Riministoria © Antonio Montanari - il Rimino n. 44.
Santacroce, e delizia: una scrittrice scandalosa
il Rimino n. 44, anno II, 14 agosto 2000. A cura di Antonio Montanari.
Redazione: via Emilia 23 (Celle) , 47900 Rimini RN, Italy. E-mail: monari@libero.it, ilrimino@libero.it 


Santacroce, e delizia: una scrittrice scandalosa
Da l'Espresso, articolo di Henri Désiré Landru dedicato alla scrittrice riccionese
 

Isabella, venderai tutto

ma non i libri

Il libro consigliato: "I Pensieri", di Blaise Pascal,

"I classici" Mondadori

A: La scrittrice Isabella Santacroce

di Henri Désiré Landru

Sfoglio la mia lettura quasi preferita cioè il settimanale "L'Espresso" (io sto male molto male e non preferisco niente alla Bibbia) e m'imbatto in delle foto di una specie di Valentina di Crepax in carne e sangue benché un poco scricciola, foto che vorrebbero essere sadomaso. A un più attento esame, leggo che sono state scattate nel Grand Hotel di Rimini e allora mi dico: sadomaso un accidente, il sadomaso vuole raffinatezze lunari che ormai solo in sperdute case di cura, o ospizi per anziani, si trova: l'Alzheimer è la sola fèrula dall'anima robusta.

 

Le foto, di un bianco e nero via via meno artistico, ritraggono Isabella Santacroce, scrittrice-cagnolina in basso a sinistra, scrittrice-impalata in alto a sinistra, scrittrice-ingoiatrice in alto a destra, scrittrice-cul-de-sac in basso a destra, scrittrice pube&collare a metà a destra, e poi pagina seguente, scrittrice ti stuzzico dalla dormeuse dal tessuto usurato in alto, scrittrice alle fine della sessione sono stanca, di poco seno e innamorata di te in basso (lo scatto più vero e l'unico non risibile, anche se meno eccitante della scrittrice-ingoiatrice, o del pube & collare, per esempio).

 

Eh già, perché Isabella è una scrittrice, e Maitre Moro Giafferi, il mio avvocato difensore, che non si perde una puntata del romanzone "narrativa popolare in Italia", - io, mi ripeto, solo la Bibbia - mi dice pure brava. Le sue tappe sono stati i romanzi dai titoli furbi tipo Fluo, Destroy, Luminal (che è andato una ciofeca) e Lovers. Brava si diceva, dà pruriti, scrive come un parassita delle piante, anche se ora, dichiara nell'intervista, propende più per una scrittura tradizionale, acqua ragia presumo. Dice che per il suo ultimo libro, "Lovers", si è massacrata di dolcezza; nelle foto ho scrutato la sua pelle, e la schiena! La schiena mio Dio là dove tutti portano la Croce! Manco un segno. Proprio dolcezza dev'essere stata. Qualora desiderasse uno specialista in massacri di altro e più ovvio perché non suona il mio campanello? Rimango a Gambais, provincia parigina, altro che Rimini. (Che schifo la cena al club nautico...)

 

Quando una donna baratta i graffi dell'amore avventuroso e intimo con la fissità dell'esibizionismo sadomaso è già finita (la donna e la storia della donna in generale) ma quando una scrittrice quasi famosa (e chi se lo dimentica Baricco che, inebriato, non ci si raccapezza un Totem né un Tabù sul suo secondo romanzo, "Destroy"?) dicevo, quando una scrittrice un tempo in odore di perversione e scandalo mi sbatte sette foto nuda-sadomaso dico sette siori tra le pagine della mia lettura quasi preferita perché, dichiara, "si sentiva invisibile", allora c'è da rispondere che così so' boni tutti, a essere visibili.

 

Intendi mia cara Isabella? Così So' Boni Tutti. Punto. Questo sarà il titolo del tuo prossimo romanzo, il successivo a "Lovers" in uscita, che, e qui rinnovo il mio tipico anatema di cui vado fiero e per cui sono famoso, Non Venderà Come Tu Agogni. Spiacente, lo devo lanciare per essere felice, st'anatema. D'altronde, ha il suo lato positivo.

 

E allora vedi che massacro di delizie saranno le pile di resi, che routine di gioie masochistiche le copie giacenti in libreria tutte belle asciutte, i culetti sodi delle copertine impietosamente frustrati, e che perfetti taglietti deliziosi i tuoi Lovers negletti dalle dita laide del diverso, dell'estraneo per cui ti struggi... Perché sai, io pur essendo uno d'altri mondi e letture, ho il polso fermo (della situazione), di certo più d'Arbasino che ormai è spirito, come dico sempre a Maitre Moro Giafferi che giustamente lo adora. E codesto polso mi dice che si leverà dallo squallido, anemico pubblico letterario italiano un mistico coro: Isabella è brava e bella, ma Così So' Boni Tutti...

 

Per quanto, pure... perché no, ma via, vadano tutti a denudarsi, perché denudarsi in fondo è sempre stato trasgressivo, ma tu, anima mia chiara, l'hai preso alla lettera, e la Lettera non va presa per quello che è se tu sei scrittrice, e nemmeno se sei Pascal e leggi l'Antico Testamento, cioè il Verbum. Che è come dire il massimo. Meglio di un massacro di dolcezza.


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