LAST WORDS

Un boato, un’immensa nube di fumo si innalzò dritto davanti ai miei occhi vorticando intorno ad un’altissima colonna di fuoco e scintille…

L’esplosione spostò una massa d’aria incredibile, vampate di intensissima luce impedivano la vista ed accecavano gli occhi, per molto tempo non fui in grado di guardare davanti a me.

Quando riuscii ad aprire gli occhi la mia gola non riuscì a trattenere un grido, lasciai cadere a terra il mio scettro e passai oltre, noncurante di quello che mi poteva accadere, senza più vedere nulla intorno a me e senza più sentire le urla dei miei compagni che mi gridavano di fermarmi

Come avrei potuto fermarmi…

La stanza è buia… non ho nemmeno alzato le tapparelle, non voglio che la luce entri in questa casa e venga a farsi beffe di me e delle mie lacrime

Questa volta anche se volessi non riuscirei a trattenermi

Ma non voglio trattenermi, perché questa volta io sono morta

È davvero finita.

La mia casa rimane scura, nascosta alle luci, nascosta ai canti dei passerotti, mimetizzata e tutto il resto del mondo

Per oggi questo rimane il mio mondo…

E a questo punto io mi chiedo veramente a cosa sia servito vivere, soffrire, rialzarsi, cercarsi una vita, crearsi una vita

Tutto inutile

Tutto inutile se ora sono qui sola a scrivere in una stanza piena di ombre, piena di ricordi e di disprezzo

Ora è veramente tutto finito, e mi chiedo perché…

A che serve combattere, a cosa è servito diventare un angelo, un potente angelo in grado di vincere la morte, in grado di riportare la pace nel mondo

Tutte stupidaggini

Noi salviamo il mondo, noi proteggiamo l’umanità e le ridiamo la pace

Ma alla nostra, di pace, chi ci pensa?

A che serve combattere per persone che non conosciamo se poi a rimetterci siamo solo noi, solo e soltanto noi che lottiamo con tutte le nostre forze contro nemici che nessuno conosce, che senza di noi tutti sarebbero persi

A cosa siamo serviti, a cosa serviremo

A combattere, a volare sul cielo di Tokyo diventare angeli, a combattere fino allo stremo delle forze, a combattere fino alla morte…

Fino alla morte…

Noi serviamo solo a combattere e morire, morire e non vivere più

A questo serviamo? Per questo siamo vissuti fino ad ora?

E domani dovrò combattere ancora, e non so dove ne troverò la forza, proprio non lo so

Non riesco a pensare che domani mi alzerò e dovrò combattere… basta non voglio più essere ciò che sono

Le ultime parole di una persona… quelle belle scene da film, promesse che durano nell’infinito del tempo, persone che si giurano l’amore eterno anche dopo la morte… tutto un film

Solo e soltanto un film

Io le sue ultime parole non le ho potute sentire

non lo ho potuto vedere chiudere gli occhi in un addio per sempre

non mi ha tenuto la mano fino all’ultimo

non gli ho asciugato le lacrime

lui non ha asciugato le mie, non le asciugherà più

non mi ha potuto dire nulla prima di spegnere il fuoco che ardeva forte dentro di lui

non mi ha rivolto il suo ultimo sguardo

o forse si, forse ancora lui mi guarda… mi proteggerà ancora

ed io non voglio più essere protetta, io non voglio più causare del male, perché se Osiride ora non c’è più è solo colpa mia

che non sono abbastanza forte da fare a meno di una angelo custode

che sono stata abbastanza stupida da permettergli di andarsene

la leggenda si è compiuta… fino all’ultimo

Osiride si è perduto

Osiride è morto

Rimpianti…

Ne sono piena…

Correre disperata fino al lui, accasciarmi a terra e piangere disperatamente sul suo corpo esanime, sui suoi begli occhi ancora aperti e uno strano sorriso disperato sulle labbra…

Passargli una mano sul viso e sentirlo ancora caldo, chiudergli le palpebre con delicatezza quasi a dargli l’addio che non gli ho potuto dare a voce…

