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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

  - AL M.I.U.R.

Viale Trastevere, 76

00157 ROMA

- ALLA DIREZIONE GENERALE REGIONALE PER IL  PIEMONTE

Via Pietro Micca, 20

10122 TORINO

-          ALLA DIREZIONE GENERALE REGIONALE

CENTRO SERVIZI AMINISTRATIVI

Via Coazze, 18

10138 TORINO

-          ALLA C.I.S.L..-SCUOLA SEGRETERIA REGIONALE

Via Volturno,11/e

10100 TORINO

-          ALLA C.G.I.L. -SCUOLA SEGRETERIA REGIONALE

Via Pedrotti, 5

10100 TORINO

- ALLA UIL-SCUOLA SEGRETERIA REGIONALE

Via Bologna, 11

10152 TORINO

- ALLO SNALS- SEGRETERIA REGIONALE

Via Cibrario, 33

10100 TORINO

-          ALL’A.N.P. SEGRETERIA PROVINCIALE

c/o I.T.C. Rosa Luxemburg

Corso Caio Plinio, 6

10127 TORINO

-          ALL’A.S.A.P.I.

c/o Itis “Avogadro”

Corso San Maurizio, 8

10124 TORINO

- AL QUOTIDIANO “LA STAMPA”

c.a. Dott. Martinrengo

Via Marengo, 32

10126 TORINO

- AL QUOTIDIANO “LA REPUBBLICA”

c.a. Dott. Trabucco

Via Roma, 305

10123 TORINO

OGGETTO: DOCUMENTO CONGIUNTO DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

A.N.D.I.S –A.C.A.D.I.S SULLA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA DELLE ISTITUZIONI  SCOLASTICHE

Il presente documento, frutto di incontri e di confronti congiunti, intende evidenziare le condizioni di emergenza in cui si trovano ad operare le Istituzioni scolastiche sotto il profilo amministrativo.

A fronte  di una situazione grave e più volte denunciata non è corrisposta una sufficiente presenza in termini di supporto e di solidarietà  da parte dell’Amministrazione scolastica nelle sue diverse articolazioni.

Le conseguenze potrebbero essere, in un immediato futuro, la paralisi dell’attività amministrativa, con pesanti ripercussioni anche sull’attività didattica e la perdita di credibilità e di immagine  delle Istituzioni scolastiche pubbliche.

Del resto il contesto di riferimento è seriamente preoccupante. Da diversi anni ormai la scuola sconta difficoltà crescenti, strettamente connesse ad un impulso riformatore sempre più condizionato dai mutamenti politici e dalle esigenze di contenimento della spesa pubblica.

Il termine “razionalizzazione”, introdotto qualche anno fa per evidenziare la necessità di eliminare gli sprechi e di ottimizzare le risorse,   continua ad essere al centro dell’interesse dell’Amministrazione anche in queste settimane in cui viene discussa e definita, in una logica di puro e semplice contenimento della spesa, la Legge finanziaria per il 2003. Il nuovo dispositivo legislativo, ricollegandosi al D.L. 212/2002, già in vigore,   affronta   numerosi aspetti che  interessano direttamente il sistema istruzione.  I più importanti toccano:

·         I docenti in situazione di soprannumerarietà, appartenenti a classi di concorso che presentino esuberi di personale rispetto ai ruoli provinciali chiamati a partecipare a corsi di riconversione;

·         Il funzionamento degli Uffici Scolastici Regionali;

·         Le “colmatura” delle cattedre costituite con orario inferiore alle 18 ore;

·         La restituzione ai compiti di istituto del personale A.T.A. utilizzato presso i Distretti scolastici, a partire dall’a.s. 2003/04;

·         La revisione delle modalità di accertamento delle condizioni e di utilizzo del personale docente dichiarato inidoneo alla propria funzione per motivi di salute;

·         La razionalizzazione dei posti di sostegno in deroga;

·         La riduzione del 6% dei posti in organico di personale ATA appartenente al profilo dei Collaboratori scolastici con conseguente sempre più ricorso all’esternalizzazione dei servizi generali e amministrativi;

·         Le iniziative dirette alla valorizzazione professionale del personale docente, subordinate al conseguimento delle economie derivanti dalla revisione delle inidoneità.

Le tematiche toccate dalle ultime disposizioni legislative già emanate e in itinere rendono ancora più delicata  una situazione già   estremamente preoccupante. Sotto questo aspetto sia l’Andis che l’Acadis, congiuntamente per gli aspetti comuni, e separatamente per i risvolti afferenti la tipologia di personale che rappresentano, richiedono all’Amministrazione scolastica un confronto serio ed aperto finalizzato alla ricerca di soluzioni adeguate per affrontare le ulteriori difficoltà di gestione rappresentate dal nuovo scenario normativo.

Particolarmente urgenti appaiono gli interventi richiesti dagli scriventi per affrontare la  situazione di estrema difficoltà in cui versano gli uffici amministrativi, chiamati ad istruire e definire  i sempre più numerosi e complessi procedimenti che hanno caratterizzato un processo di riforma e di decentramento sovente più burocratico e cartaceo che sostanziale.

