Consip
Dalla Corte dei Conti un giudizio molto severo
Fonte:
sito web ANP – 23 luglio 2003
La
Corte dei Conti censura severamente, nel metodo e
nel merito, il meccanismo delle procedure di
acquisto obbligatorio di beni e servizi da parte
delle pubbliche amministrazioni - tra cui le
scuole autonome - tramite le convenzioni Consip.
Lo fa in una corposissima relazione, recentemente
approvata dalla sezione centrale di controllo, che
elenca le numerose anomalie riscontrate (p.es
la formazione di "cartelli"
oligopolistici fra fornitori), gli sprechi
constatati (tra cui la scadente qualità dei
materiali acquisiti), i risultati paradossali raggiunti
(a causa dei ritardi insiti nel meccanismo alcuni
tipi di beni, al momento in cui vengono consegnati
all'utente finale, hanno un prezzo di mercato
inferiore a quello convenzionato). Queste le
principali disfunzioni che risultano dall'analisi
condotta dalla Corte sugli acquisti effettuati,
per questa via, dalle pubbliche amministrazioni
italiane.
Si tratta di un'autorevolissima conferma - da
noi sollecitata alla stessa Corte con una lettera
del 19 febbraio scorso - delle critiche e dei
dubbi che, sin dall'entrata in vigore della
procedura, avevamo avanzato in tutte le sedi circa
le gravi difficoltà gestionali che le scuole ed i
loro dirigenti avrebbero trovato sulla loro
strada, come in effetti si è poi verificato (si
vedano i comunicati apparsi su questo sito nei
giorni 18
febbraio e 19
febbraio 2003, nonchè l'articolo "Il
caso Consip e le scuole" pubblicato su AeD n.
1-2-3/2003).
Non ci sono ora più alibi - per il Governo - per
rinviare una profonda revisione del meccanismo che
presiede agli acquisti "centralizzati",
che peraltro già traspare come volontà politica
nel corso dell'audizione
alla Camera del Viceministro dell'Economia
Baldassarri, di cui abbiamo dato recentemente
notizia.
Per parte nostra rivendichiamo il merito di aver
contribuito, con le nostre denunce e prese di
posizione in ogni sede, a far maturare la
consapevolezza delle distorsioni insite nel
meccanismo, cui dovranno necessariamente seguire
gli opportuni ripensamenti sul piano normativo.
P.S. - Chi vorrà cimentarsi nella lettura della relazione
della Corte (un po' lunga a scaricarsi, ma
dotata di un comodo indice generale "cliccabile"
per capitoli) inutilmente cercherà - fra le
osservazioni e le critiche espresse dai vari
Ministeri auditi dalla Corte, riportate nel
documento - quelle del MIUR. E questo nonostante
le assicurazioni che più volte ci sono state date
da dirigenti dello stesso MIUR circa gli
interventi che sarebbero stati messi in atto per
ottenere una sostanziale modifica delle norme in
questione.
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