ORDINI
DEL GIORNO PRESENTATI AL CONGRESSO
Ordine del Giorno n.1
«Premesso
·
che le istituzioni scolastiche di
secondo grado assistono annualmente all'ormai
rituale fenomeno della occupazione dei locali ad
opera degli studenti;
·
che gli spazi temporali tolti al
tempo scuola risultano sempre più spesso
eccessivi;
·
che i capi d'istituto, pur
rispondendo dei risultati, non possono garantire né
la tutela del patrimonio, né la sicurezza
all'interno delle scuole occupate;
·
che parimenti disarmate si
dichiarano le Forze dell'Ordine, anche in presenza
di preoccupanti rischi per l'ordine pubblico;
·
che i principi cui gli allievi si
ispirano si appalesano sempre più confusi,
contraddittori e dicotomici;
Considerato
·
che i Dirigenti Scolastici, pur
convinti che le istanze dei giovani debbano essere
intelligentemente ascoltate e che l'inibizione
delle meravigliose energie adolescenziali,
preziose risorse per l'intera società, sarebbe
pedagogicamente errata;
·
che tuttavia i Dirigenti stessi non
possono non prendere atto della diffusa e
diseducativa accettazione passiva che pervade
allievi, genitori e docenti, in ciò che ormai è
divenuto ciclico evento stagionale, tanto banale,
naturale e scontato quanto la tradizionale e
contemporanea raccolta delle olive;
·
che, paradossalmente, la protesta
studentesca contro la scuola privata, se
istituzionalizzata nel tempo, scoordinata nei modi
e caotica nei risvolti operativi, si traduce in
negazione di quel diritto allo studio a parole
rivendicato, nonché danno per l'immagine della
scuola pubblica, sempre più vista dalle famiglie
come inaffidabile, impotente ed incapace di
garantire i più elementari canoni di disciplina
sociale;
Ritenuto
·
che alle assenze più o meno
motivate da scioperi, proteste, autogestione e
quant'altro, vadano aggiunte le sempre più
numerose assenze collettive di singole classi, i
lunghi ponti autonomamente decisi, le normali
fughe dalle interrogazioni (spesso troppo
tollerate dalle famiglie) e le normali assenze per
malattia;
·
che il processo d'apprendimento
viene in tal modo continuamente interrotto, con
una consequenziale pessima ricaduta sul profitto:
·
che in tutti i bandi, sia regionali
che nazionali dei progetti di obbligo formativo,
post-diploma o IFTS l'obiettivo formativo non è
raggiunto dai discenti che superano il 20% delle
assenze considerando, così, la frequenza un
requisito fondamentale
Il Congresso segnala alla
Presidenza dell'Associazione la necessità di
analizzare attentamente il fenomeno ed assumere
una posizione tendente a garantire il rispetto del
tempo scuola».
Approvato con 1 astenuto e 1 contrario
Ordine
del Giorno n.2
«I Dirigenti Scolastici, nella
loro veste e nella loro responsabilità
professionale richiamano con forza
l'Amministrazione scolastica alla necessità della
loro presenza, a pieno titolo, nella delegazione
di parte datoriale in sede di contrattazione del
rimanente personale scolastico.
In tale sede, sarà compito dei Dirigenti
Scolastici promuovere l'adozione di accordi di
alto profilo, che valorizzino tutte le migliori
qualità del personale, e in particolare facciano
emergere, riconoscano, promuovano e sviluppino le
più elevate professionalità in grado di assumere
ruoli organizzativi e promozionali con
responsabilità definite e riconosciute.»
Approvato all'unanimità
Ordine
del Giorno n.3
«Il Congresso, ritenendo
l'unicità della funzione dirigenziale impegna
la presidenza a trattare l'eliminazione di
ogni distinzione di funzione all'interno della
dirigenza della scuola»
Approvato all'unanimità
Ordine
del Giorno n.4
«Il VI
Congresso Nazionale dell'Anp, nel fare proprie le
valutazioni e le proposte del Presidente Nazionale
espresse nella relazione introduttiva a proposito
della normativa sulla sicurezza delle scuole,
esprime la massima solidarietà ai colleghi
dirigenti e al personale della scuola della
provincia di Campobasso per i recenti lutti
provocati dal terremoto.
Approva incondizionatamente l'iniziativa assunta
dall'Anp e dalla Presidenza del Consiglio Comunale
di Catania che propongono la raccolta di firme in
calce ad una petizione per porre il problema
dell'adeguamento degli edifici scolastici alle
norme di sicurezza quale priorità assoluta delle
forze di governo nell'utilizzo delle risorse»
Approvato all'unanimità
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