Le problematiche più gravi afferiscono alle seguenti tematiche.

Organici personale amministrativo

·         Inadeguatezza degli organici.

La carenza di risorse umane inficia gravemente l’organizzazione degli Uffici di Segreteria e l’espletamento dei procedimenti amministrativi.Le segreterie con poche unità di personale, in particolare le Direzioni Didattiche e gli Istituti Comprensivi, non riescono, ormai, a far fronte all’ordinaria amministrazione.

·         Iniqua distribuzione delle unità di personale amministrativo

Si richiede una rideterminazione degli organici e/o  una loro più equa  ridistribuzione  tra tutte le tipologie di Istituzioni scolastiche, chiamate ormai dall’ ”autonomia” ad occuparsi degli stessi adempimenti amministrativo-contabili-fiscali.

     ·      Revisione della disciplina delle funzioni aggiuntive

Si richiede una completa revisione delle norme di individuazione e attribuzione degli incarichi per funzioni aggiuntive, introducendo elementi di discrezionalità tendenti a valorizzare le abilità effettive e a ridurre i meccanismi automatici; in particolare quelli legati alla sola valutazione delle anzianità e dei titoli. Occorre superare la logica “burocraticistica” della graduatoria a favore della logica “della competenza e attitudine professionali”.

In quest’ottica si chiede che la  funzione aggiuntiva di  vicario del Direttore S.G.A. sia vincolata al parere favorevole del Direttore S.G.A.,  data la delicatezza di tale incarico per i suoi risvolti con delicate  responsabilità di natura patrimoniale e contabile.

 

·         Gestione del Sistema Informatico (SIMPI)

Appare inaccettabile che per giustificare il taglio alle dotazioni organiche del Personale A.T.A., determinate automaticamente dal Sistema Informativo secondo parametri e disposizioni attualmente in vigore, dopo l’inserimento da parte delle Istituzioni scolastiche  dei dati numerici di riferimento (numero alunni, plessi ecc ) l’Amministrazione abbia operato senza assolutamente consultare né informare le stesse Istituzioni scolastiche,  direttamente nel Sistema ed abbia variato  inspiegabilmente tali dati codificando una situazione non corrispondente a quella di fatto  ( ad esempio per gli Istituti Comprensivi è stato ridotto arbitrariamente il numero dei plessi).

Le dotazioni informatiche appaiono peraltro non adeguate per numero e tipologia. I programmi non facilitano lo svolgimento del lavoro, gli aggiornamenti sono in costante ritardo e l’assistenza tecnica è spesso carente.

 

·         Reclutamento del Personale

Alla luce delle innovazioni, dei cambiamenti e delle trasformazioni in atto nel sistema istruzione le norme attualmente in vigore, in materia di reclutamento del Personale ATA, appaiono sicuramente superate. E’ sconcertante, ad esempio, che il reclutamento del personale amministrativo avvenga ancora privilegiando la provenienza dal profilo inferiore, previo superamento di una prova pratica di dattilografia, quando l’esercizio di tale professionalità richiede almeno una conoscenza di base  di diritto amministrativo e degli strumenti informatici.

Formazione

·         Aggiornamento e riqualificazione del personale

Il decentramento di competenze e le nuove responsabilità da esso derivanti rendono  improcrastinabile un’adeguata e seria attività di formazione del personale amministrativo.

Perché sia veramente efficace e funzionale all’erogazione di un valido servizio all’utenza la formazione deve essere  realizzata con il concorso  attivo dell’Amministrazione e del personale interessato,  anche attraverso le associazioni di categoria e le OO.SS.

Di fronte a un tema così rilevante  è importante confrontarsi immediatamente con l’Amministrazione per discutere in merito alla programmazione e organizzazione di attività formative che possano determinare una  crescita delle professionalità e una ricaduta in termini di       qualità, di efficienza ed efficacia sul servizio scolastico

 Finanziamenti alle Istituzioni scolastiche

·          Incertezze,ritardi e norme inadeguate.

   L’anno finanziario 2002 si sta concludendo e a tutt’oggi non si hanno certezze   di contributi  mentre le erogazioni avvengono con il contagocce, con lentezza inaccettabile e senza l’indicazione della loro provenienza .  Nè si hanno notizie delle entrate previste nel programma annuale e della riscossione dei molti residui attivi dell’anno finanziario 2001, finanziamenti che sono già stati utilizzati per  far fronte agli  impegni di spesa e per garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche.

In questa situazione la predisposizione e l’approvazione del bilancio di previsione 2003, che prevedono termini temporali al 31 ottobre e 15 dicembre, non potranno essere rispettati perché gli Uffici Scolastici Regionali non hanno ancora comunicato “la dotazione certa di risorse” così come sancito dal nuovo regolamento di contabilità (D.I. n. 44).

In questa situazione la predisposizione e l’approvazione degli atti attinenti la progettazione delle Istituzioni scolastiche e della loro offerta formativa è materialmente impossibile.

