Il
resoconto dell'incontro - svoltosi ieri al MIUR -
in tema di
1)
valutazione DirScol: ancora aperto il confronto
2)
concorso "riservato": rinuncia alla
rideterminazione dei posti
Fonte:
Cisl Scuola - 21 febbraio 2003
L'incontro
di ieri, 20 febbraio, al MIUR sulla sequenza
contrattuale relativa ai criteri per
l'attribuzione della retribuzione di risultato, si
è rivelata ancora interlocutoria poiché
l'Amministrazione - pur rendendosi conto
dell'impossibilità di avviare una procedura
valutativa totalmente rispettosa dei vincoli
contenuti nell'art. 27 del CCNL
1° marzo 2002 - insiste perché
fin dal corrente anno scolastico si dia avvio a
concrete "azioni" funzionali
all'avvio in forma sperimentale di un processo di
valutazione dei dirigenti scolastici.
Per "imporre" agli Uffici
Scolastici Regionali gli atti propedeutici alla
gestione a ”regime" della
valutazione, come viene sostenuto dalla Direzione
Generale del Personale del MIUR, è necessaria la
stipula del Contratto, peraltro indispensabile
anche ai fini dell'utilizzo delle risorse
destinate a tale istituto.
Si sta discutendo, quindi, in che modo impiegare i
mesi residui dell'a.s. 2002/03 perché si avviino,
sperimentalmente e su base volontaria, alcuni
aspetti parziali della procedura valutativa, con
particolare riferimento all'individuazione e alla
formazione dei valutatori di "prima
istanza".
Ciò sarà per noi possibile, e con le modalità
indicate, solo a patto di una conclusione della
sequenza negoziale, con la quale si disponga la
distribuzione generalizzata (cioè a tutti i
dirigenti scolastici) della retribuzione di
risultato per il 2002/03, nella misura stabilita
dal CCNL e ribadita dal CIN (non inferiore al
20% della retribuzione di posizione in atto
percepita…).
La CISL Scuola - mentre il MIUR continua a “spingere”
per una forma di sperimentazione per il corrente
anno - insiste perché non si faccia riferimento
ad essa ma piuttosto ad una procedura che
consenta, sempre su base volontaria e senza
produrre conseguenze economiche, di testare alcuni
strumenti che, coerenti con il percorso valutativo
da introdurre a regime, potranno essere assunti
come valida esperienza per la procedura stessa.
L'Amministrazione si è riservata una nuova
proposta.
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* * * *
A
margine della riunione, che avrà quindi un
prosieguo, si è appreso che per il concorso
riservato ai presidi incaricati “triennalisti”
cade il proposito di una riapertura dei termini
del Bando. Questa evenienza, verrebbe, infatti -
dall'Ufficio Legislativo del MIUR - considerata ad
alto rischio in quanto soggetta a più che
prevedibili censure degli organi di controllo
(oltre che ad eventuale contenzioso di soggetti
interessati).
Si tratta di una marcia indietro
dell'Amministrazione, che non intenderebbe più
porre mano alla rideterminazione dei posti di
accesso al Corso di formazione (con il ventilato
aumento del 10% di quelli messi a concorso);
salterebbe così la garanzia di occupare tutti i
1500 posti.
Si impone, ora, l'emanazione del bando del
concorso ordinario e per questo obiettivo la CISL
Scuola continuerà a battersi.
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