"Palena, viaggio nella memoria" è lieta di ospitare nel proprio sito una meritevole iniziativa che si svolge sia nella versione stampata che in questa telematica, tesa a valorizzare i valori fratellanza e comunanza delle genti dell'Alta Valle Aventino fra cui Palena, segnalando via via, l'attualità, i ricordi, le iniative culturali e tutto quanto rappresenta la realtà e la storia delle genti di questa terra d'Abruzzo, con un occhio particolare alle comunità di emigranti sparsi un pò per tutto il mondo. |
LA
VOCE DELL'AVENTINO
Bollettino interparrocchiale Periodico
della fraternità tra i residenti ed emigranti
delle
Comunità dell'Alta Valle dell'Aventino
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Nel numero di agosto 2001: 1. Gruppi di Preghiera 2. Religione e gemellaggi 3. Associazione culturale 4. Tombe romane 5. Escursione sulla Porrara 6. Italiani nel Mondo SUPPLEMENTO SPECIALE: I nostri emigranti |
1. Gruppi di Preghiera
La preghiera è il respiro dell'anima. Attraverso la preghiera,
l'uomo si fa voce di tutta la creazione che è un inno d'adorazione
e di lode verso Dio: è un moto dell'anima connaturale all'uomo,
e non solo all'uomo illuminato dalla Fede, ma anche a chi è solo
dotato del lume della ragione che non può non riconoscere l'Essere
Supremo " nel quale ci muoviamo e viviamo" (S.Paolo agli Ateniesi).
2.Palena. Cultura storico-religiosa e gemellaggi. Il sentimento religioso, assai diffuso nella nostra Comunità,
e l'aspirazione di non pochi Palenesi ad una più ampia conoscenza
storico-religiosa delle origini e della vita di due Santi molto vicini
al popolo di Palena, San Falco e San Celestino V°, potrebbero offrire
lo spunto per ricercare motivazioni stimolatrici alla realizzazione
di gemellaggi tra la Comunità palenese ed altre Comunità
interessate alle stesse conoscenze storico-religiose.
3. Associazione Culturale Palenese. Destinata a restituire alla cultura il suo spazio nella nostra Comunità,
è stata recentemente costituita per il bene di Palena quale Sodalizio
"finalizzato all'elevazione socio-culturale dei suo cittadini".
4.Resti di tombe romane. In un libretto dedicato a Palena (uno dei 38 Paesi del Parco Nazionale
della Maiella), scritto da Franco CERCONE e pubblicato da Multimedia
Editore. Pescara, 1990, l'autore dà notizia di una comunicazione
dello studioso pelino A.DE NINO, riportata nel periodico "Notizie
degli scavi", edito dalla Regia Accademia dei Lincei, secondo cui
lo stesso De Nino, nel corso di un sopralluogo eseguito nel 1901, furono
individuati in varie località di Palena, qui di seguito indicate,
i resti di tombe ed edifici risalenti al periodo italico e romano. Sarebbe
auspicabile ed interessante sapere, ai fini delle locali conoscenze
archeologiche, se qualcuna di quelle tombe apparve nel corso degli scavi
eseguiti in questi ultimi anni in località Colle-Palena (tra
il convento di S.Antonio e l'Aia dei Cordoni), dove furono costruite
case della ditta DI CARLO, poi fallita. Le contráde di Palena
in cui, secondo la fonte sopra citata, furono individuati i resti di
tombe romane sono: Aia dei Cordoni, I Lami, Coste di San Falco, Sant'Egidio.
Secondo l'autore del libretto sopra citato, "la villa di Sant'Egidio
presso Palena trasse tale denominazione dall'esistenza in loco di una
piccola chiesetta dedicata a tale Santo".
5. Un'escursione sul monte Porrara. Sul duro sentiero che, aspro e selvaggio, sale sul monte Porrara, dominante la profonda valle dell'Aventino, Artemio TOCCO (emigrante in Australia, tornato in vacanza estiva in Palena) segue con diffcoltà (dovuta a scarso allenamento) il suo compagno Falcantonio che lo sollecita ed incoraggia con queste parole: "Antonio, andiamo!". Sulla destra, alle spalle di entrambi, il monte Coccia. (Disegno di A.Tocco, che ha pubblicato
la sua autobiografia intitolata: "Le Mie Bandiere" e varie
6.Prima Conferenza Italiani nel mondo Riunita in Roma dall'11 al 15 dicembre 2000, la Conferenza ha espresso
la riconoscenza della Nazione ai connazionali che in ogni continente
in più di un secolo hanno testimoniato, con il loro lavoro e
sacrificio, le capacità del nostro popolo e, nella fedeltà
alle radici ed agli ideali della madrepatria, hanno contribuito al civile
progresso di ogni paese nel mondo. Per il loro impegno e per i loro
sentimenti, per le prestigiose opere realizzate ovunque, per i valori
morali e spirituali e gli interessi materiali che interpretano, per
l'apporto economico dato all'Italia nel corso degli anni, gli Italiani
all'estero ed i loro discendenti sono e rimangono componente viva della
Comunità Nazionale. |
BOLLETTINO INTERPARROCCHIALE
"LA VOCE DELL'AVENTINO" Direttore: Don Maurizio Buzzelli - Vice Direttore: Dott.
