PROFEZIE MAYA


La civiltà Maya, che prosperò circa 1500 anni fa nell'America Centrale, raggiunse traguardi scientifici notevoli. Poiché non avevano un punto di riferimento da quale partire per contare gli anni, i Maya risolsero il problema utilizzando stelle e pianeti. Il risultato fu il "Grande Conto", basato sui movimenti del pianeta Venere. Essi divisero il tempo in una serie di cicli che cominciavano dalla nascita di Venere. Ogni ciclo durava 1 milione e 872 000 giorni. Il ciclo che ora stiamo vivendo ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 prima di Cristo e finirà il 22 dicembre 2012 dopo Cristo.
I Maya erano del tutto sicuri dell'attuale ciclo ed erano altrettanto convinti che fosse l'ultimo. Quando il mondo avrà completato questo ciclo, dicevano, finirà fra disastrose inondazioni, terremoti e incendi: uno scenario molto simile alle profezie del Nuovo Testamento.
E' stato obbiettato che gli uomini di ogni epoca e di ogni parte del globo hanno un'innata paura del fuoco e delle inondazioni, e che quindi profezie di questo tipo non sono altro che manifestazioni di tale paura. Ma la scienza, con tanto di prove, segnala che qualcosa sta definitivamente per compiersi col nuovo millennio.
Nel 1980 Hideo Itakawa, pioniere dei programmi missilistici giapponesi, ha utilizzato proiezioni fatte al computer per scoprire che il 19 agosto 1999, subito dopo il sinistro annuncio di un'eclissi solare, il sole e i pianeti si disporranno in modo da formare una croce. I bracci della croce andranno a cadere nei segni astrologi dell'Acquario, del Toro, del Leone e dello Scorpione.
Ebbene, gli astrologi credono che questa disposizione corrisponda ai quattro cavalieri dell'Apocalisse, così com' è descritta nel Nuovo Testamento (Ap. 6, 1-8).

I Congressi di SaraS: la parola a Flavio Ciucani

Le Profezie dei Maya

Il ricercatore interviene al Congresso dopo Giorgio Bongiovanni che deve partire immediatamente per un importante incontro che si terrà a Palermo.

“Allora, naturalmente dopo aver ascoltato Giorgio sarà un po’ difficile stare a sentire me, comunque non dirò cose molto differenti da quelle che ha detto Giorgio. Io le metterò semplicemente in un contenitore diverso, che viene normalmente chiamato LE PROFEZIE DEI MAYA.”

La relazione di Flavio è accompagnata da un filmato.

