LA STORIA DEL RUGBY IN SCOZIA

Secondo la mitologia del rugby la nascita di questo sport è da attribuire a William Webb Ellis. Nel 1823, alla scuola di rugby (Inghilterra), durante una triste partita di football senza risultato, Webb Ellis raccolse la palla e cominciò a correre stupefacendo compagni ed avversari; così si pensa sia avvenuto il primo passo nel mondo del rugby.
Comunque al gioco dell'ethos di Ellis, dove sia calciare che prendere con le mani la palla sono stati regolamentati, si cominciò a giocare verso la metà del XIX secolo in diverse scuole pubbliche, college ed università scozzesi. Le regole del gioco furono fissate formalmente nel 1846 e anche se ci furono molti cambiamenti prima che diventasse lo sport che noi conosciamo, quelle regole servirono a dare consistenza a questa nuova attività.
Il primo match internazionale si è dispuatato nel 1870 quando i capitani di cinque club scozzesi sfidarono i club inglesi ad una partita rappresentativa. Tale incontro si disputò a Roeburn Place, il campo di cricket dell'Edimburgh Academy, lunedì 27 marzo 1871; la Scozia prevalse con un gol (un 'try' trasformato) ed un 'try' contro un solo 'try' dell'Inghilterra (la meta era chiamata 'try' perchè, a quel tempo, lo scopo principale era fare punti con il calcio della palla nell'H, quindi se la squadra faceva meta aveva diritto di provare a calciare).
La Scozia ebbe, quindi, la felice occasione di ospitare e vincere il primo incontro internazionale di rugby in assoluto. Questo incontro Scozia-Inghilterra si trasformò in un appuntamento annuale e in breve tempo divenne uno degli eventi sportivi più importanti. Secondo uno dei primi storici del gioco scozzese, R.J. Phillips, "...alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80 ci fu un grande cambiamento e un profondo avanzamento verso lo stile moderno nelle modalità del gioco. Durante questi anni i ragazzi di Lorreto e Fettes cominciarono a sviluppare un gioco più complesso e unito fra postazioni posteriori, sviluppando quello che sarebbe poi stato conosciuto come 'passing game'. Dalle scuole scozzesi il 'passing game' arrivò alle università inglesi e si diffuse fra i loro club...". E' un fatto storico che tale tecnica di gioco sia nata nelle scuole scozzesi e che la sua introduzione nella realtà inglese sia dovuta alla presenza di molti vecchi studenti nelle università inglesi. Questi lo diffusero tanto rapidamente che in breve tempo si cominciò a parlare di 'Oxford game'.
Era scozzese anche colui che inventò il rugby a sette; Neil Haig suggerì di fare tornei di rugby 'sevens' per raccogliere fondi per il suo club, il Melrose. Quindi il 25 aprile 1883 si giocarono i primi tornei di questa variante a Greenyards; vinse il Melrose, battendo i vicini ed avversari del Gala nella finale.
Dopo la prima guerra mondiale il rugby continuò a crescere per popolarità e l'Inverleith non potè più contenere la folla che si accalcava per vedere i grandi giocatori dell'epoca come il capitano G.P.S. Macgherron, il grande full-back Dan Drysdale e l'ala veloce Eric Liddell, che fu gloria olimpica nella corsa.
Nel 1922 la Scottish Football Union (SFU) comprò 19 acri di terra a Murrayfield, terreno di gioco del club di polo di Edimburgo. I fondi per la costruzione dello stadio vennero raccolti grazie all'emissione di obbligazioni. Nel 1924, durante i lavori di costruzione, la SFU cambiò il proprio nome in Scottish Rugby Union (SRU)e, in un soleggiato 21 marzo 1925, il Murrayfield venne inaugurato ufficialmente con un altro match internazionale con l'Inghilterra.
In quella stagione la Scozia aveva già vinto sulla Francia a Inverleith (25-4), sul Galles a Swansea (25-14) e sull'Irlanda a Dublino (14-8); l'Inghilterra, vincitrice del Grande Slam delle due stagioni precedenti, aveva già vinto sul Galles (12-6) e pareggiato con l'Irlanda (6-6).
I 70.000 spettatori presenti a Murrayfield assistettero ad un match estrememente emozionante in cui il comando della partita si alternò diverse volte fino alla vittoria della Scozia per 14-11, che tra le altre cose si aggiudicò così il suo primo Grande Slam. Un modo perfetto per celebrare il primo match a Murrayfield.


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