DirScol
e valutazione: prosegue la concertazione
Il
resoconto dell'incontro - svoltosi ieri al MIUR -
concernente i Dirigenti Scolastici, in materia di:
valutazione
trattamenti
pensionistici
Fonte:
sito web Cisl Scuola - 24 aprile 2003
Si
è svolto ieri, 23 aprile, il preannunciato
incontro al MIUR avente all'o.d.g.
due distinte questioni:
- la contestazione della nota operativa EDS sul
trattamento pensionistico dei Dirigenti
Scolastici
- la prosecuzione, in sede concertativa, del
confronto sul Documento concernente i "Criteri
generali per la valutazione della prestazione
dei dirigenti scolastici".
La prima questione riguarda fondamentalmente la mancata
inclusione dell'I.I.S tra le voci stipendiali
concorrenti alla determinazione della base
pensionistica, sulla quale si applica la
maggiorazione del 18%.
Su questa materia l'INPDAP, attraverso
l’Informativa n. 21 dello scorso 14 marzo -
facendo esplicito riferimento alla procedura S7
contenuta nel supporto magnetico predisposto dal
MIUR per il tramite dell'EDS - ha impartito alle
sedi periferiche un indirizzo operativo tendente
ad escludere, per le pratiche pensionistiche con
decorrenza diversa dal 1° settembre 2003,
l'Indennità Integrativa Speciale dalla
maggiorazione del 18%, disponendo quindi
un’ingiustificata e illegittima discriminazione
dei pensionati 2001 e 2002, cui invece deve essere
integralmente applicato il CCNL 1° marzo 2002.
Ciò "in attesa di ulteriori indicazioni
in merito".
Come CISL Scuola - denunciando
l'infondatezza e l'arbitrarietà sia della nota
operativa dell'EDS che del comportamento dell'INPDAP
- abbiamo preteso un intervento urgentissimo del
MIUR, cui compete la diretta responsabilità della
corretta applicazione del CCNL, per l'immediato
ripristino delle procedure di computo della base
pensionistica da erogare ai pensionati 2001 e
2002.
In tal senso, abbiamo preso positivamente atto
dell'impegno dell'Amministrazione (che ci
riserviamo, naturalmente, di verificare) di
attivarsi affinché ai dirigenti scolastici sia
garantito lo stesso trattamento pensionistico
riservato ai dirigenti amministrativi delle altre
aree contrattuali, essendo del tutto analoghe le
disposizioni sancite dai rispettivi contratti,
anche per quanto concerne il trattamento
pensionistico della retribuzione accessoria.
Abbiamo, inoltre, nuovamente sollecitato
l'emanazione della Circolare contenente i
necessari chiarimenti agli Uffici scolastici
regionali sulle materie analiticamente indicate
nel precedente messaggio
del 17 aprile 2003, il cui annuncio
ha momentaneamente bloccato le procedure di
erogazione della retribuzione di posizione
spettante; ciò, di conseguenza, ha dilatato
ulteriormente i tempi di applicazione del CCNL,
provocando indignazione e sconcerto in Categoria.
*
* * * *
Sulla ”valutazione”, l'Amministrazione
ha presentato un nuovo Documento (il cui testo
è rinvenibile nel “file” allegato) - "rielaborato
a seguito dell'incontro del 16 aprile 2003"
- che pur accogliendo alcune osservazioni delle
OO.SS. rappresentative, insiste ancora sulla
previsione di tre livelli di standard (da
migliorare, di apprezzamento, di eccellenza),
determinati per ciascuna delle previste 5 o 6 aree
di valutazione sulla base dei "risultati
conseguiti" e della "significatività
e coerenza dei risultati rispetto agli obiettivi
raggiunti " (?), cui correlare le
percentuali di differenziazione della retribuzione
di risultato.
Abbiamo apprezzato, come CISL Scuola la
disponibilità dialogica dell'Amministrazione, che
si rende pienamente conto dei rischi di imporre un
modello valutativo non condiviso e quindi
rifiutato dalla Categoria; abbiamo riaffermato,
tuttavia, la netta contrarietà all'introduzione
di qualsiasi modello valutativo che non sia
inizialmente proposto in via sperimentale, e
quindi aperto a tutti gli "aggiustamenti"
in progress suggeriti dalla concreta
esperienza sul campo, e che non possa -
conseguentemente - produrre effetti differenziati,
salvo in caso di esiti negativi, certificati a
conclusione delle procedure di garanzia previste
dall'art. 27 del CCNL.
In sostanza si è approdati ad alcune sostanziali
condivisioni:
- la
procedura valutativa deve essere avviata
nell'anno scolastico 2003/04
- la
base per definire il modello valutativo può
essere identificata nel report finale
della ricerca condotta dall'Università
"Bicocca" di Milano, opportunamente
semplificata
- la
valutazione non deve avere preminenti ed
esclusive finalità selettive/sanzionatorie/discriminatorie
bensì proporsi quale strumento di
individuazione di eventuali "carenze"
negli approcci gestionali alle varie aree di
attività, individuate - a partire da un
responsabile e consapevole esercizio di
autovalutazione - in relazione
all'espletamento delle funzioni dirigenziali
scolastiche
- il
processo valutativo deve essere accompagnato e
sostenuto dall'attivazione di specifiche
iniziative formative che vedano
contestualmente coinvolti valutatori e
valutandi e deve essere oggetto di periodiche
e costanti azione di monitoraggio.
Noi
sosteniamo che la dicitura proposta
dall'Amministrazione "in prima
applicazione" sia sostituita o integrata
da "in via sperimentale".
Siamo contrari, fino alla conclusione della fase
sperimentale, alla differenziazione retributiva
legata agli standard, in alternativa ai
quali proponiamo due soli livelli:
positivo/negativo.
Si possono prevedere, nell'ambito di una
prestazione positiva, differenziazioni retributive
solo in presenza di risorse economiche tali da
risultare effettivamente significative e
gratificanti e, condizione ancor più decisiva,
allorché la sperimentazione sul campo (nel giro
di uno o due anni) abbia consentito di testare lo
strumento valutativo e si disponga, quindi, di un
modello condiviso, di procedure certificate e di
uno staff di valutatori adeguatamente formati,
riconosciuti e apprezzati.
Sono queste, per noi, condizioni indispensabili
per procedere ad una diversificazione degli esiti
della valutazione, dai quali possano derivare a più
elevati livelli di professionalità riconoscibili
effetti giuridici ed economici, in un clima di
piena trasparenza, imparzialità e legalità
dell'azione amministrativa.
I dirigenti MIUR hanno preso nota delle ulteriori
osservazioni delle OO.SS. rappresentative, con
l’impegno di una attenta riflessione.
Il successivo incontro, in materia, è stato
calendarizzato per martedì 6 maggio 2003
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