“Io credo che ormai tutti quanti noi siamo convinti e lo sentiamo dentro di noi, anche coloro che si ostinano a negarlo, che stiamo vivendo un radicale cambiamento. Sotto i nostri occhi tutti i giorni ci sono quelle cose che diceva anche Giorgio; ci sono le guerre, sta praticamente succedendo sotto i nostri occhi un’immane catastrofe, anche se continuiamo a dire che non sta succedendo niente. Ma se apriamo i nostri occhi e guardiamo quello che sta succedendo nel mondo dal nostro televisore, vedremo effettivamente quello a cui siamo arrivati. Naturalmente pensate addirittura che siamo arrivati a fare una guerra per fare la pace! Oltre a questo succedono altre cose: i vulcani sembrano essersi svegliati da lunghi anni di letargo, i terremoti e i maremoti fanno tremare il cuore degli uomini. Vediamo continuamente alluvioni e tifoni che sembrano spazzare via come dello sporco, come se ci fosse qualcosa da lavare. Addirittura cominciamo ad avere gravi preoccupazioni per la stessa tecnologia, ogni giorno siamo presi e immersi dalla tecnologia, eppure tutto questo spazio che noi abbiamo dato alla tecnologia comincia a crearci dei grossi dubbi. Oltre a questo vediamo continuamente come per esempio l’ozono, che è stato posto dall’ordine naturale a salvaguardia delle radiazioni dei raggi ultravioletti, viene ad esaurirsi ogni giorno di più. E la Terra riceve ogni giorno la sua abbondante razione di contaminazione, con gli scarti industriali e l’immondizia. È innegabile che stiamo vivendo un cambiamento e che stiamo devastando l’armonia naturale. Che il clima sia cambiato è l’opinione di tutti, anche se a volte facciamo finta che non sia vero, anche se è vero, lo sentiamo, lo viviamo. La temperatura sta aumentando e non ce ne preoccupiamo più di tanto, e questo aumento provoca piogge anomale con conseguenze di tifoni, tornadi, terremoti. Avete sentito come alla fine dell’anno la stessa informatica sia nel caos. Tutto questo è il cambiamento che stiamo vivendo. In molte religioni ci sono profezie che coincidono nell’affermare che stiamo vivendo un periodo particolarmente difficile, che annuncia un passaggio dell’umanità verso una nuova era. Tutto quello che vi ho detto e che Giorgio prima ha detto sembrerà strano, eppure i Maya, qualcosa che abbiamo conosciuto soltanto nel 1500 con l’invasione degli spagnoli, hanno previsto tutto questo, perché è tutto scritto. Facendo uno studio scientifico e religioso sul funzionamento dell’universo sono riusciti a leggere nelle leggi imperscrutabili del cosmo, a scoprire gli effetti e le cause. A scoprire quale effetto può avere un movimento della Terra o quale effetto può avere un’azione di un popolo. Quali sono gli effetti che causiamo noi alla Terra, alla galassia, al cosmo, con il nostro comportamento e quali sono gli effetti dei movimenti degli astri nel nostro comportamento. Sembrerà strano, eppure è così! Sono convinto, come anche in passato credevo io, che molti potrebbero pensare che questi sono discorsi fatti da fanatici e gente illusa, vi giuro che in passato l’ho pensato. Eppure, se seguiamo un ragionamento logico, matematico, di come questi uomini sono riusciti a raggiungere determinate conoscenze, forse apparirà tutto più chiaro e leggibile.

Voglio sottolineare anche un fatto molto importante: questa visione che i Maya hanno della storia, non lascia molto spazio a coloro che si sentono soddisfatti nella spiritualità, cioè “Io sono contento con me stesso, dico le mie preghiere, faccio la mia meditazione, il mio yoga, alla sera torno a casa, sono felice e soddisfatto, mi faccio una tisana come si deve, con le erbe naturali coltivate ecologicamente, sono apposto con me stesso, con la mia coscienza e con Dio”. Questo spazio i Maya non lo danno!

