Vania ha visto il mare per la prima volta

 

 

Ore 19:05.

Mi capita tra le mani un vecchio libro di scuola elementare .

Rivedo e correggo.

"Vania ha visto il mare per la prima volta .Si è incantata davanti a tutta quell'acqua azzurra, a quel sole che la faceva brillare come oro. Le vele delle barche sembravano alla bambina farfalle posate sulle onde.

Vania ha visto il mare per la prima volta, si è incantata davanti a un lungo cilindro che il mare, tacitamente, portava verso di lei.

' Sarà di certo un cannocchiale per vedere montagne dorate e prati immensi ' , pensava ; ha preso in mano l'oggetto dei suoi sogni e, dolcemente, se l'è portato agli occhi : era merda ."

Chiudo il libro e le ore, di vita vissuta, che non potranno più tornare .

Mio padre, mentre mi riporta a casa, con i fari della sua macchina illumina un gatto morto in mezzo alla strada ed io penso :" Quel gatto sono io ....".

Non ci parliamo, vorrei dirgli un'infinità di cose, so che mi vuole bene e che anch'io gliene voglio, ma tra di noi è come se ci fosse un muro invalicabile, lo sento distante anni luce .

Tornati in campagna il cane mi abbaia per un po' , non mi riconosce o forse non è felice di vedermi; non so, non riesco ad andare d'accordo con i i cani, mi guardano negli occhi e hanno paura, sembrano sentire l'inquietudine che da qualche anno mi porto dentro .

Supero la soglia di casa e mia madre mi mette in mano la lettera di Francesca , poi sorride .

"Quando vi sposate ?", mi dice a bassa voce .

Mia madre è felice di vedermi vivere nuovamente ed io recito per lei.

"Perché qualche giorno non la fai venire qua ? "

"Vedremo mamma....vedremo...."

Francesca è la mia luce , una ragazza venticinquenne con la quale corrispondo da più di due anni , lei non lo sa ma è la mia unica ragione di vita .

Non l'ho mai vista eppure le ho detto tutto di me ; le ho confidato persino le mie noie e frustrazioni da eterno disoccupato , il mio periodo di depressione da non augurare nemmeno al peggior nemico , la mia voglia di trovare una meta e un amore ....

La sua lettera profuma di fragola come tutte quelle passate , il sapore è ben diverso :

" Sai , mi sono innamorata ,lui è dolcissimo , si chiama Gianni ...l'ho incontrato nel supermercato sotto casa mia ", dovrei essere felice per lei e una parte di me lo è , però l'altra ...TUMP !....Sento rumore , per un momento penso ai miei testicoli caduti a terra , invece è mio fratello che gioca a DUKE NUKEM e fa saltare l'eroe muscoloso su una macchina scassata .

Fuori è una serata splendida ....il mare ha i suoi riflessi , la primavera i colori promessi....

Ho voglia anch'io di giocare , di fare una strage di alieni e poi di immolarmi.

 

 

Carlo Bramanti - Augusta (SR)