E poi vuoto, silenzio

Odio il silenzio…

È stato proprio lui a portarmelo via

E poi portarsi le mani al viso, e piangere… piangere come non avevo mai fatto prima, davanti a tutti, davanti a me stessa, a mia madre, a Dio

Sentire passi che si avvicinavano e non muoversi, nemico o amico non mi interessava, se in quel momento fossi morta non me ne sarebbe importato nulla

Perché la vita può essere importante quanto vuoi ma quando una parte di te muore non c’è più via di scampo

Osiride era parte di me

Lo è sempre stato

Vicino al suo corpo sanguinante, vicino a quel sorriso gelato dalla morte e quegli occhi immobilizzati dal dolore anche io sono morta con lui

Ora non penso riuscirò a tornare più in vita

Tutto lentamente si sta sgretolando intorno a me, quel piccolo mondo che sono riuscita a crearmi, quel paradiso ora si sta distruggendo.

Il rimpianto più grande che ho è quello di non averlo visto morire, di non avergli parlato per l’ultima volta…

Accanto al suo corpo, con la sua mano tra le mie non ho idea di quanto ci sia rimasta…

Solo l’intervento di un amico era riuscito a farmi ragionare… mi ha riaccompagnata a casa, non voleva assolutamente lasciarmi sola

Non sono così stupida

Se sono rimasta in vita e se lo rimarrò in futuro non mi importa

Voglio vendicarlo

Frase stupida, stupida anche la vendetta, è un arma insulsa, ma quando dentro gli occhi si ha l’odio, dentro al cuore si sente solo la solitudine, la desolazione, e dai sogni non riesci a cancellare la sua immagine, incubi, disperazione, tutti questi sentimenti si concentrano e l’unica cosa a cui pensi è la morte, la morte e basta, nemmeno tu sai di chi

La morte…

Penso che questa nera signora dalla lunga falce sia già venuta a farmi visita troppe volte

Oramai fa parte di me

Quando chinandomi su di lui ho sentito che il suo cuore non batteva più in quel momento sono morta anche io

Anche il mio cuore si è fermato per sempre, ora batte, ma solo per colpa di una legge naturale

In realtà non batte più

Non batte più per nessuno… sono un’egoista, non sono l’unica a soffrire, mi chiedo cosa stiano facendo le altre in questo momento

No, non ho voglia di pensarci, serve solo a farmi stare più male, perché il dolore che provo io non lo prova nessun altra, non per intensità… le altre proveranno un male diverso dal mio

Io mi sento semplicemente morta, privata di ogni energia vitale, distrutta dall’interno, autodistruttiva

E perché troverò la forza non lo so, e dove la troverò… forse dal viso esterrefatto dei miei compagni

Oppure mi impunterò e la passerò anche questa volta, magari senza piangere più in faccia a nessuno

Per le lacrime non c’è spazio

Non servono a nulla, solo a liberare un cuore gonfio, livido e pieno di ferite

Piangere serve solo a disinfettare le ferite perché facciano meno male…

Tanto non serve a nulla, fanno male lo stesso.

Chissà cosa ha provato… che dolore ha sentito

Avrà desiderato la mia vicinanza… o forse in quel momento desiderava solo di morire e di farla finita

Non lo saprò mai

Come non saprò mai a chi ha rivolto le sue ultime parole…

non sono egoista

Sono solo innamorata

Perché aver visto i suoi occhi brillare un’ultima volta prima di spegnersi mi avrebbe dato la forza, mi avrebbe fatto male, ma mi avrebbe aiutato a rialzarmi

" ci penso io, tu stai indietro Isis"

questo è quello che mi ha detto… lui sapeva già che sarebbe morto, non mi avrebbe chiamata per nome

e io non ho capito nulla

non finirò mai di rimproverarmelo.

E prima di chiudersi un ultima volta, prima di abbandonare le braccia sul corpo, prima di sbarrare gli occhi al cielo… cosa avrà detto

Io lo so…

So cosa ha bisbigliato sorridendo…

Buona notte sorellina

Poi una fiamma si è spenta per sempre, il mio sole è tramontato per l’ultima volta

Buona notte fratellino