«In un milionesimo di secondo, un nuovo "sole" si accese nel cielo, di un bagliore bianco, cento volte più incandescente del Sole nel firmamento. E questa palla di fuoco irradiò milioni di gradi di calore contro la città di Hiroshima.

In questo secondo, 86.000 persone arsero vive.

In questo secondo 72.000 persone subirono gravi ferite.

In questo secondo 6.820 case furono sbriciolate, scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d'aria per chilometri d'altezza nel cielo, sotto forma d'una colossale nube di polvere.

In questo secondo crollarono 3.750 edifici, le cui macerie s'incenerirono.

In questo solo secondo, raggi mortali di neutroni e raggi gamma bombardarono il luogo dell'esplosione per un raggio di un chilometro e mezzo.

In questo secondo l'uomo aveva compiuto, con l'aiuto della scienza, il primo tentativo per annientare se stesso.»

Il gran sole di Hiroshima, K. Brukner, Giunti Marzocco 1962

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Senbazuru Orikata (mille gru di carta)

Realizzata per augurare ogni bene agli ammalati ed a chi deve affrontare
una dura prova, la gru la si può piegare per se stessi o per offrirla agli
dei nella speranza di veder esaudite le proprie preghiere: nel secondo
caso, occorre piegarne mille e legarle insieme, per poi portarle al tempio
della divinità cui si è chiesto aiuto...
Alla tradizione della piegatura delle mille gru è legato un episodio
risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Sadako Susaki, una ragazzina
colpita dalle radiazioni sprigionate dalla bomba sganciata su Hiroshima,
durante la sua permanenza in ospedale cominciò a piegare le mille gru, con
il desiderio di guarire. Il miracolo non avvenne, ma a ricordo di tale atto
di speranza nel Parco della Pace della città si trova un monumento che
rappresenta Sadako a cavalcioni di una bomba. Ai suoi piedi, ghirlande di
gru donate dai visitatori incorniciano la targa recante la scritta

<<Ecco la speranza e la preghiera: che la pace regni nel mondo.>>

tratto dalla
home page di Michaela


Hiroshima Peace Site

 

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