O.L.F.A
______________________________________________________________________________
ANNO
VI/VII NN. 29/30 NOVEMBRE-DICEMBRE/GENNAIO-FEBBRAIO 2002/2003 FERRARA
______________________________________________________________________________
Melinda
Tamás-Tarr - Ferrara/Veszprém
UNA GOCCIA CELESTE
-
Omaggio al Grande Amore -
«L'amore è una goccia celeste, caduta nel
calice della vita per temperarne l'amarezza»… - ho una volta letto questo detto
scritto da una penna anonima in un
calendario artistico con massime e con pensieri. Grazie alle Forze Ignote, questo calice mi era stato offerto…
Quanto vorrei ancora, giorno dopo giorno,
prenderlo in mano e sorseggiare la goccia celeste lentamente godendola al
massimo… In ogni istante degustare e godere l'appetitoso sapore di ogni sorso.
Lo vorrei tanto… Vorrei tante cose ancora…
Ora sto guardando una foto scattata da me
dello splendido ciliegio ornato riccamente dai profumati fiori di color rosa
del cortile del Convento di Sant'Antonio in Polesine di Ferrara, presso cui
ogni anno vengono per ammirare questa stupenda corona floreale. Sento ancora il
suo profumo inebriante nelle mie narici…
Oh, quanto vorrei che EGLI fosse uno di
questi fiori di ciliegio portato dal vento per carezzare la mia guancia,
scherzare con i miei capelli, vorticarmi dispettoso dinanzi ai miei occhi poi catturarlo dal cavo della mia mano per
poter deporlo sul mio cuore a fargli sentire i battiti togliendogli il sonno ed il senno!
Ricordo… Non dimentico mai che ogni volta
quando mi parlava ho sentito le sue parole scendere nel più profondo di me
stessa.
Che cosa succedeva dentro di me?
Che uragano era!
Sentivo il mio cuore letteralmente
liquefarsi e non capivo più nulla. Non so davvero che cosa sarebbe successo se
in quei momenti fossimo stati vicino... Invece, sì, lo so, eccome!… Ma è
rimasta soltanto un'immagine sfuggente di fantasia di quegli attimi, cosa non
vissuta…
So che nessuna Saggezza di questo mondo
sarebbe stata capace di arrestare il devastante incendio della mia anima, del
mio cuore. Infatti, da allora questo
enorme fuoco dentro mi arde…
Le sue parole erano come l'alcool di un
sottile veleno che instillava nelle mie
vene e mi ubriacava. Dovevo attendere ore ed ore perché mi passasse la sbronza. Mi sentivo poi come la foglia d'un albero
portata qua e là senza senso, una naufraga in balia della tempesta più
vorticosa che si riuscisse a concepire. Una cosa era certa: l'amavo follemente. Quest'amore era davvero un grandissimo dono degli Dèi
e lo custodisco gelosamente!
Che grande tormento era saperlo lontano
anche soltanto per un attimo!… Però, sentivo i suoi incessanti pensieri anche
se sono stata costretta a stargli lontana: ho avuto la sensazione che seguisse
costantemente tutti i giorni e lo immaginavo un candido colombo che volteggiava
in mia vicinanza per non perdermi mai con lo sguardo…
Sembra essere trascorsa un'eternità…
Adesso mi cullo con questa dolce sensazione
ancora tanto viva per addolcire i momenti delle mie grigie e tristi giornate
prive della SUA presenza…
_________________________
Alcune
pagine di referenze:
Antologie &
Quaderni dell'Edizione O.L.F.A. 2001
Illustrazioni dei
volumi di antologia e di racconti
Illustrazioni di fiabe
e leggende
Vetrine di alcune
Edizioni O.L.F.A.
Racconti
& Poesie della Letteratura Erotica
_________________________