforma della scuola è uscita dalla
commissione Cultura di Montecitorio come se il
tempo si fosse fermato. Risultato: un rinvio di
dieci giorni. Se tutto andrà bene.
G.Ben.
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