Quello che resta incomprensibile è com’è possibile che da un calendario si possa desumere tutto questo? Allora spieghiamo un attimo cosa significa il calendario per i Maya. Il calendario così come lo conosciamo noi oggi, così come ci è arrivato, è probabilmente l’apice di un certo tipo di cultura del I° secolo a.C., tra il 50 e il 100 a.C. e quasi sicuramente a detta degli esperti, non sono stati i Maya ma i Toltechi a farlo, un popolo che veniva dal nord anche se non si sa di preciso da dove, forse avevano conosciuto altre civiltà! Questo calendario è così preciso, fatto da sacerdoti che erano anche astronomi, filosofi e scienziati, che l’eclissi solare dell’11 agosto 1999 si è verificata con 33 secondi di ritardo rispetto al tempo previsto dai Maya, previsione fatta intorno al 3.000 a.C.! Il calendario Maya è costituito da 9 elementi fondamentali: il Giorno che si chiama Kin, che nominava anche il Sole e il sacerdote solare, quindi qualcosa di vicino, di caldo, che da vita. Ogni giorno ha un proprio nome e quindi ci sono diversi Kin. Poi ci sono i Uinal, i mesi: sono di 20 giorni più un mese aggiuntivo di 5 giorni per arrivare a 365. Non aggiungevano un giorno ad un mese ogni 4 anni come facciamo noi, non c’era l’anno bisestile, tutti gli anni c’era un mese di 5 giorni, quindi arrivavano sempre a 365. Poi c’era il Tun che equivale all’anno di 365 giorni, il Katun che sono 20 anni, cioè 20 Tun, il Baktun, il Karaktun, che moltiplicano sempre per 20, il Kinciltun fino ad arrivare all’Autun. Vanno poi aggiunte altre piccole modificazioni, in modo da avere una precisione di tempi sulle stagioni e sugli orari, in modo che l’anno era sempre conteggiato con precisione. La cosa che va sottolineata maggiormente è che lo scopo principale del calendario non era quello di stabilire con precisione le date degli avvenimenti, era lo strumento principale per raccordare le azioni degli uomini e dei capi Maya con tutto il movimento dell’universo. L’azione doveva concordare con l’equilibrio universale. Le decisioni dei Re dovevano essere concordanti con i ritmi cosmici. Quindi ci doveva essere un equilibrio tale che doveva essere preso da questi movimenti riportati nel calendario. Ecco perché i nostri scienziati, quando sono andati a fare gli scavi si sono trovati di fronte a dei monumenti che sicuramente erano stati costruiti nel II° secolo dopo Cristo, due monumenti uguali, soltanto che uno riportava tutti gli avvenimenti di 3.000 anni prima e uno gli avvenimenti di 90.000 anni dopo. E non si riusciva a spiegare perché costruivano quei calendari che non servono per le datazioni. Invece vedremo che avevano un significato ben preciso. Ma come hanno fatto a sapere gli avvenimenti? Questa è la vera novità, la scoperta. Le moltiplicazioni per 20 di cui parlavamo prima hanno un termine oppure si ripetono all’infinito? In effetti tutte queste moltiplicazioni hanno un termine ben preciso. Si arriverà in un punto in cui si ricomincerà da capo. E cosa hanno effettivamente scoperto? I Maya hanno scoperto che così come la Terra gira intorno al Sole, tutto il sistema solare nel quale anche la Terra si trova gira intorno alla galassia, fa un giro e il calendario Maya dura 25625 anni, non dura 365 giorni. È come se fosse l’anno galattico e non l’anno terrestre! Lo studio sul Sole che hanno fatto ha permesso loro di scoprire che il sistema solare intero si muove, che l’universo ha dei cicli periodici di tempo che iniziano e che hanno un termine, come il giorno e la notte. Essi scoprirono che il sistema solare percorre una ellisse che ha come centro il centro della galassia. Questo vuol dire che il Sole e tutti i suoi pianeti si muovono in cicli, in relazione alla luce centrale della galassia, che loro chiamavano Unabku, un cosa viva, intelligente, il Dio dell’universo. Essi hanno stabilito che questa ellisse, questo giro completo che compie il sistema solare dura 25625 anni, il ciclo di un anno galattico, ma loro lo consideravano come un giorno galattico. Dicevano che alla metà di questo percorso, circa 12.800 anni, siamo più vicini al centro della galassia, come avviene per noi con le stagioni. I Maya avevano scoperto che quando il sistema solare andava agli estremi della galassia era la notte, lontano dal Sole; quando si riavvicinava era il giorno. Questo mezzo giro dura 12.800, quindi abbiamo 12.800 anni di giorno e 12.800 di notte, come sono le 12 ore di dì e 12 ore di