Riministoria © Antonio Montanari - il Rimino n. 41.
Fatti di ordinaria cultura riminese
il Rimino n. 41, anno II, 5 agosto 2000. A cura di Antonio Montanari.
Redazione: via Emilia 23, 47900 Rimini RN, Italy. E-mail:monari@libero.it,ilrimino@libero.it


Fatti di ordinaria cultura riminese
Gli sviluppi del caso Anfiteatro


Continuiamo a seguire il caso del muro abusivo costruito dal Comune di Rimini nel proprio Anfiteatro.

Riproduciamo dal Resto del Carlino del 2 agosto:

Alla fine Foschi è finito al "muro"

<<Il sindaco ha tolto ieri all'architetto Pier Luigi Foschi e passato all'ingegner Massimo Totti l'incarico di responsabile degli interventi di restauro sui beni di interesse storico. E' il primo provvedimento fatto scattare sulle spalle del dirigente comunale resosi responsabile del varo del muro in cemento armato, del tutto abusivo, realizzato nel bel mezzo dell'anfiteatro romano. Sempre ieri la giunta ha nominato l'ingegner Italo Delli Ponti quale collaudatore del muro in questione. Delli Ponti deve verificare l'entità del manufatto, realizzato per abbracciare una tribuna, e garantire che la sua eliminazione non faccia franare il terreno sovrastante sul quale insiste parte dell'asilo svizzero.

Non è detto che il muro sia fatto fuori (sempre che sia possibile tirarlo giù) prima del 13 agosto quando scatterà una rassegna di film muti nell'anfiteatro. Primo film, denso di assonanze, 'Gli ultimi giorni di Pompei'.

Sempre la giunta ha provveduto a riordinare l'area sviluppo servizi, coordinato da Federico Placucci, attribuendo la responsabilità del settore patrimonio e sport a Anna Errico, di di turismo e attività economiche a Vito Pierro, di istruzione ed università a Bruno Borghini, del liceo musicale a Guido Zangheri, dell'ufficio europeo per lo sviluppo della comunità locale a Piero Leoni, della protezione sociali e sanità a Paolo Mussoni. Rinviato il riordino del settore biblioteca ed attività culturali.>>


Messaggi ricevuti per il primo anno di <<Riministoria>>.

Auguri e complimenti per la giovinezza che dimostri nell'usare questi mezzi per me ancora un po' ostici.

don Giovanni Tonelli

direttore del settimanale cattolico IL PONTE

 

Auguri per il primo anno di Riministoria. Speriamo di poter festeggiare tutti insieme il ventennale. Un bacione al mio amico Totò-Tama.

Beppe Autuori

giornalista sportivo della Voce


Letto sui giornali

<<Pascoli, il socialismo che diventa poesia. Le mostre in Garfagnana rivelano l'attenzione del poeta ai temi sociali>>. Articolo di Vittore Branca su Giovanni Pascoli, <<La domenica del Sole-24 ore>>, pagina 26, con un inedito relativo a Guido Gozzano.

Nello stesso numero, a pagina 36 <<E Fellini immaginò i suoi personaggi>>, pagina 36.

Si presentano due libri dedicati a Federico Fellini.

Il primo è di Françoise Pieri, F. F. conteur et humoriste 1939-1942, Institut Jean Vigo, Perpignan 2000, Frf. 120.

Il secondo è F. F. autore di testi, IBC, Bologna. Ne abbiamo parlato in un precedente numero del Rimino:

Il Rimino n. 10. 2000, gennaio

Federico Fellini disegnatore e scrittore. Due libri


Letto su Internet:

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1  SCRITTI DI ANTONIO MONTANARI

Riministoria Scritti di Antonio Montanari - Rimini ieri 1943-46, Il Ponte 1989 - Lumi di Romagna, Il Settecento a Rimini e dintorni, Il Ponte 1992, 1993 1ª ristampa - Una cara "vecchia quercia

http://digilander.iol.it/monari/scritti.html

2  Curriculum di Antonio Montanari

Riministoria Curriculum vitæ di Antonio Montanari Antonio Montanari è nato a Rimini il 30 agosto 1942. Si è laureato in Pedagogia il 22 febbraio 1966 (con centodieci su centodieci), discutendo la tesi in Storia della Filosofia

http://digilander.iol.it/monari/antonio_montanari.html

Mamma.com

 

SCRITTI DI ANTONIO MONTANARI ..   (Altavista, Raging)

