Cgil
Cisl Uil Scuola e Snals al Ministro: ritiro della
cm 49 sugli incarichi dirigenziali
Fonte:
sito web Cgil Scuola – 22 luglio 2003
Pubblichiamo la lettera unitaria
di Cgil Cisl, Uil Scuola e Sanls inviata al
Ministro del Miur in data 22 luglio 2003
riguardante la richiesta di ritiro della Circolare
n. 49 sul conferimento degli incarichi
dirigenziali.
Roma 22 luglio 2003
Testo lettera
Oggetto: ritiro C.M. 49 del 16 5
2003 avente ad oggetto “Conferimento e mutamento
incarichi
dirigenziali per l’anno scolastico 2003-2004”.
Con la presente CGIL-CISL-UIL
SCUOLA e SNALS-CONFSAL richiamano la Sua
attenzione sulla C.M. N. 49 del 16 maggio 2003
avente ad oggetto "Conferimento e mutamento
incarichi dirigenziali per l’a.s.
2003-2004", emanata dal MIUR Dipartimento per
i Servizi nel territorio- Direz. Generale del
Personale della Scuola e dell’Amministrazione
Ufficio V.
Ciò al fine di segnalare che
taluni contenuti della stessa disapplicano il
Contratto dell’Area V ed estendono la Legge
Frattini anche alla Dirigenza Scolastica.
La C.M. 49/2003, infatti,
recependo tardivamente e inopinatamente le
indicazioni contenute nella Circolare della
Funzione Pubblica 31 luglio 2002 "Modalità
applicative della legge sul riordino della
Dirigenza", definisce l’origine non
contrattuale dell’incarico dirigenziale e la sua
natura "provvedimentale", e, in quanto
tale, esclusivamente assoggettato alle regole
partecipative di cui all’articolo 7 della legge
241/90 e non più disciplinato dal Contratto.
Con una Circolare, quindi,
peraltro priva di adeguati riferimenti giuridici e
supporti argomentatitivi, si disapplica una parte
sostanziale del CCNL dell’Area V 1 marzo 2002 e
si avvia un indebito processo di delegittimazione
dei contenuti del comma 15 dell’articolo 21
della Legge 59/97 che, nell’attribuire ai Capi
d’Istituto la qualifica dirigenziale, ne ha
chiaramente individuato i tratti di specificità
che CGIL-CISL-UIL SCUOLA e SNALS-CONFSAL
considerano un valore e una risorsa per il
relativo esercizio professionale.
Cosicché la Circolare annulla
il carattere bilaterale dell’incarico e affida
esclusivamente all’Amministrazione la
prerogativa di definirne oggetto obiettivi e
durata, con l’ulteriore precisazione che la
durata stessa dell’incarico , come per la
Dirigenza Amministrativa, non può eccedere il
termine di cinque anni (teoricamente può essere
inferiore ad un anno e può cambiare di anno in
anno a discrezione del Direttore generale
dell’Ufficio scolastico Regionale).
Ci preoccupa fortemente, come
detto, l’assunzione da parte del MIUR del
principio della totale estensione, che
consideriamo impropria, della Legge 145/2002 alla
Dirigenza Scolastica per gli effetti che ne
derivano sull’intera disciplina degli incarichi,
non esclusa la possibilità di preposizione alle
istituzioni scolastiche di Dirigenti di altre
amministrazioni statali ovvero di persone di"
comprovata qualificazione professionale non
appartenente ai ruoli dirigenziali", con
l’unico vincolo delle aliquote all’uopo
stabilite dall’articolo 3 della citata legge
145/2002.
La C.M. 49/93 ha deliberatamente
ignorato, altresì, l’unanime espressione del
Parlamento, affidata ad uno specifico ordine del
giorno, con il quale ha impegnato il Governo a non
applicare alla Dirigenza Scolastica l’intero
articolo 3 della Legge 145/2002, in ragione della
tutela e dello sviluppo dei processi di autonomia
in atto nella scuola italiana.
Tutto ciò, peraltro, non potrà
non avere riflessi anche sull’intera questione
della valutazione della Dirigenza Scolastica, dal
momento che sul piano della individuazione degli
obiettivi e dei contenuti dell’incarico, stando
alle precisazioni della Circolare 49/2003,
potrebbe venir meno l’intervento attivo del
Dirigente Scolastico come espressione delle
esigenze del contesto e del Piano dell’Offerta
Formativa, disapplicando il contenuto essenziale
del CCNL 1 marzo 2002.
In un recente confronto con i
Gruppi Parlamentari della Camera e del Senato,
Deputati e Senatori intervenuti hanno sottolineato
l’incoerenza fra un impegno preso solennemente
dal Governo all’atto dell’approvazione della
Legge 145/2002, e sancito da un voto unanime del
Parlamento, e l’emanazione di una Circolare che
quell’impegno disattende e contraddice.
CGIL CISL UIL Scuola e SNALS
chiedono, per tutti i motivi suesposti, il ritiro
della Circolare al fine di affidare, nel rispetto
della volontà parlamentare, alla libera
dialettica contrattuale la regolazione della
materia costantemente finora trattata dal
Contratto di lavoro.
Le scriventi Organizzazioni
Sindacali, preannunciano fin d’ora, ove non
dovessero avere riscontro positivo sulla richiesta
di ritiro della Circolare in parola avanzata con
la presente, la prosecuzione di ogni utile
iniziativa non esclusa la stessa via
giurisdizionale.
In attesa di un sollecito
cortese riscontro
Distinti saluti
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