notte, ci sono le 12 ore dell’alba e le 12 ore del tramonto. E per la notte è lo stesso, ci sono le 12 ore del vespro e le 12 ore che precedono l’alba. Quindi c’è un andirivieni di luci e di ombre, di notte e di sole, che determinano questo giorno galattico. Così scopriamo che esiste un mattino galattico, è il momento in cui lasciamo l’oscurità della notte per entrare nella luce. Esiste il giorno pieno dove il Sole centrale si fa sentire con maggiore intensità e calore ed è l’età di pieno sviluppo delle civiltà, in cui esprimono il meglio di se stesse. Quindi viene la sera, il momento di incertezza, il momento di ansia, dove la luce comincia a mancare. Il quarto ciclo è il vespro dove si realizza un coscienza di tutti i fatti avvenuti, come quando alla sera ci facciamo un esame di coscienza, il momento dei resoconti. Infine ci sarà la notte, la parte più lontana dalla luce, in cui comunque l’occhio rimane attento e vigile in attesa che spunti la nuova alba. Questo é il giorno galattico, questo é l’anno galattico. Se abbiamo capito questa situazione, vi rendete conto che i Maya non facevano il calendario dall’esterno, dicevano soltanto che adesso siamo nel 2000 e stiamo vivendo il passaggio, domani saremo in un certo modo perché abbiamo sperimentato una cosa e avremo un bagaglio diverso; e tutta questa sperimentazione durava appunto 25.625 anni, altro che un ciclo di vite per fare esperienze! Loro vivevano all’interno del calendario che era la loro vita, perché era il momento in cui si rapportavano con il loro esterno e interno. Quindi quando parliamo di profezie Maya non esistono profezie, esistono delle previsioni, delle descrizioni di ciò che sta avvenendo e non di ciò che avverrà; è l’evoluzione dell’uomo, attraverso un ciclo che inizia, poi finisce, poi ricomincia un altro ciclo e così via. Ho cercato di riassumere questo calendario, come normalmente fanno certi autori, in sette “profezie”, un racconto continuo con delle date precise. Le date che adesso vi dirò rappresentano l’ultimo Katun, cioè gli ultimi 20 anni. Per la precisione comincerò a raccontarvelo dal 13 Au 8 Kauak, cioè dall’11 Agosto 1999. Allora, loro dicono che già dal 1992 l’umanità vive nell’ultimo Katun, un tempo molto importante, perché è il tempo della conclusione del ciclo, la fine dei famosi 25.625 anni, non la fine del mondo. In questo momento viviamo in un mondo di miseria, di odio e di schiavitù, soprattutto morale, psichica, materiale. Questo momento di schiavitù terminerà quando finisce l’ultimo Katun, cioè gli ultimi 20 anni, e dicono perfettamente la data: sabato 22 dicembre 2012. In quel giorno finisce questo ciclo, questo momento in cui noi stiamo vivendo, momento di odio e di paura. Entro questa data dobbiamo fare in modo di ritornare ad essere uomini pensanti, proclamare al mondo e a tutti quello che abbiamo fatto di male e che stiamo facendo; dobbiamo fare questo perché è importante, significa additare una cosa che non vorremo nei prossimi 25.000 anni, dobbiamo prendere coscienza di questo. L’uomo dovrà “rivolgere” se stesso, cioè rivoluzionare se stesso, il proprio pensiero e reintegrarsi in questa musica cosmica a tempo, in modo tale da mettersi in armonia con l’universo. Dovrà comprendere che il tutto è vivo e che egli è parte del tutto. Questa prima parte indica che esiste una necessità vitale di agire subito. È importante additare a chi è dormiente, sornione, svogliato, tutte quelle iniziative che abbiamo messo in atto contro la vita, la Terra, le leggi della pace, della fratellanza e dell’universalità. Secondo i Maya abbiamo solo 12 anni! Mi sembra logico fare riferimento a quanto ha detto Giorgio prima, che è in perfetta armonia con quanto accade adesso nell’universo. Questa è la prima profezia che come ho spiegato profezia non è; passiamo alla seconda. Non pensiamo più a noi stessi, non pensiamo più alla nostra spiritualità, non curiamo più il nostro corpo, non curiamo il rapporto corpo-spirito, tutti quegli elementi che conoscete, spirituali, materiali, sociali e politici. In questo periodo degli specchi la stessa natura ci darà un esempio di come capire e guardare noi stessi, appunto come essere davanti a degli specchi. L’11 agosto 1999 è successa una cosa straordinaria a cui nessuno ha fatto caso e i Maya l’avevano previsto: “Ci sarà un’eclissi che ci aiuterà ad analizzare il conflitto disarmonico e contro natura”. L’eclissi ha gettato un cono d’ombra su