Riministoria© Antonio Montanari

Giovanni Bianchi (Iano Planco). 

La Spetiaria del Sole, edizione integrale dal testo a stampa del 1994:

 

2. La Spetiaria del Sole

 

 

Il 15 settembre 1687 viene creata "una Compagnia di negozio tra' li Ss.ri Gio: Batt. Concordia, habitante in Mondaino e Girolamo Bianchi da Rimino dà farsi nella Spetiaria e Drogheria sotto l'insegna del Sole, posta nella piazza di detta Città".

 

Concordia muore l'8 marzo 1696, lasciando eredi due figli: Bonifacio e Francesco. Il 23 marzo Girolamo Bianchi compra la quota di Concordia nella Spetiaria per 1.421 scudi.

Girolamo Bianchi, figlio di Simone e di Aurelia Tognacci, è nato in Rimini il 4 gennaio 1657. A Roma ha ottenuto il diploma per il libero esercizio da farmacista il 5 aprile 1683, divenendo nello stesso anno "Capo Speziale del Venerab[il]e Archiospedale del SS.mo Salvatore a S. Giovanni Laterano".

 

"Adì 24 aprile 1690, in giorno di Lunedi nella chiesa del Crociffisso de' Monaci Olivetani in strada nova", Girolamo Bianchi sposa Candida Cattarina Maggioli "di ettà di Anni 18 in Circha", figlia di Bartolomeo e di Lucia Gulinucci "Ambi de' Borghi". "La funzione del sposalizio la fece il sig. d. Giacomo Zanoli Curato della Chiesa di s. Bartolomeo". Girolamo Bianchi ha età "di Anni 33 mesi 3 e' giorni 21".

 

È lui stesso a raccontare del proprio matrimonio in un manoscritto (finora sconosciuto), che contiene anche le notizie sulle nascite dei suoi figli: "Adì 2 luglio 1691 festa della Visitazione della B. V. dalla sud[dett]a mia moglie nacque il P[ri]mo figliolo e' fù maschio al quale li pose nome Pietro Antonio Maria e nacque a' hore 7 e' tre quarti in Circha e' fù tenuto al Sachro fonte dall'Ill.mo Sg.re Dom[eni]co Tingoli e' fù batezato alli tre del d[et]to mese di Luglio 1691 in giorno di martedì. Il sud[det]to mio P[ri]mo figliolo mori li 23 agosto 1693", e venne sepolto nella chiesa di Sant'Innocenza.

Sabato 3 gennaio dello stesso 1693 nasce "Gio. Pauolo Simone", battezzato il 5 gennaio da don Giovanni Battista Ranilla, curato della Cattedrale di Santa Colomba, alla presenza del padrino ("compater") "Sg.re Cavaglier Ercole Filippo Bonadrata", uno dei personaggi più importanti della città.

Il 1° novembre 1694 viene alla luce il terzogenito Pietro Antonio, tenuto a battesimo da "Giuseppe Rigazzi medicho". Seguono Elisabetta (nata il 14 settembre 1695, muore di cinque giorni); Anna Maria (nata l'11 luglio 1697, muore di mesi 15 e giorni 22, il 3 novembre '98), Filippo Maria (nato il 23 agosto 1698) e Giuseppe Carlo (nato il 3 novembre 1699).

Elisabetta fu portata al Fonte battesimale dal dottor Simone Zaccaria, Anna Maria dal notaio e "Secretarius Communitatis" Felice Carpentario, Filippo Maria dal medico Marino Angelini, e Giuseppe da Fabiano Ghinelli. Nell' atto di battesimo di Anna Maria, il curato della Cattedrale di Santa Colomba, Giacinto Fabbri definisce Girolamo Bianchi "farmacopeuta". In quello di Filippo Maria, un altro curato della stessa Cattedrale, Sante Quadrelli registra che la nascita avvenne con un parto agitato ("pulsata natura").

 

Girolamo Bianchi il 1° ottobre 1696 è dichiarato dal vescovo di Rimini card. Domenico Maria Corsi, "suo Speziale e Familiare". Nel '98 il card. Francesco Maidalchini, Abbate della "Abbatia di S. Gaudentio di Rimini", gli rilascia un attestato in cui lo si definisce "Computista" della stessa abbazia.

Girolamo Bianchi muore nei primi mesi del 1701, forse tra il 6 ed il 16 luglio: è del 20 agosto un "Bilancio di tutto quello che si trova nella speciaria del Sole…", steso da Francesco Bontadini da Ravenna, che in atti successivi si qualifica "aromatarius" (profumiere) ed "agente del sig. Girolamo Bianchi".

La vedova di Girolamo Bianchi ha 29 anni "circha". L'unica eredità che riceve, è un debito di 1.400 scudi.

Planco ha appena compiuto otto anni, Pietro ne ha poco più di sei, Filippo due e Carlo uno. Il peso di questa famiglia, un tempo tra quelle più in vista nella città, come dimostra l'amicizia con alcuni dei padrini nei battesimi, ricade tutto su Candida Maggioli. Non può essere lei a curare anche gli affari della Spetiaria del Sole: Francesco Bontadini ha carta bianca.

 

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3. Frate Girolamo, Filippo e Giuseppe Bianchi

4. Appendice. Suggerimento per una novella boccaccevole

5. Nota bibliografica

1. "Il divin Planco"

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