A.N.DI.S.

DIRETTIVO NAZIONALE

Formia 3-4 febbraio 2001

Ordine del giorno

VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

Fonte: Sito web ANDIS

Il Direttivo nazionale dell’ANDIS, riunitosi a Formia, nei giorni 3 e 4 febbraio 2001, dopo approfondita analisi sugli esiti della valutazione dei Capi d’istituto, rilevati sul territorio nazionale nell’anno scolastico 1999-2000, prende atto delle proteste diffuse e ampiamente documentate avverso tali esiti, condividendone nel complesso il disagio, l’indignazione e la frustrazione per i seguenti motivi:

· il procedimento esclusivamente cartaceo si è rivelato meramente teorico e virtuale;
· gli strumenti, inadeguati e inattendibili, hanno prodotto paradossali risultati in termini di disomogeneità e arbitrarietà, da zona a zona e da nucleo a nucleo;
· l’attribuzione dei punteggi assegnati ai Dirigenti scolastici è stata poco rispettosa della riservatezza, esponendo in taluni casi i singoli a discredito professionale con conseguente caduta di immagine della istituzione scolastica.

Per quanto sopra, il Direttivo nazionale chiede alle OO.SS. e al Governo, in particolare, che gli esiti di detta valutazione vengano dichiarati formalmente nulli a tutti gli effetti giuridici, economici e di carriera.

Nel contempo, il Direttivo nazionale, ritenendo assolutamente inadeguata la procedura della graduazione obbligatoria e generale di tutti i Dirigenti scolastici, a causa della specificità del ruolo, in termini di esposizione pubblica sul territorio e, comunque, ribadendo la legittimità della valutazione dei medesimi, propone che il nuovo sistema della valutazione stessa si fondi sui seguenti presupposti e si articoli nelle seguenti fasi:

a. la valutazione di efficienza - in una prima fase - dovrà riguardare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 286\99, i processi attivati e, in particolare, i "comportamenti relativi allo sviluppo delle risorse professionali, umane e organizzative assegnate";
b. in seconda fase, come già proposto in precedenti documenti di questa Associazione, la procedura di valutazione dovrà riguardare l’apprezzamento di risultati di eccellenza, cui potranno partecipare, su richiesta volontaria, quei dirigenti scolastici che ritengano di aver conseguito esiti rilevanti, originali e professionalmente socializzabili.

L’esito positivo conseguito nella "valutazione di efficienza" di cui al punto a) si ritiene debba garantire l’accesso alla retribuzione di risultato, secondo parametri definiti in sede contrattuale, così come previsto negli altri contratti della dirigenza pubblica.

La "valutazione di eccellenza", di cui al punto b), si ritiene debba attivare un ulteriore riconoscimento economico, anch’esso definibile contrattualmente.

c. il procedimento della valutazione, come previsto dal comma 2 del già citato art. 5 del D.Lgs. 286\99, non potrà prescindere dalla diretta conoscenza delle attività del valutato da parte del valutatore;
d. gli stessi strumenti di valutazione dovranno essere rivisti e, soprattutto, mirare a una chiara definizione dei processi, degli obiettivi e dei risultati;
e. dovranno, altresì, esser rivisti la composizione e il funzionamento dei nuclei di valutazione, previo accertamento delle competenze professionali possedute e, quindi, di un’adeguata formazione in ordine alla complessità e specificità dell’istituzione scolastica e della dirigenza ad essa preposta.

Nella piena consapevolezza che la complessa materia valutativa necessita di ulteriori approfondimenti, l’Associazione si impegna, a tutti i livelli, ad elaborare ulteriori contributi.

Chiede, infine, che - nell’attuale fase transitoria - il periodo di riferimento per la valutazione debba essere eccezionalmente di carattere biennale (2000\2001 - 2001-2002), atteso che, a tutt’oggi, i meccanismi valutativi non sono stati ancora avviati e mancano del tutto i presupposti contrattuali per un loro avvio.

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Approvato all’unanimità.

Formia, 4 febbraio 2001

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