una parte della Terra che va dall’Inghilterra, passando per i Balcani, il Pakistan e l’India. Io un’ombra più chiara ed eloquente di questa non l’ho mai vista, che indica un conflitto dell’uomo preso dall’odio e dalla voglia di divisione previsti dai Maya. “Partirà un’ombra che indicherà all’uomo il proprio conflitto e la propria divisione”, nessuno di noi ci ha fatto caso! Detto 2000 anni fa. Questa era seconda profezia. Per la verità possiamo aggiungere una parte, cioè dato che l’uomo si guarda agli specchi e quindi vede le cose che ha fatto, che avrebbe potuto fare, che potrebbe fare e che magari fa o non fa, è preso dalla paura. In questo periodo degli specchi le scelte saranno fondamentali, perché l’uomo potrà scegliere di stare in vibrazione con il cosmo, che è più difficile, quindi con la natura e il bene, oppure mettersi in disarmonia con il cosmo, che è più facile, non crea rischi e non ci da fatiche. Pressappoco quello che diceva prima Giorgio. Passiamo alla terza profezia. Parla di un’onda di calore che darà inizio ad un cambio climatico, ma non solo; i Maya dicono che un’onda di calore partirà dal Sole e investirà le azioni degli uomini e dei governanti, Questo significa che i nostri governanti e popoli, in seguito a questa ondata di calore, assumeranno una diversa posizione sociale e politica; sta avvenendo, la globalizzazione è uno degli effetti. Questo dovrebbe causare una revisione, i Maya fanno sempre una doppia allusione nel loro calendario, ciò che avverrà e ciò che si potrebbe verificare in bene o in male. Questa ondata di calore dovrebbe causare un esame di coscienza su quello che abbiamo causato sulla Terra: abbiamo innescato un processo di autodistruzione del quale dobbiamo prendere coscienza! L’inquinamento delle acque, dell’aria, della Terra, il cambio climatico e tutto ciò che sapete. A tutto questo che abbiamo causato sembrerebbe che il Sole risponda con un’iniezione di energia, d’altronde l’energia è uguale alla vita. Il fatto che il Sole in questo periodo aumenta questa energia è come se ci fosse una specie di flebo per l’umanità, che dovrebbe prendere coscienza di questo! La quarta profezia è un ammonimento nel contesto dell’ultimo Katun. Dice che l’uomo deve interrompere la sua capacità di essere un predatore, lo invita ad essere in armonia con l’universo. Necessita armonizzarsi con l’universo, l’uomo non è solo per la Terra, l’uomo deve espandersi nella galassia, laddove potrà apprendere e conoscere in prima persona come tutto vive e lui fa parte di questo tutto. Quindi per fare questo bisogna che l’uomo si metta nelle condizioni di poter fare questo salto di qualitativo, interrompendo immediatamente tutte quelle azioni da predatore che mette in atto nei confronti della natura. Soprattutto la quinta profezia mette in rilievo il fatto che tutto il lavoro che l’uomo fa di male é perché la base fondamentale è la paura. La paura sulla quale si basa questa civiltà; comunque, con il trasformarsi del pianeta si trasformerà pure essa e quindi la pausa passerà la mano all’armonia. Questo è anche logico, perché oggi l’uomo pensa di essere l’unico essere vivente dell’universo, per cui questo atteggiamento da predatore è quasi un’autorità che lui si prende, perché non ha coscienza di questo. Nel momento in cui capisce questo passaggio da un fatto disarmonico ad un fatto armonico è molto importante. Questo cambio porterà l’uomo a riorganizzarsi anche civilmente per creare una mentalità più armoniosa. Il sistema economico è in crisi, nel mondo il mezzo di scambio sarà virtuale e quando sarà virtuale è il momento in cui saremo nell’ultimo periodo dell’ultimo Katun, ultimi 20 anni. Significa che dobbiamo metterci nelle predisposizioni di cambiare la nostra mentalità, che non serve la violenza per realizzare il bene, serve un nuovo metodo di scambio che è quello di sentirci con la mente, di interscambiare con la nostra energia, soltanto con il cuore. Qualcuno però dice: perché i Maya facevano sacrifici umani se erano tanto perfetti? No, i Maya non erano perfetti, avevano un calendario perfetto, sono degenerati, tant’è che quando sono arrivati gli spagnoli, già 30 anni prima, a detta degli storici, gruppi di Maya erano scomparsi, intere città vuote. Io penso che erano quel gruppo di civiltà che rimaneva fedele a quell’idea cosmica e che avevano visto i Maya disuniti e in lotta tribù contro tribù. Di tutto questo si sono avvantaggiati