Da
oggi un milione di lavoratori della scuola ha un
buon contratto
Comunicato
stampa di Enrico Panini
Fonte:
sito web Cgil Scuola - 16 maggio 2003
Da oggi, finalmente, i
lavoratori della scuola hanno un buon contratto di
lavoro.
Questo risultato arriva dopo sei
lunghi mesi di trattativa, uno sciopero generale,
diverse iniziative di mobilitazione messe in campo
in questi mesi.
Mobilitazione e lotta si sono
rese necessarie per sbloccare una situazione molto
difficile e piena di ostacoli, caratterizzata da
tentativi di ogni genere tesi a condizionare
pesantemente ed in modo negativo le soluzioni
contrattuali o a mettere in pericolo la possibilità
stessa di chiudere la contrattazione.
Questi tentativi sono stati
messi in campo, con pervicacia, fino a pochi
minuti prima della sottoscrizione definitiva.
L’azione della Cgil Scuola e
delle altre organizzazioni sindacali ha consentito
di acquisire risultati importanti e significativi
per i lavoratori.
Il contratto conferma, pur in
mezzo a tante difficoltà, un processo di
valorizzazione del lavoro nella scuola statale e
ribadisce, mediante scelte contrattuali
innovative, che i valori della scuola pubblica si
basano sulla cooperazione, sul coinvolgimento,
sulla responsabilità.
In sintesi i principali punti
sui quali abbiamo trovato l’intesa con l’Aran
sono i seguenti:
- 147 euro di aumento medio mensile a regime per
gli insegnanti
- 93 euro di aumento medio mensile a regime per
gli ata
- incrementate le retribuzioni accessorie
- potenziato il funzionamento delle scuole
autonome per dare opportunità migliori al
lavoro di docenti e ata
- snellite e semplificate alcune centinaia di
norme per rendere più trasparente le regole
che riguardano il rapporto di lavoro
- rese più veloci le modalità per far avere
alle scuole le risorse utili per retribuire
l’attività;
- mantenuta e valorizzata la struttura della
contrattazione e difesi i diritti del
personale.
Nei prossimi giorni avvieremo la
consultazione unitaria che, con migliaia di
assemblee, raggiungerà oltre 10.000 luoghi di
lavoro per illustrare e discutere i risultati
raggiunti.
Contemporaneamente crescerà la
nostra iniziativa per difendere la scuola
pubblica, per bloccare la riduzione degli organici
ed i pesanti interventi sulle cattedre, per
imporre una politica verso i lavoratori precari.
Roma, 16 maggio 2003
|