   Riministoria. Scritti. di. Antonio Montanari. - Rimini ieri 1943-46, Il Ponte 1989. -...

http://digilander.iol.it/monari/scritti.html

 

Filosofi in Rete ..   (Altavista, Raging)

   Filosofi in Rete pagine italiane dedicate a singoli filosofi.

http://philo.cnm.unive.it/filosofia/bibl.html

 

Filosofi italiani - Epoca Moderna ..   (Raging, Altavista)

   a cura di Davide Fasolo. Filosofi italiani - Epoca Moderna (XVII-XVIII secolo

http://lgxserve.ciseca.uniba.it/lei/filosofi/italiani3.htm

 

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Internet

da CNNItalia

La ragnatela elettronica

avvolge la politica americana

 

2 agosto 2000

Articolo messo in Rete alle 04:23 ora italiana (02:23 GMT)

 

Incontro con Carl Bernstein: dal Watergate al web

di Marco Contini

 

PHILADELPHIA (CNNItalia) -- "Vi porteremo faccia a faccia con i vostri candidati". Correva l'anno 1948 quando, in vista della convention repubblicana di Philadelphia, la Nbc comprò due pagine del "New York Herald Tribune" per reclamizzare la novità che avrebbe trasformato la politica: la televisione. Cinquantadue anni dopo, i repubblicani sono tornati a Philadelphia. E, coincidenza, tocca ancora a loro, e a questa città, tenere a battesimo una rivoluzione mediatica.

  GALLERIA

 

Cambia il medium - ieri era la tv, oggi la Rete - e cambia, ma di poco, lo slogan: al posto della promessa di essere condotti faccia a faccia col candidato, quella di essere condotti dalla testa ai piedi "dentro" la convention. Venite con noi e sarete liberi come uccelli, potrete muovervi a piacimento, guardare dove volete e ascoltare chi vi pare; senza mediazioni.

 

Certo, i paragoni vanno presi un po' con le molle: nel '48 in tutti gli Stati Uniti c'erano appena 350.000 televisori, mentre oggi i computer si vendono a centinaia di milioni e anche l'ultimo produttore di fazzoletti di carta ha il suo bel sito, soffiatevilnaso.com o qualcosa del genere. Ma la Rete, per la prima volta, sta monopolizzando un grande evento pubblico. E sta cominciando a cambiare il modo di fare informazione.

 

"Le grandi reti televisive stanno lasciando libero il campo", annuncia trionfante Craig Smith, ex capo della macchina elettorale di Al Gore recentemente trasferitosi a Voter.com. "Le convention stanno perdendo valore informativo, non hanno suspance, si sono trasformate in autentici eventi pubblicitari. Se a questo aggiungi che la platea interessata alla politica è appena un terzo dell'audience complessiva, il disimpegno dei networks diventa comprensibile". Vedi il caso della Abc: lunedì sera, anziché trasmettere la diretta della convention, ha optato per un incontro di football americano. Una partita di precampionato, per di più.

 

La televisione riduce il suo ruolo

 

In televisione, la scelta della copertura in diretta si è ridotta a pochi soggetti: la CNN, e le due reti pubbliche C-Span e Pbs. Sul web, invece, l'offerta sta letteralmente esplodendo. Al punto che nei capannoni destinati alla stampa, è nata la "Internet alley", o via Internet, dove si sono concentrate tutte le testate del settore.

 

Le grandi corazzate sono i siti nati come affiliazione dei network televisivi: CNN.com, Msnbc.com, Abcnews.com… Vere e proprie macchine da guerra che trasmettono aggiornamenti continui, gallerie fotografiche, filmati, archivi storici e documentali, biografie di chiunque abbia un pur minimo ruolo nella kermesse. Ma al loro fianco, e con fette di mercato che si misurano in centinaia di migliaia di utenti, sta nascendo una miriade di iniziative editoriali, da quelle schierate a quelle di nicchia, da quelle per specialisti a quelle futuristiche.

 

I più audaci, senz'altro, sono quelli di pseudo.com: per l'occasione hanno disseminato il parterre di telecamere rotabili che trasmettono ininterrottamente qualsiasi cosa incroci il loro obiettivo. Il tutto senza regia: anzi, con la regia dell'utente, che una volta collegatosi può ruotare a piacimento telecamera e microfoni, e fare come se fosse lì di persona. Vuoi sederti in prima fila, in mezzo alla delegazione del Texas che si appresta a incoronare il suo governatore? Prego, mettiti comodo. E se anziché ascoltare George junior che parla dal palco, preferisci mettere a fuoco le grazie della delegata che ti sta dietro, fai pure. Tanto il cameraman sei tu.