gli spagnoli nella loro conquista, hanno sfruttato le loro divisioni e le lotte interne. Un gruppo se n’era andato prima e si era ritirato a vivere nella foresta. Nel 1.700 si è scoperto che dei gruppi avevano fondato nella foresta dei piccoli villaggi in cui non veniva praticato nessun sacrificio umano. Ma allora perché c’erano Maya che praticavano sacrifici umani e altri no? Perché gli uni avevano capito che quando nel calendario i saggi avevano detto che bisognava mettere il cuore per salvare l’umanità e per mettersi in armonia con l’universo, intendevano l’amore; invece gli altri avevano capito che era proprio il cuore, quindi lo estirpavano e lo davano agli Dei. Poi c’è anche la spiegazione che il sangue è fonte di vita, quindi dare agli Dei il sangue significava dare la propria vita. Ma loro conoscevano il calendario, nel 1.500 conoscevano quello del 2.000, lo vivevano, quindi quel gruppo fedele all’armonia galattica è scappato via e non faceva sacrifici umani e aveva capito che dare il cuore significava dare l’Amore. La sesta profezia dice che questo ultimo tempo di 20 anni viene chiamato il tempo del non tempo, perché è il periodo in cui siamo nel momento in cui non è giorno ma nemmeno notte: é prima dell’alba. Questo periodo loro lo indicano negli ultimi 13 anni perché lo fanno partire dal 1999, e visto che siamo nel 2000 siamo negli ultimo 12 anni. In questo periodo apparirà una ulteriore cometa o asteroide e sarà molto dannosa per l’umanità. La sua traiettoria potrebbe essere d’impatto sulla Terra. Io do una mia spiegazione. Intanto è vero, gli astronomi inglesi per ultimi hanno dichiarato che hanno fatto una task force con una spesa altissima, affinché “nel caso” e “per ipotesi” che un asteroide venisse dall’universo per impattare sulla Terra, dei missili sarebbero pronti a partire per distruggerlo. Questo è stato pubblicato su tutti i giornali, l’Inghilterra l’anno scorso ha dichiarato pubblicamente che ha istituito una task force; gli americani sono già 7-8 anni che hanno questa task force alla NASA. Tutti sono in allerta perché è possibile che ci sia un asteroide o una cometa che possa impattare sulla Terra. Ma è degli ultimi anni la diramazione ufficiale in tutti i giornali della notizia che esiste una fascia di asteroidi che si sta avvicinando molto pericolosamente alla Terra, e che con probabilità discutibili, che vanno dal 20% al 75%, una di queste asteroidi potrebbe impattare sulla Terra. Secondo me i Maya, così come erano fuggiti all’arrivo degli spagnoli e si erano nascosti nella boscaglia hanno fatto un richiamo ad essere uniti ed avere l’unità su un valore fondamentale, che è quello della vita. Io credo che c’è un richiamo grandissimo a stare uniti, a stare armonicamente insieme, perché questa armonia ci da anche la possibilità di scongiurare, insieme, delle possibili sventure. Credo che questo sia il significato di questa profezia: realizzare l’unità e la cooperazione tra i popoli. Non riusciamo nemmeno a sfamare quelli che stanno morendo di fame, quindi abbiamo bisogno di acquisire una coscienza planetaria. Con la VII profezia siamo già nel 2012, già si parla di una situazione armonica dell’universo, che sta partendo verso un nuovo giorno: ci sarà una nuova energia e dobbiamo prepararci ad essere i piloti di questa grande energia. Questa è la parte finale e questo è il calendario Maya. Secondo me non sono profezie, sono previsioni precise datate e databili. Quello che ho assunto dallo studio di questo particolare argomento è che stranamente gli organi che sono preposti a dare ispirazione agli uomini di essere uniti e fratelli, cioè le religioni, le Chiese e i sacerdoti di tutte quanti le religioni, sembrano dormire, non la danno, sembrano non accorgersi che stiamo passando verso una nuova era, che effettivamente stiamo costruendo una nuova casa nella quale abitare. E guarda caso sono proprio quelli che non sono religiosi come alcuni scienziati coscienziosi, uomini di politica, uomini di filosofia e di scienza che ci mettono in allarme. Sono le conoscenze scientifiche di popoli antichi che ci mettono sulla buona strada. Concludo dicendo che era azzeccata la frase che era scritta su IL DIARIO dell’altro giorno: “Vi svelo la quarta profezia di Fatima: i laici diventeranno papisti e gli uomini di fede manterranno la razionalità”

Grazie.”

Tratto da digilander.iol.it/2012

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