Maria Martinelli |
LA
VOCE DELL'AVENTINO
Bollettino interparrocchiale INSERTO
SPECIALE
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n .4 Luglio / Agosto 2001 - Inserto
Onore ai nostri emigranti I nostri emigranti, disseminati nel mondo, sono tutti meritevoli di essere ricordati e onorati con riconoscimenti e fraterna accoglienza in occasione dei loro ritorni (specie estivi) o del loro definitivo rientro in Patria, come pensionati, al termine del loro lavoro all'estero. Tali riconoscimenti saranno loro certamente espressi nel corso di manifestazioni promosse dall'Associazione culturale di Palena, recentemente costituita: Festa dell'emigrante, mostra dell'emigrante, conferenze e distribuzione premi per meriti acquisiti in terra straniera con il loro lavoro: un lavoro onesto, spesso svolto in condizioni di difficoltà che apparivano inizialmente insormontabili, per difetto di conoscenza della lingua del paese di accoglienza o per incompleta o assente preparazione tecnica di base, necessaria per esercitare questa o quella attività lavorativa qualificata. Ciò nonostante, con tenace applicazione, con umiltà e grande spirito di sacrificio, i nostri emigranti hanno dato prova, via via nel tempo, di sapere realizzare risultati meritevoli di apprezzamento e di riconoscimento. In particolare, non pochi tra i nostri emigranti, hanno raggiunto posizioni elevate in campo sociale, perché, sorretti dalla Fede, hanno saputo affrontare con coraggio e superare tanti ostacoli. Tra questi nostri fratelli, si annoverano esempi d'altruismo, di fede profonda nella Provvidenza e nelle proprie forze, di grande volontà di migliorare e progredire, coltivando gli studi nel tempo libero, così da acquisire la cultura del paese di accoglienza, fino a livelli elevati. Alcuni hanno anche imparato a scrivere in lingua straniera, come nel caso del nostro concittadino emigrante in USA, Rino CHIAVERINI, del quale parla ampiamente "Il periodico mensile La Voce dell'Emigrante". Qui di seguito è citato l'esempio di due nostri emigranti, in USA e in Australia: uno per altruismo eroico, l'altro per Fede profonda. Riccardo Vittorio Gentile
I NOSTRI EMIGRANTI
ESEMPI DI ALTRUISMO E DI FEDE Eroismo di un nostro emigrante
Con il trascorrere degli anni ho potuto rendermi conto che quella fu
la sera in cui fu data a mia madre la dolorosa notizia della tragica
morte del suo ancor giovane sposo e mio padre Luigi Pintori. In occasione di un incontro con il fratello occupato nella costruzione
dell'acquedotto dell'Aventino nel Canalone del Monte Coccia, a Palena,
conobbe mia madre Clarice che sposò il 13 giugno 1914 nella Chiesa
di S.Antonio annessa all'omonimo Convento. Mi è stato poi riferito che un giorno, non so per quale fatale
errore, mio padre, per salvare un operaio che stava per essere investito
da un convoglio che trasportava il carbone, rimase vittima del suo eroico
tentativo, mentre l'operaio fu salvo.
(Nostro corrispondente da Pescara)
Onesto lavoro di un palenese negli Stati Uniti e in Australia Autobiografia di un emigrante Trattasi di un libro scritto da Artemio
Tocco. nativo di Palena, in provincia di Chieti, emigrato giovanissimo
prima in America e successivamente in Australia; dove si è affermato
col suo onesto lavoro. "Fin da giovinetto ho dovuto lasciare il mio amato paese per andare
a cercare lavoro in altre parti del mondo, nella difficile condizione
di emigrante. Ho giurato fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti
d'America, il paese che mi ha dato dignità di lavorare e a quella
dell'Australia, la terra che considero la mia seconda Patria e che mi
ha dato il benessere e la serenità. Ma la bandiera che porto
e porterò sempre nel cuore è quella della mia cara Italia,
che mi ha dato i natali e la nobiltà dei sentimenti."
II sogno e la partenza di un emigrante Sognai che, mentre da Sant'Antonio scendevo ìn paese, mi apparve in cielo, quasi all'orizzonte, una grande figura di Cristo, che aveva in mano un grosso libro aperto e nell'altra una penna di piuma. Io lo guardavo estasiato e chiesi qualcosa. Egli mi fissò e mi fece un cenno di sì, con un grave movimento del capo, mentre scriveva qualcosa sul grosso volume... Panfilo Napoleone volle vedere il luogo dove in sogno ebbi l'apparizione e me la raffigurò in un bel quadro ad olio, che resterà nella nostra famiglia. Poco tempo dopo, al Comune misero fuori una circolare dove si diceva
che chi aveva dei parenti negli Stati Uniti poteva farsi fare "l'atto
di chiamata". Una mattina il postino "Domenico di Cucco" mi portò
una lettera: il 15 febbraio dovevo recarmi a Napoli a passare la visita
per emigrare negli Stati Uniti d'America Quando andai a Napoli, mi fecero
tante domande e fui sottoposto a tante visite mediche. Con il volto coperto di lacrime abbracciai tatà, al quale
lasciai il mio cappotto; poi, la mamma, che mi strinse al petto tutta
tremante e non voleva lasciarmi. Con il cuore in gola, continuavo a balbettare "Addio,
Palena! Ritornerò presto e ti amerò più di ora!"
(Dall'autobiografia di Artemio Tocco, intitolata: "Le Mie Bandiere,
cd. in Australia, Costa d'oro. Quetnsland, 1999). "O campane sante delle
chiese.
Il nostro concittadino Antonio Artemio TOCCO, emigrante in Australia, è ben noto per la sua sensibilità d'animo, l'amore per il paese natio, la Fede vivissima con cui ha alimentato la Speranza, fortificato il suo coraggio e la sua volontà, illuminato il suo onesto lavoro per superare la sua condizione di povertà. Sono esemplari la sua profonda religiosità e la sua umiltà.
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