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LIBERTÀ
di Maria


Prigionieri della pània
come piccoli uccelli
catturati dal vischio,
noi schiavi delle bacche
vestite da false promesse
di apparenza e posticci di luce.
Noi affranti
come orfani abbandonati
in mezza alla via
che non ha sentieri
che conducono a casa.
Noi con le ali del sogno recise,
con i desideri del cuore compressi,
con l'amore soffocato dalla rabbia,
rimaniamo immobili e incatenati
dalla nebbia di novembre.
Passò l'autunno e anche l'inverno
e la primavera partorì
nuove piume alle ali.
L'estate giunse in punta di piedi
e con il sole sciolse
la trappola gommosa.
Le ali si aprirono al volo
librando i sogni e i desii nell'aria,
rendendo visibile l'universo infinito
dell'essere sè stessi
dove la libertà
mai potrà essere imprigionata
in spazi o confini.
Oltrepassando le barriere
del tempo e dei pregiudizi,
come opera d'arte
creata dall'umano agire,
eternamente la libertà vivrà
nei cicli dell'anima.

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