In questa situazione l’autonomia resta solo teoria inapplicata che  impedisce un’adeguata erogazione del servizio scolastico.

Eppure le problematiche denunciate non sono irrisolvibili e le soluzioni possibili non sarebbero un aggravio per la finanza pubblica. Ad esempio per la quantificazione della dotazione certa da assegnare alle Istituzioni scolastiche basterebbe individuare parametri adeguati  (fissi e variabili per le singole tipologie di scuole)  e definire tempi certi per le erogazioni. I finanziamenti spettanti, già calcolati dalle scuole, potrebbero essere erogati in tre quote uguali quadrimestrali: entro il 20 settembre, il 20 gennaio e il 20 maggio; per la definizione delle assegnazioni basterebbe indicare nella causale del bonifico inviata all’Istituto cassiere cui è affidato il conto della Scuola “finanziamento riferito a………di cui alla Circ. n. …del….”

·         Flussi di cassa

Il problema del ritardo dell’erogazione delle risorse finanziarie alle Istituzioni scolastiche si è via via sempre più aggravato in questi ultimi anni a causa delle norme sui flussi di cassa.

I flussi di cassa non consentono alle Istituzioni scolastiche assunzioni di impegni di spesa corrispondenti alle previsioni di bilancio e determinano un rilevante aumento di residui passivi e residui attivi di incerta esazione.

Per queste motivazioni si richiede la sospensione delle norme sui flussi di cassa.

·         Riforma dell’Amministrazione

L’istituzione degli Uffici Scolastici Regionali, diventati autonomi centri di responsabilità amministrativa e il mantenimento delle strutture provinciali quali i Centri Servizi Amministrativi hanno determinato in materia di erogazione dei flussi finanziari, un aumento dei passaggi burocratici e un allungamento dei tempi di attesa. Se prima il passaggio avveniva dal Ministero ai Provveditorati e da questi alle scuole, ora il passaggio avviene dal Ministero agli Uffici Scolastici Regionali, ai CSA ed infine alle scuole.

·         Dotazione finanziaria di istituto

Il “Budget d’Istituto senza vincolo di destinazione” previsto dal D.I. n. 44,  principio cardine del nuovo regolamento di contabilità perché da’ alle Istituzioni scolastiche la possibilità di individuare e programmare autonomamente la gestione del servizio scolastico in termini di risorse, è un principio rimasto sulla carta che non è possibile applicare.

I finanziamenti che prima erano vincolati, continuano ad essere vincolati.  L’unico finanziamento che prima non era vincolato (l’irrisorio contributo per il funzionamento) continua ad essere l’unico finanziamento non vincolato.

 Rapporto Amministrazione – Istituzioni scolastiche

·         Collaborazione  e  raccordo

Poichè il “cambiamento radicale” che sta vivendo il mondo della Scuola investe tutti i soggetti che ne fanno parte, si impone una collaborazione stretta e una complessiva ridefinizione del sistema di rapporti tra gli uffici periferici ( Direzione Regionale, C.S.A. ) e le Istituzioni scolastiche, che sono ormai diventate a tutti gli effetti, dall’1/9/2000, soggetti legittimati ed autonomi. In tale nuovo contesto non è ipotizzabile demandare semplicisticamente  alle scuole tutta una serie di incombenze espletate in precedenza dagli uffici periferici dell’ Amministrazione (pensioni,ricostruzioni di carriera, contratti, trasmissione dati per via telematica, inserimento dati al S.I.M.P.I.) senza che alle stesse sia fornito l’indispensabile supporto formativo e informativo.Né puo’apparire accettabile un’attività, da parte della stessa Amministrazione, prevalentemente volta a sanzionare inadempienze e irregolarità formali alle istituzioni scolastiche.

D’altro canto i nuclei previsti dalle disposizioni legislative da costituire a cura dell’Amministrazione,  per supportare le Istituzioni scolastiche, non solo per alcune materie risultano non ancora istituzionalizzati, ma ove istituiti, spesso non si sono rivelati in grado di assolvere alla finalità di supporto,  sia per l’estrema  difficoltà di mettersi in contatto con loro,  sia perché le risposte ai problemi posti sono spesso insoddisfacenti e contraddittorie.

Solo un confronto costante e fattivo  fra Istituzioni scolastiche,  Amministrazione,

Organizzazioni sindacali e Associazioni professionali, a partire dai temi sopra richiamati e improntato alla condivisione degli obiettivi istituzionali propri del servizio scolastico pubblico, unitamente a irrinunciabili e sostanziali modificazioni della disciplina del rapporto di lavoro e dell’assetto organizzativo e operativo, può a questo punto evitare il collasso del sistema pubblico di istruzione per inadeguatezza di risorse umane, finanziarie e strumentali e per eccesso di burocratizzazione.

  Torino, 18.11.2002

Per l’A.N.D.I.S.  F.TO Nicola PUTTILLI

Per l’ACADIS F.TO Michele CONSIGLIO

 

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