 

Ora, chi frequenta regolarmente la Rete sa bene quanti e quali ostacoli si frappongono quotidianamente fra il navigatore e il video da scaricare: reti perennemente congestionate, schermate grandi come francobolli, bassissima definizione, tempi di connessione biblici. Insomma, piazzare una telecamera non basta. "Lo sappiamo benissimo - ammette Justin Friedland, un ex produttore televisivo rientrato dalla pensione per organizzare le truppe di pseudo.com -, ma la verità è che siamo in anticipo di quattro anni sui tempi. Poi, quando saranno finiti i cablaggi delle città e la banda larga avrà preso il sopravvento, collegarsi in rete sarà veloce come accendere la tv, e anche la definizione sarà ottimale. Tutto sommato, quello a cui stiamo lavorando è un prototipo".

 

L'eserdio della tv nel '48

 

Vedi le analogie: anche nel '48 era tutta una questione di cavi - mica c'erano i satelliti - e le convention si tennero tutte e tre a Philadelphia (quell'anno si presentarono anche i Progressisti di Henry Wallace) proprio perché la At&t era in grado di garantire la trasmissione in diretta dei congressi in tutto il Nordest. Nel resto del Paese le trasmissioni andarono invece in onda il giorno dopo, con le bobine spedite per via aerea a tutte le stazioni locali.

Bush sulla via per Philadelphia  

 

Oggi, certo, è un'altra storia. Si va in diretta ovunque, comunque, 24 ore su 24. Capita così di imbattersi nei computer di Terra.com, internet company latinoamericana con un pied-a-terre a Miami che tra una chat line sui problemi degli immigrati e un servizio sull'ambiente in Brasile informa tutti i chicanos d'America sull'andamento della convention. Con un occhio particolare a George P. - giovin rampollo della famiglia Bush e nipote di George W - perché ha la mamma messicana.

 

Tanto scintillio tecnologico, comunque, ha anche un suo lato romantico. E la "Internet alley" piu che un'autostrada telematica sembra un vialetto del Parco Lambro nel '77, con giovani cronisti stravolti che mangiano accovacciati in mezzo ai corridoi e il vice presidente di un'importante "dotcom" che ti invita a metterti comodo per far due chiacchere sdraiandosi sul pavimento. Entusiasmi giovanili che col tempo cederanno al lusso e ai dollari, ma che per ora mantengono un certo fascino.

 

Bernstein: nel web c'è il futuro

 

Tra tante promesse future, poi, capita anche di incontrare qualche mito del passato. Come Carl Bernstein, l'uomo che assieme a Bob Woodward tirò fuori lo scandalo Watergate e costrinse Nixon a darsela a gambe. Bernestein (Dustin Hoffman in "Tutti gli uomini del presidente") è una vera icona del giornalismo, e dopo una vita passata fra giornali e reti televisive ad aprile è approdato alla direzione di Voter.com, un sito che a una capillare informazione politica e legislativa affianca un servizio di consulenza per parlamentari o aspiranti tali.

Carl Bernstein, alla convention lavora in rete  

 

"Era un po' che mi frullava per la testa - ci dice - volevo metter su un sito che integrasse giornalismo e politica. Poi ho scoperto che esisteva già: a quel punto il passo è stato breve".

 

Così, tra un libro e l'altro ("ora sto scrivendo una biografia di Hillary Clinton"), Bernstein coordina le attività editoriali del suo sito: e a giudicare dalla velocità con cui una sua collaboratrice si va a nascondere appena lo vede svoltare l'angolo, dev'essere anche un discreto aguzzino. "Internet - dice - sta provacando cambiamenti a catena, nella politica come nel giornalismo. Ripensando alla mia scelta, credo ne sia valsa la pena". C'è da chiedersi cosa spinga una celebrità del suo calibro ad abbandonare i riflettori della tv per nascondersi dietro a un personal computer. "Le altre cose le avevo già fatte tutte. E poi qui c'è un sacco di gente giovane".

 

Riesce a immaginare cosa ne sarebbe stato del Watergate se al "Washington Post" aveste avuto internet? "Mmmm… difficile: la storia non si fa con i se". Forse al posto di Gola Profonda ci sarebbero dei misteriosi messaggi per e-mail. "Già, forse".

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